sabato 1 dicembre 2012

Flash n.365 del 28 novembre 2012 - Bilancio: più politica che numeri


Bilancio: più politica che numeri

 

Numeri. Lunedì 26 novembre 2012, in Consiglio Comunale, sono state presentate le variazioni da apportare al Bilancio comunale del 2012. Il gettito IMU è aumentato rispetto alle previsioni sia per quanto riguarda la prima casa (altri 330mila euro per un totale di quasi 3 milioni), sia per gli altri immobili (+400mila euro per un totale di 7 milioni e 700mila euro). A fronte dei maggiori incassi diminuiscono i contributi dello Stato per 212mila euro. Per Monti (Insieme per Segrate), vista la situazione economica attuale, sarebbe stato meglio definire delle tariffe più basse per venire incontro alle difficoltà di cittadini e commercianti. 

Altre poste vanno meno bene. Ricordiamo, ad esempio, il contributo regionale a sostegno degli affitti, sceso di 115mila euro, dato che la Giunta regionale, per accedere al fondo, ha stabilito un nuovo livello di Isee a 4mila euro, mentre prima era a 12mila. Sono scesi anche gli introiti previsti per violazioni al codice della strada (-450mila euro) e quelli che avrebbero dovuto arrivare da parcheggi, che però non sono mai stati costruiti (-100mila). Si spendono 30mila euro in più per gli impianti di illuminazione pubblica (Ma i costi, con “l’illuminazione intelligente”  non dovevano diminuire?). Pesano anche 505mila euro destinati all’estinzione di un mutuo, necessari per non vedersi tagliati i trasferimenti dallo Stato.

Dalla concessione dei loculi al cimitero entrano più soldi (60mila), parte dei quali (30mila) sono girati alla manutenzione degli immobili comunali. Rosa (Segrate Nostra) segnala una perdita d’acqua sul tetto a cassettoni della chiesetta del cimitero; secondo lui sarebbe meglio spendere lì i soldi dei loculi. Segnaliamo anche lo storno di 45mila euro dal trasporto scolastico, oggetto di contestazione da parte dei genitori degli studenti segratesi, a favore del trasporto pubblico. La maggioranza ci tiene a sottolineare i 19mila euro di risparmio legati all’autoriduzione dei gettoni di presenza dei consiglieri e al taglio del 30% dello stipendio degli assessori “Indipendenti”. Per Radaelli (Pd) “è un bilancio senz’anima . Non c’è un disegno di città”. E si augura che l’opposizione sia chiamata a partecipare alla stesura del Bilancio 2013 prima della sua presentazione.

 

Politica. Borlone, uno dei 4 consiglieri rimasti nel PdL (gli altri 3 sono Casadio, Nardio e Casella) dopo l’uscita degli “Indipendenti” , dichiara: “Il sindaco non fa più incontri con tutta la sua maggioranza. Pretende l’approvazione a scatola chiusa del suo operato”. Lo segue Casadio: “E’ arrivato il momento di prendere atto di alcune cose. Il sindaco si era dichiarato veltroniano, ora è renziano e sottoscrive i principi del Pd. La Lega tuona sempre, ma poi non succede niente. L’Udc vuole fare da cerniera per il passaggio del Pd in maggioranza. Diamo ai cittadini un regalo di onestà e correttezza: andiamo a votare”. Ma Nardio (sempre PdL) lo smentisce: “Il PdL non prende le distanze dal sindaco, e tanto meno dal Bilancio. Casadio e Borlone parlano a titolo personale”. Casella tace.

Per Antona (UdC): “Il berlusconismo è finito. Alessandrini si cerchi una maggioranza diversa da quella che ha”. Per il Pd, si indigna Mongili: “Lede la mia reputazione il fatto che si dica che facciamo accordi con qualcuno”. Rosa (Segrate Nostra) conclude: “Siamo alla vecchia Commedia dell’Arte. Ognuno recita a soggetto. Roba da far pagare il biglietto a chi assiste ai Consigli Comunali”.

 

L’assestamento di Bilancio viene approvato con 14 voti (tra cui quelli di Nardio e Casella), l’astensione di Borlone, Casadio e Mombelli (Misto) e il voto contrario di Pd, Italia dei Valori, Insieme per Segrate e Segrate Nostra (9 voti).

Alla prossima sceneggiata.

giovedì 15 novembre 2012

Flash n. 364 del 14 novembre 2012 - Misteri della politica


Misteri della politica

 

Biblioteca. Lunedì 12 novembre 2012, Berardinucci (IdV) ritorna sul tema degli spazi dell’ex edificio comunale di via XXV aprile già assegnati dalla Giunta alla Fondazione Biblioteca di via Senato, del senatore Marcello Dell’Utri (vedi Flash n. 359). Berardinucci chiede al Sindaco di “coinvolgere il Consiglio Comunale prima della determinazione di tutti gli aspetti operativi”. Per il sindaco: “Non c’è nessuna decisione ufficiale della Biblioteca di via Senato”, e quindi è inutile parlarne. Ironicamente Mongili (Pd) sottolinea che allora “ne sa di più l’architetto che sta facendo i lavori di ristrutturazione in funzione del nuovo arrivo”. E Ciapini (IdV) evidenzia come addirittura sia già stato fatto un sondaggio per verificare se i cittadini siano favorevoli all’arrivo della Biblioteca di via Senato. “Su che basi è stato fatto? – chiede Ciapini – visto poi che l’86% degli intervistati si è dichiarato favorevole?”. Ma, dato che il sindaco si dichiara favorevole a informare il Consiglio Comunale, si va al voto. La mozione viene approvata, con i voti contrari degli “Indipendenti” del sindaco. Misteri della politica.

 

San Raffaele. La situazione dell’ospedale San Raffaele, acquisito recentemente dall’imprenditore sanitario Giuseppe Rotelli, è molto grave. La proprietà intende licenziare 244 dipendenti. Monti (Insieme per Segrate) si fa portavoce di questa criticità presentando una mozione con la quale chiede al sindaco di intervenire presso la proprietà a favore dei lavoratori. La fraseologia non va, e quindi la mozione viene trasformata, a tutta velocità, in un Ordine del Giorno, che ottiene l’approvazione di sindaco, maggioranza, minoranza e rappresentanti dei lavoratori. L’OdG esprime la forte preoccupazione per i licenziamenti annunciati, chiede alla Regione Lombardia di ripensare al taglio di 17 milioni di finanziamenti al San Raffaele, e invita la proprietà a ricercare una soluzione alternativa ai licenziamenti.

 

Compensi. Donati (Lega), facendo riferimento all’OdG degli Indipendenti del 25 giugno 2012 (vedi Flash n. 355), relativo alla riduzione dei costi della politica, chiede che: “Il compenso dell’amministratore unico della Segrate Servizi non debba superare i 10.000 euro lordi l’anno”. La mozione (subito Donati cerca di ritirarla) è solo uno strumento per innescare una polemica sulle autoriduzioni dei gettoni di presenza dei consiglieri. Meno della metà di essi, secondo Donati, ha accettato la riduzione. E anche tra gli stessi indipendenti secondo Zucconi (Lega), ne mancano due. Ma il nervo scoperto viene toccato da Ancora (Pd): “Perché voi della Lega, che siete nella maggioranza, non ne avete parlato in Giunta? Questa è una mozione di sfiducia verso l’attuale amministrazione”. E “siate più coerenti”, aggiunge Antona (Udc). Come richiesto da Terzi (Indipendenti), si va comunque al voto. La mozione passa con i voti della minoranza (12), il no degli Indipendenti (8) e l’astensione di Seracini (FLi) e della Lega stessa, che aveva presentato la mozione. Misteri della politica.

 

Trasporto scolastico. Qui va in scena il teatrino delle incomprensioni. Il contratto con l’Atmper il trasporto cittadino è a forfait. Se si sopprime una linea, non si ottengono di ritorno i soldi, ma si può richiedere un servizio equivalente. “Visti i tagli di alcune linee di trasporto scolastico, è stata fatta la richiesta di linee alternative? – chiede Monti -, e comunque vorrei avere a disposizione i tabulati per effettuare una verifica”. La risposta del sindaco è: “Abbiamo creato le infrastrutture (ad esempio, la passerella sulla Cassanese che facilita l’accesso alla scuola Leopardi da parte di chi proviene da Rovagnasco) e quindi abbiamo eliminato il servizio relativo”. Va bene, ma era questo che chiedeva Monti? Non proprio. La mozione viene così bocciata, come pure la correlata richiesta di cercare di sincronizzare i passaggi degli scuolabus con le entrate/uscite degli studenti dalle scuole.  Con 9 voti a favore e 9 contrari, la mozione è respinta. E’ decisiva l’astensione del Pd. Misteri della politica.

Flash n, 363 del 12 novembre 2012 - Incontro su Tem e Brebemi


Incontro su Tem e Brebemi
 

Encomiabile l’idea del Comitato Martesana 2.0 di portare a San Felice informazioni su quanto sta succedendo in ambito Tem e Brebemi. Scarso il riscontro con le aspettative dei molti residenti che affollavano la sala del Centro Civico la sera di venerdì 9 novembre 2012, e che volevano discutere dei disagi che affrontano quotidianamente con la ristrutturazione  della Rivoltana, e dei modi e dei tempi della loro risoluzione.

Dopo il saluto di Biolchini (consigliere provinciale Udc) e di Sancino (Capogruppo Udc in Provincia), parte l’assessore provinciale De Nicola. Ma parte con il piede sbagliato: “C’è stato un grande confronto con il territorio (?!?). Ma il disagio che provate è proprio insopportabile?”. Dal pubblico partono i: “Ma questo è un comizio!”. Si continua con l’architetto Minotti che spiega il come e il perché della Tangenziale Est Esterna Milanese e della Pedemontana. I presenti si innervosiscono e Di Sipio invita a stringere i tempi e arrivare ai temi che interessano ai presenti. Segue un breve  battibecco, e Di Sipio se ne va.

E’ la volta dell’ing. Zamper (BreBeMi): “E’ una situazione inevitabile. La Cassanese e la Rivoltana diventeranno due autostrade urbane. Il traffico aumenterà, ma sarà fluidificato. Comunque – conclude Zamper – è difficile fare i lavori (!!!)”. Gli animi si riscaldano. Dal fondo, una voce: “Siete tutti dei buffoni!”. E De Nicola, da grande signore, risponde: “Buffone lo dici a tua mamma” e scatta alla ricerca dello scontro fisico. Lo fermano in tempo.

Tocca ai cittadini riportare la discussione sui temi di loro interesse. Morimondi segnala che quando arriverà il flusso di traffico della Brebemi (2013), visto che la Tem non sarà stata ancora completata nella sua interezza (prevista per il 2015), il traffico non avrà la possibilità di fluire verso nord (autostrada A4) o verso sud (autostrada A1) come previsto, ma finirà tutto su Cassanese e Rivoltana, con le prevedibili conseguenze.

Limentani evidenzia le scarse risorse dedicate ai lavori davanti a San Felice, le code del traffico che si verificheranno su Milano a causa delle strettoie all’altezza dei ponti ferroviari, e il ritardo nella realizzazione della tangenzialina di collegamento tra la Mirazzano-Vimodrone e la circonvallazione Idroscalo.

Procopio (Sel) e Da Dalt (Residenti Malaspina) richiedono l’installazione di una centralina davanti a Tregarezzo per il rilevamento dell’inquinamento acustico e atmosferico. Qui si ottiene un risultato: De Nicola promette il suo interessamento affinché una centralina venga aggiunta alle 4 previste (due a Limito, una al Village  e una al Machiavelli), o che almeno una delle quattro venga spostata davanti a Tregarezzo. [Il tema sarà affrontato lunedì 12 in Consiglio Comunale, a seguito di una mozione di Segrate Nostra].

Viene anche confermato che i lavori della rotonda di collegamento San Felice-Segrate termineranno entro marzo 2013 (lo sapevamo già, vedi Flash n.362), e che i lavori per le due rotonde a est (“Anoressica”) e a ovest (davanti a Tregarezzo)  inizieranno solo dopo che sarà terminata la rotonda sotto il ponte abbattuto.

Da Dalt chiede lumi anche sull’interramento della Rivoltana davanti a Tregarezzo (“Mai affrontato”, secondo Zamper) e sulla delocalizzazione, alla quale chiede di destinare i risparmi ottenuti nel rifacimento della Paullese (“Non è possibile”, risponde De Nicola).

Seguono altri interventi, relativi ai dissuasori di velocità e alle paratie anti rumore, che il pubblico ha difficoltà a seguire, perché il microfono funziona a scatti.

E si finisce con De Nicola che si mette a urlare e con la gente che se ne va. Certo che da un politico navigato come De Nicola ci saremmo aspettati un atteggiamento più responsabile.

mercoledì 7 novembre 2012

Flash n.362 del 3 novembre 2012 - Viabilità


Viabilità
 
Durante la commissione Viabilità del 30 ottobre 2012 (presieduta da C. Gasparini) sono stati affrontati molti temi. Vediamoli.

 

Rotonda di San Felice. La rotonda, sulla Rivoltana, che collega San Felice a Segrate, avrebbe dovuto essere pronta per il 10 settembre. Ma la realizzazione, parola del sindaco Alessandrini, “è stata un disastro”. La rotonda è stata aperta, poi subito chiusa, perché gli articolati non riuscivano a passare. La rotonda definitiva dovrebbe essere pronta per marzo 2013. “L’importante – segnala Seracini (FLi) – è che non partano prima i rifacimenti della rotonda dell’ ”anoressica” (a est di San Felice) e di quella all’altezza di   Tregarezzo. Sarebbe il caos totale”. Queste due rotonde saranno pronte per l’estate del 2013.

 

Linea 965. La 965, che arriva da Pioltello, passerà sotto il ponte di Milano Oltre, per servire i lavoratori di Milano Oltre. I costi saranno a carico del comune di Pioltello.

Linea 38. Il prolungamento della 38 fino a Novegro sembra in dirittura d’arrivo. “Mancano ancora due o tre lavoretti”, dice il sindaco. La 38 arriverà a Novegro solo dal lunedì al venerdì e nelle fasce orarie di maggior traffico.

Linea 924. La 924, finalmente, percorrerà via Morandi in arrivo da Milano, e via Roma andando verso Milano, raccogliendo le richieste degli utenti.

Bus a chiamata. Il bus a chiamata servirà anche le abitazioni di Pioltello situate in via Rugacesio.

Stazione. Si sta analizzando la possibilità di rendere disponibile un bus che, partendo dalla fermata ferroviaria di Segrate, serva anche le zone Malaspina, San Bovio, Peschiera e le aziende della zona (Mondadori, Ibm, 3M, Microsoft, ..). Il costo sarebbe diviso tra comuni e aziende. C’è il problema del Ponte degli Specchietti, che è troppo stretto per i bus normali.

Linea 39. La 39 è stata prolungata da Milano fino a Redecesio. I cittadini chiedono l’estensione dell’orario fino alle 21. Per Zardus (Gruppo Misto) in realtà la linea non è utilizzata.

Linea 73. Non facendo entrare il bus snodato in San Felice, si potrebbero recuperare chilometri, da riutilizzare per servire il quartiere Malaspina. Ma cosa vogliono realmente i residenti?

 

Via Redecesio. La sistemazione di via Redecesio è rinviata, perché la Telecom deve scavare lungo la via per interrarvi la fibra ottica (40 giorni). Bisogna aspettare che i lavori siano finiti, e poi anche la bella stagione.

Village. Rosa (Segrate Nostra) segnala la scarsità di parcheggi davanti alla fermata ferroviaria. Ne deriva che il passante ferroviario è meno utilizzato di quanto potrebbe esserlo. Il sindaco ricorda che le attività del Village sono ferme, e quindi anche il problema dei parcheggi non viene affrontato dai costruttori.

 

Trasporto scolastico. Monti (insieme per Segrate) presenta una mozione che sarà discussa in Consiglio Comunale. Chiede di avere a disposizione i dati relativi alle corse soppresse per il trasporto scolastico, per verificare se sono state sostituite da corse di valore analogo, visto che il contratto con l’Atm è forfettario, e non legato al numero delle corse. Chiede anche una maggiore sincronizzazione degli orari degli autobus con i tempi di entrata e uscita dalle scuole.

mercoledì 31 ottobre 2012

Flash n. 361 del 31 ottobrw 2012 - Delibere


Delibere.
 
Regolamento delle Entrate e Imu. Il Regolamento delle entrate viene aggiornato per poter applicare tariffe agevolate alle case Aler (208 a Segrate) e definire prime case quelle delle persone residenti all’estero o in casa di riposo. Vanno definite meglio, è la richiesta di Rosa (Segrate Nostra) e Radaelli (PD), le tassazioni delle aree di trasformazione che, con il PGT approvato a inizio anno, diventeranno edificabili.
Le entrate dell’Imu del primo semestre sono leggermente superiori al pianificato (3 milioni da abitazione principale e 7 milioni da altri immobili), quindi restano inalterate le tariffe Imu definite a inizio anno, e cioè 0,4% per le prime case e 0,95% per gli altri immobili.

 

Collegamento SP15 bis - ex SP160.  La bretella di collegamento tra la Mirazzano-Vimodrone e la Circonvallazione Idroscalo viene leggermente modificata rispetto a quanto approvato dal Consiglio Comunale il 31 maggio 2012. La rotonda prevista all’altezza di San Felice (sud), diventa un semplice svincolo, senza accesso all’Ibm. Ciò per soddisfare le richieste del Parco Sud. Il traffico da sud (Peschiera) non transiterà davanti a San Felice.

I lavori partiranno a fine novembre e dovrebbero terminare entro sei mesi.

 

Farmacie. La nuova legge nazionale prevede una farmacia ogni 3.300 abitanti (prima erano 4.000). Segrate ha quindi diritto a due farmacie (private) addizionali. Saranno localizzate a Novegro, per sostituire il dispensario, e in via Caboto a Santa Monica. Le localizzazioni potranno comunque essere cambiate, in funzione di nuove esigenze.

Casella, Borlone e Casadio, del PdL, con l’aggiunta di Zardus (gruppo Misto) colgono l’occasione per lamentare che persino i consiglieri di maggioranza non siano stati informati dal sindaco della nomina del nuovo presidente della Segrate Servizi, Alberto Albini, in sostituzione di Coari. Il sindaco rivendica la sua iniziativa: “Non mi sono consultato con nessuno. Ho azzerato i consigli della Segrate Servizi e del Core affidandoli a persone valide. Stiamo così risparmiando il 60% dei costi della Segrate Servizi”. Berardinucci (IdV) commenta: “Se vi lamentate della mancanza di informazioni voi della maggioranza, cosa dovremmo dire noi della minoranza?”. 

 

Enti No.-Profit. Il Regolamento degli Enti No-Profit viene aggiornato per adeguarlo alla presenza delle Fondazioni sul territorio comunale. Si tratta, l’hanno capito tutti, della Fondazione di via Senato, di Marcello Dell’Utri (vedi Flash n.359). Berardinucci si scatena: “Tutto questo mi sta a cuore per la sua negatività. Vogliamo permettere al senatore Dell’Utri, che ha dichiarato “eroe” il signor Mangano, di usufruire di alcune agevolazioni del nostro comune. Cosa diciamo ai nostri concittadini”? Toglieremo valori ad altre associazioni?”.

Si apre la discussione sulle differenze tra associazioni (prendono decisioni assembleari) e Fondazioni (nascono da lasciti di privati a fini predefiniti). Radaelli osserva che anche nell’assegnazione degli spazi del comune vecchio in fase di ristrutturazione “il sindaco ha proceduto autonomamente”. Al voto finale i SI (17) prevalgono sui NO (Berardinucci) e gli astenuti (Rosa).

 

Ospedale San Raffaele. Un gruppo di rappresentanti del San Raffaele si è presentato a inizio serata con striscioni del tipo: “VERGOGNA SAN RAFFAELE -  NO AI LICENZIAMENTI”. Sono stati ricevuti da sindaco e vicesindaco che hanno promesso il loro interessamento per risolvere le problematiche aziendali.

Flash n. 360 del 30 ottobre 2012 - Debacle politica totale


Debacle politica totale.
 
 
La commissione Ambiente di lunedì 29 ottobre era stata convocata per chiarire la situazione della Lucchini Artoni, la società produttrice di bitume di via Tiepolo. Si parte male, con l’intervento dell’assessore Orrico: “ La situazione è in continuo divenire. La Lucchini Artoni ha agito per tutta l’estate in ambito legale e societario e noi ne siamo venuti a conoscenza solo a settembre/ottobre”. “L’azienda è stata ceduta? – continua Orrico – Non si sa”. “Arpa e Asl – cerca di confortare Orrico – ci assicurano che non c’è motivo di preoccupazione e hanno promesso ulteriori interventi. Abbiamo interpellato anche l’Istituto Mario Negri, ma adesso, vista l’incertezza che c’è sull’azienda, come procedere?”. Ce n’è abbastanza per fare dire a Micheli (Segrate Nostra): “Siamo di fronte ad una debacle politica totale”. Micheli fa riferimento anche all’arrivo della Fondazione Dell’Utri a Segrate (vedi Flash precedente). Anche in quel caso, nessuno in Giunta ne sa niente. Tempi  duri per gli assessori comunali.

 

Fortunatamente poi subentrano i tecnici del Comune: l’avvocato Aldini e l’architetto Rigamonti. Si viene così a sapere che la Lucchini Artoni è in liquidazione volontaria da aprile 2012. Dal 9 ottobre è partito il percorso giudiziale per arrivare, sotto la guida della dottoressa Sangiani,  al concordato preventivo. La commissione preposta si riunirà il 20 novembre. La Lucchini Artoni ha terminato ogni tipo di attività. Una nuova società, la Edil Bianchi (Bianchi è l’attuale presidente della Lucchini Artoni), ha presentato una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per subentrare alla Lucchini Artoni. Il subentro comporta la presa in carico di responsabilità e attività precedenti. Secondo Aldini: “La Edil Bianchi ha fornito all’amministrazione comunale un contratto (affitto di una palazzina) che non ha titolo per attestare il subentro. E’ quindi intenzione del Comune rigettare la Scia”. A questo punto, partirebbe (è quasi sicuro) un ricorso da parte dell’azienda, con un contenzioso che costerebbe moltissimo e richiederebbe tempi lunghi.

Per l’accoglimento della Scia è richiesta l’autorizzazione della Provincia all’emissione di fumi. L’autorizzazione è stata rifiutata dalla Provincia il 22 ottobre 2012. La Edil Bianchi ha diffidato la Provincia in data 25 ottobre, ed ha ottenuto l’autorizzazione il 26 ottobre. Visti i tempi normali della burocrazia, è un evento assolutamente eccezionale. Ma siamo di fronte ad appalti milionari con il comune di Milano. Tra l’altro, un ramo d’azienda, con cessione del relativo appalto con il comune di Milano, è stato trasferito alla W.Bau di Rodano (ne avevamo accennato nelle “Varie” del 21-10-2012).

Intanto la Edil Bianchi ha comunicato l’inizio delle attività dal 30 ottobre 2012. E siamo ancora ben lontani da una soluzione.

 

In commissione c’è stato anche un siparietto con il consigliere Terzi (Indipendenti), il quale chiedeva di non dare la parola ai cittadini presenti perché alcuni, a suo dire: “Parlano solo male dell’amministrazione”. Il presidente Casadio (PdL) invitava comunque Vanoli (Cittadini non Sudditi) a parlare. Vanoli ricordava la sua richiesta di fine 2009 di ricorrere all’Istituto Mario Negri, unico ad avere le attrezzature per le analisi richieste, e come la Provincia, durante l’incontro del 24 scorso, abbia promesso un incontro con la partecipazione di Comune, Arpa, Asl e Comitato (con diritto di parola). Finalmente tutti seduti attorno allo stesso tavolo per cercare di risolvere la situazione.

Flash n. 359 del 26 ottobre 2012 - Fondazione Dell'Utri


Indovina chi viene a … Segrate
 
Mercoledì 24 ottobre i componenti della commissione Cultura hanno visitato l’interno del comune vecchio di via XXV aprile che è in fase di ristrutturazione. I consiglieri hanno verificato che sono state completate le strutture basilari dell’edificio, con i suoi molteplici accessi, mentre mancano ancora pavimentazioni e rifiniture: molti fili pendono dalle pareti e tubature varie sono ancora a vista. Per i responsabili, l’obiettivo è consegnare l’edificio entro fine febbraio 2013. Sarà poi necessario provvedere all’allestimento dei vari locali. Le strutture interne sono state definite per dare spazio non solo alla Biblioteca Civica di Segrate, ma anche alla Fondazione della Biblioteca di via Senato di Milano, creatura del senatore Marcello Dell’Utri. Le planimetrie le trovate agli indirizzi:

   http://www.mapweb.it/segrate/data/documenti/00002883400002A.pdf
   http://www.mapweb.it/segrate/data/documenti/00002883400003A.pdf
  (in rosso sono le aree assegnate alla Fondazione e in blu quelle assegnate alla Biblioteca di            Segrate).

 

 Si è poi tornati in sala commissioni per discutere la mozione presentata da Berardinucci (IdV), che chiede che dell’assegnazione degli spazi alla Fondazione ”se ne parli anche in Consiglio Comunale, di modo che tutti i partiti si possano esprimere”.  Seracini (FLi) e Monti (Insieme per Segrate) ritengono che Berardinucci debba richiedere che l’accoglimento della Fondazione sia deciso dal Consiglio Comunale e non dalla sola Giunta (come successo finora). Il Segretario Generale, interpellato successivamente da Berardinucci, afferma che la richiesta non può essere accettata in quanto non prevista dai Regolamenti.

Più puntuale Micheli (Segrate Nostra), che vorrebbe sapere: 1) L’accordo con la Fondazione è stato chiuso?; 2) i locali saranno affittati ad un certo valore, o saranno a titolo gratuito?; 3) una parte dei libri della Fondazione resta in via Senato?; 4) il personale della Fondazione viene a Segrate? E chi lo paga?

La risposta dell’assessore alla Cultura, Pedroni, è agghiacciante: “Tutti i contatti sono stati tenuti dal sindaco Alessandrini, che, a Milano 2, abita proprio di fronte a Dell’Utri. Non so quali siano gli accordi e a che punto siano. Comunque non si tratta di una biblioteca di consultazione, ma la chiamerei un’iniziativa museale, con libri antichi e di pregio”.

Toglie il velo alle false ipocrisie Mongili (PD): “Il problema non è l’iniziativa, ma il personaggio dell’Utri”, padre-padrone della Fondazione. La supporta Ciapini (IdV): “Il senatore Dell’Utri è stato condannato a 9 anni per associazione mafiosa. Recentemente, per evitare un eventuale carcere, ha preso la cittadinanza a Santo Domingo. Non vogliamo che il nostro nome sia associato a questo personaggio”.

Comunque sono troppe le domande senza risposta. Se la Fondazione porta a Segrate solo 50.000 dei 140.000 volumi posseduti, Segrate diventa solo un magazzino e anche i prospettati dibattiti culturali restano a Milano? Gli spazi sono già stati assegnati e non sappiamo neppure quanti libri arriveranno? La Fondazione serve realmente ai cittadini segratesi, o toglie solo spazi alle associazioni locali?

In conclusione, nessuno sa nulla di quanto ci aspetta, ma intanto la Giunta, con delibera del 31 maggio 2012, ha “valutato favorevolmente la richiesta di insediamento della Fondazione, ha approvato la variante esecutiva del progetto di rifunzionalizzazione della ex sede municipale”, prima ancora che sia stato firmato un qualunque tipo di convenzione.
Se ne riparlerà in Consiglio Comunale il 12 novembre.

martedì 2 ottobre 2012

Flash n.358 del 28 settembre 2012 - Crisi e Bilanci


Crisi e Bilanci
 
Equilibri di Bilancio. “Anche a Segrate, uno dei paesi più ricchi d’Italia, è arrivata la crisi”. Così Radaelli (Pd) afferma, in apertura del Consiglio Comunale di mercoledì 26 settembre 2012, dedicato agli equilibri di Bilancio. E la crisi è riflessa negli oneri di urbanizzazione, previsti in entrata a 12 milioni di euro, e oggi rivisti a 821mila euro.   Nessuno, infatti, pensa a costruire. Conseguentemente, le Spese di Investimento scendono da 11 milioni a poco meno di 1. Il che vuol dire che le opere pubbliche in programma non saranno realizzate, almeno nel 2012. “Cosa succederà al rifacimento del Centro Civico di Redecesio, alla tanto attesa Sala del Commiato al cimitero, e al completamento dell’asfalto di Milano 2?”, chiede Radaelli. “E al Centro di aggregazione di Lavanderie?”, aggiunge Monti (Insieme per Segrate). Anche il milione e 700mila euro di oneri passati a supportare la spesa corrente vengono ridotti a 300mila euro. Ad essi si aggiunge la riduzione dei contributi della Regione (100mila euro), dei proventi delle sanzioni al codice della strada (690mila) e dei previsti incassi dei parcheggi pubblici non realizzati (100mila). Ne consegue che le Spese Correnti passano da 34 a 32 milioni di euro. A pagare maggiormente sono le prestazioni di servizi, scesi di 1milione e 165mila euro.
E in negativo si aggiungono, segnala Rosa (Segrate Nostra), altri 10 milioni delle opere a carico degli operatori privati, tra le quali, ricordiamo, la variante di via Monzese, l’urbanizzazione primaria e secondaria della Boffalora, ecc.. L’unica nota positiva, almeno per l’amministrazione, è il gettito dell’IMU (Imposta Municipale Unica). Come pianificato, arriveranno 3 milioni di euro dalle abitazioni principali e 7 milioni da altri immobili. 
Sulla base di questi dati, è necessario un ribaltamento totale delle strategie dell’amministrazione. Non più oneri che vanno a spesa corrente, ma risparmi sulle spese correnti per finanziare gli investimenti. Questo chiedono Monti, Radaelli, Rosa e Antona (Udc). Bottari richiama l’Ordine del Giorno degli “Indipendenti” del 25 giugno scorso per il contenimento della spesa pubblica, partendo dai tagli ai costi della politica. La famosa “presa per i fondelli”, come aveva dichiarato Rosa. Difatti, in pratica non ha avuto seguito. Se ne riparlerà nel 2013 (parola dell’assessore al Bilancio, Tagliaferri). In particolare, la rinuncia ai fondi per i gruppi consiliari (5.000 euro in tutto), ai quali i consiglieri IdV avevano rinunciato da subito, non risolverà certamente i problemi del Bilancio segratese.  Le variazioni di Bilancio passano comunque con i 15 voti della maggioranza, alla quale si è aggiunto Antona (Udc), che afferma: “Visto che la nascita del gruppo degli Indipendenti segnala la fine del berlusconismo, dichiaro che vogliamo lavorare con loro”.
 
Piano Casa. Nel 2009, per favorire la ripresa del settore edilizio, fu approvata una legge  che permetteva l’incremento del 30% delle volumetrie esistenti (con scarsi risultati). Regione e Comune aggiungono ora alla legge le seguenti possibilità:
1.   Ampliamento fino a 100 metri cubi per le abitazioni con persone con gravi Handicap 
2.   Ampliamento del 10% (fino a 500 metri quadrati) delle aree produttive
3.   Ampliamento fino a 200 metri quadrati degli alberghi
4.   Incremento del 5% degli edifici residenziali esistenti, purché vengano coibentati (per favorire il risparmio energetico).
La vecchia e la nuova legge escludono, per ragioni di omogeneità architetturale, sia Milano2, sia San Felice. La delibera viene approvata, con l’astensione di Beradinucci (IdV), causata dall’incertezza esistente sulla possibilità di ampliamento degli edifici di edilizia popolare, costruiti secondo la legge 167.

domenica 16 settembre 2012

Flash n.357 del 18 luglio 2012 - "Alla carlona"


Durante il Consiglio Comunale di lunedì 16 luglio 2012 sono stati trattati parecchi argomenti.
 
Contributi per mutui. E’ stato approvato, su sollecitazione del PD, un nuovo piano per fornire contributi ai cittadini che, con ISEE inferiore a 20.000 euro, abbiano contratto mutui per l’acquisto della prima casa a Segrate. Sono stati stanziati 50.000 euro l’anno (si parte da 600 euro a mutuo) e l’eventuale residuo sarà ridistribuito tra gli aventi diritto.
 
Piano Pubblicità. E’ stato predisposto un nuovo piano per la pubblicità (quello vecchio era del 2004), allo scopo di standardizzare gli impianti anche sulle strade che sono passate da provinciali a comunali (Cassanese, Rivoltana-Corelli, Di Vittorio, ecc.). Verranno installati nuovi moderni impianti a messaggio variabile e saranno messe in opera le pensiline alle fermate degli autobus. Per queste pensiline è stata predisposta una struttura base (niente gara tra gli architetti per la loro scelta): chi si farà carico dell’installazione, avrà il diritto di apporre la pubblicità che desidera.
 
Autobus in via Regina Teodolinda.  Cattorini (PD) segnala che i pullman per il trasporto degli alunni sostano, sia al mattino sia al pomeriggio, a motori accesi, in via Regina Teodolinda a Lavanderie, emettendo rumori e fumi, e creando intralcio alla circolazione. Il sindaco assicura che i disagi saranno ridotti dalla razionalizzazione (leggi: riduzione alla metà) delle linee con il nuovo anno scolastico.
 
Alloggi di proprietà comunale. Nell’assegnazione degli alloggi di proprietà comunale, vengono seguite tutte le procedure previste? Radaelli (PD) si fa la domanda e si dà la risposta: tutto ok.
 
Parchetto di via Vigorelli. Il campo di basket e l’area cani di via Vigorelli (Milano 2) hanno bisogno di essere ristrutturati. Cattorini aveva già fatto questa richiesta nel 2011. Ora la ripresenta, ma la risposta dell’assessore Rebellato è lapidaria: “Non ci sono i soldi”.
 
Biblioteca di via Senato. La biblioteca di via Senato a Milano, che raccoglie libri rari e che è presieduta dal senatore Marcello Dell’Utri, si trasferirà a Segrate nell’edificio ristrutturato del Comune Vecchio di via XXV aprile. I 130.000 volumi, che sono gestiti da 15 persone, troveranno una nuova sede, e si affiancheranno ai 30.000 titoli delle biblioteche segratesi, e agli 8 dipendenti attuali. Ma: “Quali sono le condizioni dell’accordo?” chiede Micheli (Segrate Nostra). E continua: “Ci è stata fatta una proposta che è difficile da rifiutare? Gli spazi (480 metri quadrati) sono stati assegnati “alla carlona” o c’è dietro una valutazione seria di costi e benefici? Gli spazi assegnati a Dell’Utri saranno tolti a bambini e anziani segratesi?”. Il sindaco Alessandrini si spreca in valutazioni qualitative: “E’ un’opportunità straordinaria”. Micheli ribadisce che le risposte dell’amministrazione (“L’accordo è ancora in fase di definizione”) e del sindaco sono assolutamente insoddisfacenti.
 
Censimento edifici. Partendo da una proposta fatta a livello nazionale dei “Giovani Democratici”, Carrieri e Cattorini (PD) chiedono che venga effettuato un censimento degli edifici sfitti o inutilizzati a Segrate. La mappatura costituirà una buona base per definire le politiche edificatorie del comune. Servirà, dice Radaelli,: “Per non prendere delle decisioni “alla carlona””. La mozione non piace alla maggioranza, che la ritiene troppo “politica” e che la boccia (12 voti), contro il parere della minoranza (6 voti).

giovedì 12 luglio 2012

Flash n. 356 del 28 giugno 2012 - Piani


Piano Diritto allo Studio. Lunedì 25 giugno 2012, in apertura del Consiglio Comunale, c’è stata l’annuale presentazione del Piano per il Diritto allo Studio. Questa presentazione si trasforma sempre in un Te Deum per l’assessore alla Cultura Pedroni. Quest’anno, se non altro, non sono presenti i direttori dei vari plessi scolastici. Sono 8 anni, ormai, che l’opposizione non fa un’analisi sistematica dello stato della scuola segratese. Ci si basa solo sulle parole dell’assessore e si spande incenso al suo indirizzo. Quest’anno gli incensatori puri sono Donati (Lega), Berardinucci (IdV) e Radaelli (PD). I suggerimenti, come dice Micheli (Segrate Nostra), sono fatti “a casaccio”. “No ai tagli agli scuolabus – come richiede lo stesso Micheli -. Ripensiamo l’educazione stradale per ragazzi su auto e moto elettriche a Little Italy: Viva la bicicletta”. Cattorini (PD) vorrebbe nelle attività: “Più interesse verso l’Europa e l’attualità, e un’enfasi sull’orientamento”. Monti (Insieme x Segrate), tre figli alle scuole segratesi, lamenta, per l’ennesima volta, il mancato coinvolgimento dei consiglieri nelle decisioni dell’assessorato, in particolare per quanto riguarda l’avvenuto accorpamento delle scuole sul territorio. Pedroni assicura, per l’ennesima volta, che nel prossimo anno farà meglio. Noi registreremo, per l’ennesima volta, il mancato mantenimento delle promesse.

Piano di Azzonamento Acustico (PAA).  Dopo due commissioni dedicate all’analisi dettagliata, il PAA è stato adottato all’unanimità. Si tratta di una classificazione del territorio in aree acusticamente omogenee, in classi che vanno da 1 (basso rumore, adatto per scuole, ospedali, ecc.), a 6 (massimo rumore, per zone industriali). Il PAA deve costituire la base, una volta effettuate le opportune rilevazioni e certificati gli sforamenti, per procedere al conseguente Piano di Risanamento Acustico. Monti, al proposito, segnala come non siano ancora disponibili le rilevazioni delle centraline installate a Redecesio a inizio anno. Carrieri (PD) e Rosa (Segrate Nostra) lamentano come a Redecesio i limiti diurni e notturni siano ampiamente superati, sia a causa del traffico aereo (le rotte continuano a cambiare) sia a seguito di manifestazioni musicali e folcloristiche (fuochi artificiali alle 4,30 del mattino!!). Dopo la pubblicazione sul Burl (Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia) i cittadini potranno far pervenire al comune le loro osservazioni sul PAA. L’assessore all’Ambiente Orrico assicura che ci sarà tempo a settembre per fare queste osservazioni, prima dell’approvazione definitiva. 

Il Consiglio Comunale è poi proseguito martedì 26 giugno con l’approvazione di:
Permuta di aree: per regolarizzare la situazione, ci sarà uno scambio di proprietà tra un’area del Comune (dove prima c’era la Torre dell’acqua e sulla  quale la parrocchia di Santo Stefano di Segrate Centro ha costruito un campo di basket) e un’area della Parrocchia adiacente al Comune, che servirà per dare più spazio all’asilo comunale e per allargare il parcheggio di via Ligabue.
Piano di Zona Milano Est: Il Piano di sostegno alle famiglie della Zona che interessa Pioltello (capofila), Rodano, Segrate e Vimodrone, è stato approvato per il periodo 2012-2014. Cattorini (PD) rileva che i contributi dello Stato sono passati da 2.500 milioni nel 2008 a 340 nel 2012. L’assessore Grioni (Servizi Sociali) si dice preoccupato per questi “tagli formidabili” che rischiano di mettere seriamente in crisi questa organizzazione benemerita.

Flash n. 355 del 27 giugno 2012 - Demagogia in Consiglio Comunale


La sera di lunedì 25 giugno 2012 tutti erano in attesa dell’Ordine del Giorno (OdG) preparato dagli “Indipendenti” (ex PdL). Ma di cosa tratta questo OdG? Gli “Indipendenti” si sono resi conto che, nel nostro comune, c’è bisogno del contenimento della Spesa Pubblica e di una razionalizzazione dei costi. Non importa che loro siano stati, da anni, e siano attualmente a capo dell’amministrazione. Non importa che le opposizioni, da anni, chiedano più attenzione alle spese. Eccoli quindi a proporre una riduzione del 30% dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali, degli stipendi degli assessori (e del loro numero) e dell’indennità del Presidente del Consiglio. Eccoli a chiedere l’eliminazione dei fondi per i gruppi consiliari (5mila euro). Eccoli richiedere la riduzione dei componenti dei direttivi degli enti comunali, l’accorpamento di società pubbliche, la razionalizzazione delle attività sul territorio, la ricognizione degli immobili in uso e la razionalizzazione del loro utilizzo, l’eliminazione delle spese di rappresentanza e di convegni, e una revisione dei programmi di spesa. Ma tutto questo non dovrebbe rientrare nell’attività quotidiana di una buona amministrazione?

Partono quindi le prime bordate dei consiglieri di maggioranza e di minoranza. Zardus (Gruppo Misto): “Pura demagogia e fumo negli occhi. Ma dello stipendio del sindaco, nessuno ne parla?”. Donati (Lega): “Noi, per quel che facciamo costiamo troppo. Tagliamo pure il 30%. Ma non facciamo demagogia. Gli elettori ci punirebbero”. Interviene anche il Segretario Generale Cammarata a certificare che: “L’OdG ha un valore puramente politico e non crea vincoli giuridici. Necessita poi di provvedimenti attuativi da parte degli organi competenti. Così, il numero degli assessori può essere definito solo dal sindaco. Mentre per quanto riguarda i gettoni di presenza la decisione sulla destinazione, visti i nuovi ordinamenti di legge, è lasciata al singolo consigliere”. L’OdG è quindi, per Rosa (Segrate Nostra) e Donati (Lega), solo “una presa per i fondelli”. (In realtà la frase pronunciata era più ruspante). Mentre per Micheli (Segrate Nostra) si tratta di “una cialtronata pazzesca, certificata anche dal Segretario Generale”.  

Altri fanno esempi concreti. Berardinucci (IdV) ricorda come il suo partito avesse già proposto di eliminare i 5mila euro per i gruppi consiliari: la proposta era stata respinta dalla maggioranza. Ciapini (IdV) sottolinea come lui avesse proposto di asfaltare la strada di Spina di Milano 2 con bitume nero e non rosso, con un risparmio di 500mila euro: proposta respinta dalla maggioranza. Ancora (PD) evidenzia come, in periodo di ristrettezze economiche, si continui tuttavia a parlare della costruzione di un nuovo Palazzetto dello Sport. Intanto si spendono (dice Rosa) 40.000 euro per un giardinetto di rose, e 6.500 euro per definire le regole di un concorso fotografico. I Pd Radaelli, Carrieri, Cattorini, con Antona (Udc), pur dichiarandosi disponibili ad una collaborazione in commissione, evidenziano come la responsabilità di questa “Spending Review” locale sia unicamente dell’attuale Giunta. Micheli (“Viste le conseguenze tristi e mediocri del fallimento del PdL”), e Ciapini chiedono le dimissioni di questa amministrazione e il ricorso a nuove elezioni.

Per ora si va solo al voto. L’OdG viene approvato da “Indipendenti” e PdL (10 voti). Si astengono Lega (3), PD (5) e Udc (1). Votano contro Gruppo Misto (2), Segrate Nostra (2) e Italia dei Valori (2). Vedremo che fine farà questo OdG.

Flash n. 354 del 22 giugno 2012 - Boffalora a passo di lumaca


La convenzione Comune-Vegagest su Milano Santa Monica (o Boffalora) è in scadenza (luglio 2012) e andrebbe rinnovata (o annullata). Il 15 maggio 2012, l’assessore al Territorio Zanoli aveva comunicato in commissione (vedi Flash n.350) di aver ricevuto una proposta di nuova convenzione da parte di Vegagest. Non poteva presentarla perché non ne avevano ancora discusso in maggioranza. Ieri, 21 giugno 2012 (più di un mese dopo!!), si scopre che questa nuova proposta consiste di quattro righe quattro. Si chiede che l’area destinata ad edilizia “libera” passi da 97.562 metri quadrati a 121.000 mq, che l’area per l’edilizia “convenzionata” passi da 52mila a 47mila mq, che il commerciale scenda da 13mila a 2mila mq e che l’alberghiero praticamente sparisca (da 13mila mq). I 5mila mq rimanenti verrebbero ceduti al comune.

In sintesi, nella nuova proposta non si parla dei servizi previsti (albergo, scuole, asili, chiesa, ecc.) e si chiede di poter incrementare la quota di residenziale. Si corre così il rischio di trasformare quello che voleva essere un fiore all’occhiello per Segrate, “in un quartiere popolare – commenta Rosa (Segrate Nostra) – come il “Satellite” di Pioltello”.
Resta, tra l’altro, da risolvere, per gli inquilini già residenti, il problema delle infiltrazioni al secondo seminterrato. Secondo Zanoli, la proprietà ha dichiarato verbalmente che è sua intenzione risolverlo, mentre a Margherita Napoletano (Comitato Boffalora) risulta che “i gestori non collaborano con il perito degli inquilini”.

Comunque, dato per scontato che si vuole continuare nell’edificazione per non lasciare i pochi palazzi costruiti in una landa desolata,  il tema base del dibattito è sempre quello: visto che nel PGT (Piano di Governo del Territorio), approvato all’inizio di quest’anno, esistono, per chi vuole edificare, dei limiti (30% del terreno al costruttore e 70% al comune) ben superiori a quelli di cui gode Vegagest, perché non cercare di applicarli alla nuova convenzione? Zanoli afferma che il costruttore ha acquisito il diritto ai volumi a seguito delle delibere 2004/2005 del Consiglio Comunale. Non solo. Questi volumi sono stati riportati tali e quali anche nel nuovo PGT del 2012. Facile il commento di Rosa: “Questo fatto è un neo tumorale inserito nel PGT”.

A parere di Zanoli, resta quindi solo la possibilità di trattare, una volta chiusi tutti i problemi ancora in sospeso (infiltrazioni, pompe, ecc.), su alcuni punti di base:
1.   Esigere servizi (scuole, negozi di vicinato, ecc.) di qualità allo stesso livello di quelli esistenti negli altri quartieri di Segrate e effettuare le realizzazioni previste (rotonda di via Morandi, passerelle ciclopedonali, ecc.) pur a fronte di costi lievitati rispetto a quelli previsti in convenzione.
2.   Abbassare le volumetrie edificatorie (-20.000 mq?)
3.   Definire delle quote di housing sociale
4.   Esigere che le opere pubbliche (strade, ecc.) siano realizzate prima del residenziale.
Frettolosamente, visto che si era arrivati alla scadenza delle due ore canoniche di durata delle commissioni, i commissari danno la delega a Zanoli di procedere secondo le direttive sopra riportate.

Flash n. 353 del 21 giugno 2012 - Brebemi: desolante presentazione


Martedì 19 giugno sono stati convocati in Sala Consiliare i tecnici preposti alla realizzazione della BreBeMi (l’autostrada che collegherà Brescia a Melzo) e al potenziamento della Cassanese e della Rivoltana, allo scopo di illustrare i lavori della Rivoltana davanti a Tregarezzo. Lo sapevamo già che il cavalcavia davanti al ponte degli Specchietti verrà abbattuto per costruirne uno nuovo, raddoppiando le corsie. Che la strada davanti alle case di Tregarezzo verrà spostata verso sud (verso la Mondadori) per permettere la realizzazione di una duna alberata e di una barriera fonoassorbente, alta 3,5 metri, per ridurre i disturbi causati dal traffico. Che verrà costruito un Ponte Verde ciclopedonale (largo circa 20 metri) che scavalcherà la Rivoltana e permetterà l’accesso da Segrate Centro a San Felice e all’Idroscalo. Non si è parlato invece della bretella che, al confine sud di San Felice, dovrebbe collegare la Mirazzano-Vimodrone alla Circonvallazione Idroscalo, per evitare il passaggio del traffico davanti a San Felice: il sindaco Alessandrini aveva assicurato in Consiglio Comunale, (vedi Flash n.352), che la realizzazione sarebbe stata a carico della BreBeMi. Ma ai tecnici questo non risulta.
Ma molte sono state le domande che non hanno avuto le risposte attese dai circa cento cittadini presenti. Innanzi tutto è stata richiesta una tabella dei tempi previsti per la realizzazione delle varie fasi. Si è capito che il tutto dovrebbe essere terminato entro dicembre 2013. Niente è stato detto sulle fasi intermedie: abbattimento del cavalcavia, suo ripristino, realizzazione del raddoppio della strada davanti a Tregarezzo, ecc.. O meglio, è stato detto che: “Le fasi sono dettate dall’eliminazione dei vincoli delle interferenze”. Frase tipica da tecnici. Dante Bigaroli, che ha preso il testimone dalla moglie Daniela nella difesa degli interessi degli abitanti di Tregarezzo, stigmatizza così: “Non si rendono conto che, per noi,  questo non è un incontro tecnico, ma un incontro di vita”.
Si parla anche di delocalizzazione. Bigaroli legge una mail ricevuta dall’assessore Cattaneo della Regione Lombardia. dove si dichiara che, nell’ambito dell’Accordo di Programma per il Centro Polifunzionale: “Si è deciso in maniera definitiva la cessione al comune di aree idonee alla costruzione di edifici in prossimità del Village”. Ma, per il sindaco Alessandrini,: “Non ci sono più soldi. Quelli risparmiati rispetto ai progetti precedenti sono stati investiti in altre migliorie: Ponte Verde, duna, ecc.”.
Altre domande sono state fatte dalla memoria storica di Segrate, Giuseppina Limentani: “Come faremo a uscire da San Felice durante i lavori? Cosa succederà al traffico quando confluirà nelle strettoie di via Corelli o del Forlanini all’altezza dei ponti della ferrovia a Milano?”. O cosa succederà agli abitanti di Tregarezzo quando, durante la realizzazione delle corsie centrali, il traffico fluirà sulla stradina di servizio davanti alle case e sui relativi parcheggi? Le risposte dei tecnici (oltre alla domanda: “Ma San Felice dov’è?”) sono risibili: “Provvederemo a tutto”, oppure, addirittura: “Le nuove strutture (BreBeMi, Tem, ecc.) permetteranno di ridurre il traffico”, mentre sino a oggi si è sempre scritto di altre 60.000 auto giornaliere portate dalla BreBeMi sul territorio di Segrate.
Non dimentichiamo la voce di Monica Gabelli che chiede giustificazioni per lo scempio causato dall’abbattimento dei pioppi della Villa Invernizzi (patrimonio pubblico) a Trenzanesio. “E come mai – chiede Procopio – visto che è stato fatto un ricorso al Tar contro quanto pianificato, si va avanti lo stesso?”.
Le domande insoddisfatte saranno comunque raccolte da Paola Monti (Insieme per Segrate), alla quale potete farle pervenire all’indirizzo montipaolagio@gmail.com. Lei le invierà a sua volta all’ing. Englaro (BreBeMi o BBM) per le risposte.