Ancora Boffalora.
Riprendiamo a trattare di Boffalora (o
Milano Santa Monica). Ne avevamo scritto sul Flash n. 398, a seguito
dell’assemblea, organizzata dai residenti il 16 aprile 2014. Allora erano
stati presentati i problemi più significativi del quartiere, e cioè: teleriscaldamento, gestito
monopolisticamente dalla Cofely a prezzi doppi di quelli del mercato; pompe, in continuo utilizzo e a costi
elevatissimi, per evitare allagamenti; mancanza di un parco giochi per bambini; mancanza di collegamenti diretti con la Cassanese.
Mercoledì 28 maggio 2014 l’occasione per
parlarne è stata fornita da una commissione
Territorio, nella quale si
dovevano discutere due mozioni. Una di Berardinucci (IdV) sulla richiesta di
un Parco Giochi, e una di Ancora (Pd) sulla necessità di escutere la
fideiussione a seguito delle inadempienze del costruttore Vegagest. Ma si è
iniziato con il tentativo (vano), dell’assessore Lazzari (Territorio) di fare
chiarezza su quanto è accaduto negli ultimi anni. Da parte
dell’amministrazione si è proceduto
nella convinzione che fosse meglio dare continuità all’attuale operatore
Vegagest, anche con continui rinvii della decadenza della convenzione (fino
alla fine del 2013), invece di ritirarla, a fronte delle inadempienze
dell’operatore, e escutere la fideiussione (inizialmente di 30 milioni di
euro). Mongili (Pd), Ancora (Pd) e Monti (Insieme per Segrate) hanno
continuato a chiedere spiegazioni, in particolare sui passaggi poco chiari.
Ad esempio, mentre in un primo momento era stato detto che, con comunicazione
del 15-3-2014, la Cofidi segnalava che, a seguito del fatto che Vegagest non
pagava le rate di copertura della fideiussione, loro sospendevano il
pagamento della fideiussione stessa, adesso si scopre che la Cofidi non aveva neppure le prerogative per
emettere fideiussioni, come confermato anche da una nota della Banca
d’Italia. Si è capito comunque che il 3 aprile 2014 l’amministrazione ha dato
il via al procedimento per chiedere l’annullamento della convenzione
Boffalora, e che il 5 giugno presenterà in Consiglio Comunale una delibera che chiede di: 1. Risolvere
per inadempienze la convenzione esistente; 2. Demandare agli uffici
competenti la verifica dei presupposti per la richiesta di danni
(valorizzandoli) all’operatore. Monti sottolinea che: “Nulla di tutto questo
è mai stato segnalato ai consiglieri comunali”, e chiede una relazione
scritta puntuale.
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Alla fine ci pensa Sandro Tinelli (Comitato Boffalora) ad
evidenziare gli effettivi valori in gioco. “C’è una problematica sociale – dice Tinelli -. Nei conti del condominio c’è
un buco di 135.000 euro, ai quali vanno aggiunti altri 40.000 in arrivo. Il condominio è fallito. Ci restano
solo altri 3 mesi di autonomia. Non avendo più i soldi per fare funzionare le
pompe, il secondo sottolivello verrà allagato, compromettendo impianti
elettrici e idraulici. Rischiamo la dichiarazione di inagibilità dei locali e
di passare l’invero al freddo e al buio”. Tinelli si pone anche delle domande:
“I locali in edilizia convenzionata avrebbero dovuto avere gli stessi standard
qualitativi di quelli in edilizia normale. Se questi standard non sono stati
rispettati, anche il comune è parte lesa? Vegagest ha fatto un accordo in
esclusiva con Cofely per l’impianto di teleriscaldamento e ne sta facendo
pagare i costi a noi. E’ corretto?”. Tinelli conclude: “L’amministrazione deve
impregnarsi a trovare una soluzione
per i più di 300 cittadini in crisi”. Ma l’amministrazione sembra impegnata a
dire le azioni che ha fatto più che a mostrare i risultati ottenuti. Ma è sui risultati che si misura (anche nelle
urne elettorali) l’efficacia dei politici.
Le prossime tappe sono: una nuova commissione Territorio, martedì 3
giugno alle ore 17.00, per approfondire la delibera alla quale abbiamo
accennato precedentemente; e un Consiglio
Comunale, giovedì 5 giugno alle 20.30,
per affrontare il tema Boffalora in tutti i suoi aspetti. I residenti
della Boffalora saranno sicuramente presenti.