venerdì 1 giugno 2012

Flash n.352 del 1 giugno 2012 - Il PdL si sbriciola

La “bomba” scoppia a mezzanotte e venti, nel Consiglio Comunale del 31 maggio 2012. Il consigliere Bottari (PdL) legge un comunicato che afferma: “ Noi sottoscritti, abbiamo deciso di prendere le distanze dal PdL e di creare un gruppo indipendente”. Questo perché “la nostra classe politica ha dimostrato una sostanziale inadeguatezza nel cogliere la pressante domanda di cambiamento e di discontinuità richiesti dal paese”. L’obiettivo del nuovo gruppo sarà: “Razionalizzare ulteriormente la spesa e limitare sempre più i costi della politica”. Ma chi sono i sottoscrittori del documento? In testa c’è il sindaco Alessandrini, con gli assessori Lorenzo Arseni, Ferdinando Orrico, Assunta Ronchi, Franco Tagliaferri e Angelo Zanoli. I consiglieri sono: Domenico Bottari (nuovo capogruppo), Giuseppe Del Giudice, Claudio Gasparini, Enzo Gervasoni, Ezio Lazzari, Giovanni Sirtori, Giancarlo Terzi e Marco Trebino. Claudio Zardus, che ha già lasciato il PdL a marzo, sottoscrive il documento ma resta nel gruppo misto.  A presidiare nome e simboli del Popolo delle Libertà restano, con l’assessore Pedroni, i consiglieri Roberto Nardio, Paolo Borlone, Daniele Casadio e Francesco Casella. Si aprono nuove prospettive nella politica segratese. Vedremo come evolverà.

Bilanci. Durante la serata si è parlato anche di Bilanci. Dalle presentazioni ufficiali si è capito ben poco. Il consuntivo 2011, registra un avanzo di 2,6 milioni di euro, generato da minori entrate per 2,9 milioni e minori uscite per 4,5 milioni. C’è la crisi. Ci pensa Carrieri (PD), con alcuni grafici esemplificatori, a far capire lo stato del comune. Abbiamo 34,7 milioni di mutui pendenti, per cui è come se ogni cittadino avesse un debito di circa 1000 euro. Gli investimenti sono scesi al 12,36% della spesa corrente, e la percentuale continua a calare. Conclude Carrieri: “Visto che è difficile prevedere gli oneri di urbanizzazione, vediamo di ridurre almeno la spesa corrente”. 
Per la variazione di bilancio 2012, tiene banco la richiesta di ulteriori 300.000 euro per chiudere la discussa vertenza AcquaMarina (vedi Flash precedente). Si riaccende la discussione sulle scelte “politiche” (prezzi e collaboratori) dell’amministrazione, con la difesa del sindaco degli obiettivi “sociali” perseguiti da AcquaMarina. Monti (Insieme X Segrate) chiede, ancora una volta, che le sia fornita la possibilità di “capire” come sia stato possibile arrivare ad un buco di 700mila euro. Ma, quando si tratta di bilanci, come dice Radaelli (PD): “Si tratta di un rito trito e ritrito. Continuiamo a fare le stesse cose, senza chiederci cosa potremmo fare per migliorarle.”. E, al solito, la maggioranza li vota, e la minoranza li boccia o si astiene, questa volta con l’aggiunta di Casadio (PdL), Mombelli (Misto) e Seracini (Fli).

BreBeMi. Si discute anche del rifacimento della Rivoltana davanti a Tregarezzo. Ricordiamo. Il cavalcavia davanti al Ponte degli Specchietti viene raddoppiato, e la sottostante rotonda rimane inalterata. La strada continua poi a livello zero davanti alle case di Tregarezzo e viene spostata di qualche metro verso sud per lasciare un po’ di verde davanti alle case. E’ previsto un ponte “verde” ciclopedonale (largo circa 20 metri) a scavalco della Rivoltana, per facilitare l’accesso da Segrate Centro a San Felice e all’Idroscalo. E poi c’è la bretella che, al confine dei terreni ex-Ibm-Percassi, collegherà la Mirazzano-Vimodrone alla circonvallazione Idroscalo, per evitare il passaggio davanti a San Felice delle auto provenienti da Peschiera.

Regolamento di Polizia Mortuaria. Dopo i complimenti di tutti all’operato dell’assessore Ronchi, il nuovo Regolamento cimiteriale (vedi Flash n.350) viene approvato all’unanimità.

Flash n.351 del 24 maggio 2012 - AcquaMarina alla resa dei conti

Non è ancora arrivata a conclusione la questione AcquaMarina, la società preposta dal comune di Segrate, attraverso la sua posseduta Segrate Servizi, alla gestione di piscina, palestre, spazi sportivi e relativi corsi. Le attività le erano state assegnate (a cavallo tra il 2007 e il 2008) senza concorso, in base al principio del “in house providing”, partendo dal presupposto della scarsa redditività e degli obiettivi sociali delle attività. La società “Gis Milano” aveva fatto ricorso contro la procedura, con particolare riferimento alla gestione della piscina. Nell’iter procedurale complesso di queste questioni, ora la Corte dei Conti ha deciso che il sindaco Alessandrini, l’ex assessore Coari e l’ex dirigente Micheli dovranno provvedere al rimborso delle spese legali (83.000 euro). Ne tratta la Gazzetta della Martesana nel numero in edicola. Ci saranno poi le controdeduzioni, e la procedura si trascinerà ancora per mesi, con la possibilità che tutto finisca in prescrizione.

Nel frattempo, una legge nazionale ha imposto al comune di disfarsi della partecipata AcquaMarina. Cosa che veniva recepita con la decisione, molto dibattuta sulle scadenze, del Consiglio Comunale del 7 febbraio 2011. E ora si raccolgono i cocci di queste decisioni. Martedì 22 maggio 2012, in commissione Bilancio, le minoranze hanno cercato di capire come sia potuto accadere che, per ripianare i buchi di bilancio del 2010 e del 2011 dell’AcquaMarina, il comune si sia dovuto accollare circa 200mila euro. Non solo. A questi vanno aggiunti altri 200mila euro per rinuncia ai crediti. E adesso c’è la richiesta di altri 300mila euro da mettere nel Bilancio 2012. In totale 700mila euro, che non sono una cifra indifferente. Dalla dottoressa Giovannuzzi, ufficiale liquidatore, si è riusciti a capire che l’azienda è stata gestita non con criteri “aziendali”, ma con criteri “sociali”. Il che vuol dire tariffe più convenienti per i cittadini utilizzatori, e stipendi leggermente più alti del mercato per i collaboratori. Sono emerse anche delle grosse pecche in fase di costruzione della piscina (perdite di acqua, piastrelle che si rompono, scarichi non fatti bene, ecc.), che hanno aggiunto costi su costi. Il comune, dice il direttore centrale Laura Aldini, è attualmente in causa con il costruttore.  Certo è che, dice sempre l’Aldini, “la nuova azienda che ha preso in carico la piscina, ha alzato le tariffe del 40%”. Anche la gestione del bar, aperto “politicamente” da mattino presto a sera tardi, era in passivo. A ciò si aggiunge, evidenzia l’assessore ai Servizi Sociali Grioni, che, quando si chiude un’azienda, le spese per investimenti, di solito spalmate su più anni, vanno a incidere cumulativamente sull’ultimo esercizio. Comunque la Giovannuzzi non ha rilevato “situazioni denunciabili o particolari sprechi”. “Ma quando finirà questa storia?” chiede Berardinucci (IdV). Per il liquidatore: “Entro la fine dell’estate”. Rosa (Segrate Nostra) si chiede invece se: “chi doveva controllare (il sindaco? l’assessore?) aveva fatto tutto quello che avrebbe dovuto fare?”. Radaelli (PD) sintetizza: “Non abbiamo elementi per dire che c’è stata malversazione”, mentre per Monti (Insieme per Segrate): “Finita un’esperienza, sarebbe stato opportuno fare una valutazione dell’accaduto. Ma ci mancano le evidenze per tirare delle conclusioni”.

Flash n.350 del 17 maggio 2012 - Territorio (Redecesio Nord)

Qui di seguito alcune informazioni emerse durante la commissione Territorio del 15 maggio.

Redecesio Nord.  Il Piano Integrato di Intervento (PII) Redecesio Nord è nato male e prosegue peggio. Si tratta dell’insediamento sull’area ex Feltrinelli, tra Lavanderie e Redecesio, all’inizio di via delle Regioni. Su un’area di 7.000 mq erano previsti 8.929 mq di edilizia residenziale, 850 mq di commerciale, 1.229 mq di parcheggi, per circa 260-300 abitanti. In pratica un palazzo di 9 piani e uno di 8 in prossimità della Viabilità Speciale. Una posizione infelice. Il PII era stato approvato in via definitiva il 14 novembre 2008 con i voti della maggioranza e con Rosa che affermava: “Si dà così forma ad una bruttura urbanistica ed esistenziale”. Già un anno dopo (10 novembre 2009) gli assegnatari della convenzione chiedevano l’estensione dei termini di sottoscrizione. Dilazione concessa con i voti della maggioranza, e la minoranza che usciva per far mancare il numero legale, assicurato comunque dalla presenza in aula del PD. Ora sono passati altri due anni e mezzo, ed ecco che il tema si ripropone. A seguito dello tsunami immobiliare dell’ultimo periodo, la proprietà chiede una nuova proroga, visto anche il ritardo dei suoi programmi. A detta di Zanoli (assessore al Territorio) i terreni potrebbero ritornare ad essere destinati ad attività produttiva, e non più residenziale, con conseguenti riduzioni volumetriche. Come cambiano le cose! Nel 2008 sembrava inconcepibile mantenere un’area produttiva all’interno di una zona destinata a residenziale. Ora tutti auspicano che l’area rimanga a destinazione industriale.

Collegamento SP 160 – SP 15bis. Nell’ambito del progetto Brebemi-Rivoltana, Zanoli presenta la nuova bretella che, alla fine dell’abitato di San Felice, collegherà la Mirazzano Vimodrone (SP 160) alla circonvallazione Idroscalo (SP 15bis). Ciò per evitare lo scorrere del traffico davanti a San Felice. Il tratto della Mirazzano-Vimodrone davanti a San Felice sarà riservato ai soli residenti. Il costo della bretella sarà totalmente a carico della Brebemi.

Boffalora. La convenzione Comune-Vegagest sulla Boffalora è in scadenza (luglio 2012). Restano alcuni problemi su quanto costruito (vedi Flash n.348: allagamenti del secondo seminterrato, spese delle pompe per togliere l’acqua, ecc.). Intanto è arrivata la proposta dei conduttori Vegagest, che è in mano a Zanoli, il quale la metterà a disposizione della minoranza solo dopo che la maggioranza ne avrà presa visione. Quali sono le differenze con la precedente? A detta di Zanoli, le volumetrie sono inalterate rispetto al progetto originario. Cambiano solo le destinazioni, cioè, niente più albergo e servizi (sparisce la chiesa), ma solo aree destinate a residenze. E, partendo da queste richieste, Zanoli pensa di riuscire ad ottenere alcune variazioni a favore dell’amministrazione. “Ma, se la convenzione è scaduta – chiede Radaelli (PD) – che senso ha riaprirne un’altra uguale?”. Visto anche che, come sottolineato da una mozione di Segrate Nostra del novembre scorso, nel Pgt approvato il 14 febbraio ci sono indici volumetrici ben più restrittivi di quelli definiti nella convenzione originale e oneri bel più elevati di quelli inizialmente richiesti. Se ne discuterà a lungo.

Durante la commissione Servizi alla persona del 14 maggio l’assessore Ronchi ha illustrato il nuovo Regolamento cimiteriale. Ci si è soffermati sulla durata dell’inumazione (99 anni per tombe famigliari, 30 anni per tombe/loculi/ossarietti, ecc., con due possibili estensioni di 10 anni ciascuna), la disponibilità delle file basse dei colombari per i defunti i cui congiunti abbiano difficoltà deambulatorie, e l’accoglimento della richiesta di Rosa (Segrate Nostra) (vedi Flash n.349) di doverosa attenzione, da parte del comune, alle tombe di personaggi di particolare rilevanza storica locale.