mercoledì 31 ottobre 2012

Flash n. 361 del 31 ottobrw 2012 - Delibere


Delibere.
 
Regolamento delle Entrate e Imu. Il Regolamento delle entrate viene aggiornato per poter applicare tariffe agevolate alle case Aler (208 a Segrate) e definire prime case quelle delle persone residenti all’estero o in casa di riposo. Vanno definite meglio, è la richiesta di Rosa (Segrate Nostra) e Radaelli (PD), le tassazioni delle aree di trasformazione che, con il PGT approvato a inizio anno, diventeranno edificabili.
Le entrate dell’Imu del primo semestre sono leggermente superiori al pianificato (3 milioni da abitazione principale e 7 milioni da altri immobili), quindi restano inalterate le tariffe Imu definite a inizio anno, e cioè 0,4% per le prime case e 0,95% per gli altri immobili.

 

Collegamento SP15 bis - ex SP160.  La bretella di collegamento tra la Mirazzano-Vimodrone e la Circonvallazione Idroscalo viene leggermente modificata rispetto a quanto approvato dal Consiglio Comunale il 31 maggio 2012. La rotonda prevista all’altezza di San Felice (sud), diventa un semplice svincolo, senza accesso all’Ibm. Ciò per soddisfare le richieste del Parco Sud. Il traffico da sud (Peschiera) non transiterà davanti a San Felice.

I lavori partiranno a fine novembre e dovrebbero terminare entro sei mesi.

 

Farmacie. La nuova legge nazionale prevede una farmacia ogni 3.300 abitanti (prima erano 4.000). Segrate ha quindi diritto a due farmacie (private) addizionali. Saranno localizzate a Novegro, per sostituire il dispensario, e in via Caboto a Santa Monica. Le localizzazioni potranno comunque essere cambiate, in funzione di nuove esigenze.

Casella, Borlone e Casadio, del PdL, con l’aggiunta di Zardus (gruppo Misto) colgono l’occasione per lamentare che persino i consiglieri di maggioranza non siano stati informati dal sindaco della nomina del nuovo presidente della Segrate Servizi, Alberto Albini, in sostituzione di Coari. Il sindaco rivendica la sua iniziativa: “Non mi sono consultato con nessuno. Ho azzerato i consigli della Segrate Servizi e del Core affidandoli a persone valide. Stiamo così risparmiando il 60% dei costi della Segrate Servizi”. Berardinucci (IdV) commenta: “Se vi lamentate della mancanza di informazioni voi della maggioranza, cosa dovremmo dire noi della minoranza?”. 

 

Enti No.-Profit. Il Regolamento degli Enti No-Profit viene aggiornato per adeguarlo alla presenza delle Fondazioni sul territorio comunale. Si tratta, l’hanno capito tutti, della Fondazione di via Senato, di Marcello Dell’Utri (vedi Flash n.359). Berardinucci si scatena: “Tutto questo mi sta a cuore per la sua negatività. Vogliamo permettere al senatore Dell’Utri, che ha dichiarato “eroe” il signor Mangano, di usufruire di alcune agevolazioni del nostro comune. Cosa diciamo ai nostri concittadini”? Toglieremo valori ad altre associazioni?”.

Si apre la discussione sulle differenze tra associazioni (prendono decisioni assembleari) e Fondazioni (nascono da lasciti di privati a fini predefiniti). Radaelli osserva che anche nell’assegnazione degli spazi del comune vecchio in fase di ristrutturazione “il sindaco ha proceduto autonomamente”. Al voto finale i SI (17) prevalgono sui NO (Berardinucci) e gli astenuti (Rosa).

 

Ospedale San Raffaele. Un gruppo di rappresentanti del San Raffaele si è presentato a inizio serata con striscioni del tipo: “VERGOGNA SAN RAFFAELE -  NO AI LICENZIAMENTI”. Sono stati ricevuti da sindaco e vicesindaco che hanno promesso il loro interessamento per risolvere le problematiche aziendali.

Flash n. 360 del 30 ottobre 2012 - Debacle politica totale


Debacle politica totale.
 
 
La commissione Ambiente di lunedì 29 ottobre era stata convocata per chiarire la situazione della Lucchini Artoni, la società produttrice di bitume di via Tiepolo. Si parte male, con l’intervento dell’assessore Orrico: “ La situazione è in continuo divenire. La Lucchini Artoni ha agito per tutta l’estate in ambito legale e societario e noi ne siamo venuti a conoscenza solo a settembre/ottobre”. “L’azienda è stata ceduta? – continua Orrico – Non si sa”. “Arpa e Asl – cerca di confortare Orrico – ci assicurano che non c’è motivo di preoccupazione e hanno promesso ulteriori interventi. Abbiamo interpellato anche l’Istituto Mario Negri, ma adesso, vista l’incertezza che c’è sull’azienda, come procedere?”. Ce n’è abbastanza per fare dire a Micheli (Segrate Nostra): “Siamo di fronte ad una debacle politica totale”. Micheli fa riferimento anche all’arrivo della Fondazione Dell’Utri a Segrate (vedi Flash precedente). Anche in quel caso, nessuno in Giunta ne sa niente. Tempi  duri per gli assessori comunali.

 

Fortunatamente poi subentrano i tecnici del Comune: l’avvocato Aldini e l’architetto Rigamonti. Si viene così a sapere che la Lucchini Artoni è in liquidazione volontaria da aprile 2012. Dal 9 ottobre è partito il percorso giudiziale per arrivare, sotto la guida della dottoressa Sangiani,  al concordato preventivo. La commissione preposta si riunirà il 20 novembre. La Lucchini Artoni ha terminato ogni tipo di attività. Una nuova società, la Edil Bianchi (Bianchi è l’attuale presidente della Lucchini Artoni), ha presentato una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per subentrare alla Lucchini Artoni. Il subentro comporta la presa in carico di responsabilità e attività precedenti. Secondo Aldini: “La Edil Bianchi ha fornito all’amministrazione comunale un contratto (affitto di una palazzina) che non ha titolo per attestare il subentro. E’ quindi intenzione del Comune rigettare la Scia”. A questo punto, partirebbe (è quasi sicuro) un ricorso da parte dell’azienda, con un contenzioso che costerebbe moltissimo e richiederebbe tempi lunghi.

Per l’accoglimento della Scia è richiesta l’autorizzazione della Provincia all’emissione di fumi. L’autorizzazione è stata rifiutata dalla Provincia il 22 ottobre 2012. La Edil Bianchi ha diffidato la Provincia in data 25 ottobre, ed ha ottenuto l’autorizzazione il 26 ottobre. Visti i tempi normali della burocrazia, è un evento assolutamente eccezionale. Ma siamo di fronte ad appalti milionari con il comune di Milano. Tra l’altro, un ramo d’azienda, con cessione del relativo appalto con il comune di Milano, è stato trasferito alla W.Bau di Rodano (ne avevamo accennato nelle “Varie” del 21-10-2012).

Intanto la Edil Bianchi ha comunicato l’inizio delle attività dal 30 ottobre 2012. E siamo ancora ben lontani da una soluzione.

 

In commissione c’è stato anche un siparietto con il consigliere Terzi (Indipendenti), il quale chiedeva di non dare la parola ai cittadini presenti perché alcuni, a suo dire: “Parlano solo male dell’amministrazione”. Il presidente Casadio (PdL) invitava comunque Vanoli (Cittadini non Sudditi) a parlare. Vanoli ricordava la sua richiesta di fine 2009 di ricorrere all’Istituto Mario Negri, unico ad avere le attrezzature per le analisi richieste, e come la Provincia, durante l’incontro del 24 scorso, abbia promesso un incontro con la partecipazione di Comune, Arpa, Asl e Comitato (con diritto di parola). Finalmente tutti seduti attorno allo stesso tavolo per cercare di risolvere la situazione.

Flash n. 359 del 26 ottobre 2012 - Fondazione Dell'Utri


Indovina chi viene a … Segrate
 
Mercoledì 24 ottobre i componenti della commissione Cultura hanno visitato l’interno del comune vecchio di via XXV aprile che è in fase di ristrutturazione. I consiglieri hanno verificato che sono state completate le strutture basilari dell’edificio, con i suoi molteplici accessi, mentre mancano ancora pavimentazioni e rifiniture: molti fili pendono dalle pareti e tubature varie sono ancora a vista. Per i responsabili, l’obiettivo è consegnare l’edificio entro fine febbraio 2013. Sarà poi necessario provvedere all’allestimento dei vari locali. Le strutture interne sono state definite per dare spazio non solo alla Biblioteca Civica di Segrate, ma anche alla Fondazione della Biblioteca di via Senato di Milano, creatura del senatore Marcello Dell’Utri. Le planimetrie le trovate agli indirizzi:

   http://www.mapweb.it/segrate/data/documenti/00002883400002A.pdf
   http://www.mapweb.it/segrate/data/documenti/00002883400003A.pdf
  (in rosso sono le aree assegnate alla Fondazione e in blu quelle assegnate alla Biblioteca di            Segrate).

 

 Si è poi tornati in sala commissioni per discutere la mozione presentata da Berardinucci (IdV), che chiede che dell’assegnazione degli spazi alla Fondazione ”se ne parli anche in Consiglio Comunale, di modo che tutti i partiti si possano esprimere”.  Seracini (FLi) e Monti (Insieme per Segrate) ritengono che Berardinucci debba richiedere che l’accoglimento della Fondazione sia deciso dal Consiglio Comunale e non dalla sola Giunta (come successo finora). Il Segretario Generale, interpellato successivamente da Berardinucci, afferma che la richiesta non può essere accettata in quanto non prevista dai Regolamenti.

Più puntuale Micheli (Segrate Nostra), che vorrebbe sapere: 1) L’accordo con la Fondazione è stato chiuso?; 2) i locali saranno affittati ad un certo valore, o saranno a titolo gratuito?; 3) una parte dei libri della Fondazione resta in via Senato?; 4) il personale della Fondazione viene a Segrate? E chi lo paga?

La risposta dell’assessore alla Cultura, Pedroni, è agghiacciante: “Tutti i contatti sono stati tenuti dal sindaco Alessandrini, che, a Milano 2, abita proprio di fronte a Dell’Utri. Non so quali siano gli accordi e a che punto siano. Comunque non si tratta di una biblioteca di consultazione, ma la chiamerei un’iniziativa museale, con libri antichi e di pregio”.

Toglie il velo alle false ipocrisie Mongili (PD): “Il problema non è l’iniziativa, ma il personaggio dell’Utri”, padre-padrone della Fondazione. La supporta Ciapini (IdV): “Il senatore Dell’Utri è stato condannato a 9 anni per associazione mafiosa. Recentemente, per evitare un eventuale carcere, ha preso la cittadinanza a Santo Domingo. Non vogliamo che il nostro nome sia associato a questo personaggio”.

Comunque sono troppe le domande senza risposta. Se la Fondazione porta a Segrate solo 50.000 dei 140.000 volumi posseduti, Segrate diventa solo un magazzino e anche i prospettati dibattiti culturali restano a Milano? Gli spazi sono già stati assegnati e non sappiamo neppure quanti libri arriveranno? La Fondazione serve realmente ai cittadini segratesi, o toglie solo spazi alle associazioni locali?

In conclusione, nessuno sa nulla di quanto ci aspetta, ma intanto la Giunta, con delibera del 31 maggio 2012, ha “valutato favorevolmente la richiesta di insediamento della Fondazione, ha approvato la variante esecutiva del progetto di rifunzionalizzazione della ex sede municipale”, prima ancora che sia stato firmato un qualunque tipo di convenzione.
Se ne riparlerà in Consiglio Comunale il 12 novembre.

martedì 2 ottobre 2012

Flash n.358 del 28 settembre 2012 - Crisi e Bilanci


Crisi e Bilanci
 
Equilibri di Bilancio. “Anche a Segrate, uno dei paesi più ricchi d’Italia, è arrivata la crisi”. Così Radaelli (Pd) afferma, in apertura del Consiglio Comunale di mercoledì 26 settembre 2012, dedicato agli equilibri di Bilancio. E la crisi è riflessa negli oneri di urbanizzazione, previsti in entrata a 12 milioni di euro, e oggi rivisti a 821mila euro.   Nessuno, infatti, pensa a costruire. Conseguentemente, le Spese di Investimento scendono da 11 milioni a poco meno di 1. Il che vuol dire che le opere pubbliche in programma non saranno realizzate, almeno nel 2012. “Cosa succederà al rifacimento del Centro Civico di Redecesio, alla tanto attesa Sala del Commiato al cimitero, e al completamento dell’asfalto di Milano 2?”, chiede Radaelli. “E al Centro di aggregazione di Lavanderie?”, aggiunge Monti (Insieme per Segrate). Anche il milione e 700mila euro di oneri passati a supportare la spesa corrente vengono ridotti a 300mila euro. Ad essi si aggiunge la riduzione dei contributi della Regione (100mila euro), dei proventi delle sanzioni al codice della strada (690mila) e dei previsti incassi dei parcheggi pubblici non realizzati (100mila). Ne consegue che le Spese Correnti passano da 34 a 32 milioni di euro. A pagare maggiormente sono le prestazioni di servizi, scesi di 1milione e 165mila euro.
E in negativo si aggiungono, segnala Rosa (Segrate Nostra), altri 10 milioni delle opere a carico degli operatori privati, tra le quali, ricordiamo, la variante di via Monzese, l’urbanizzazione primaria e secondaria della Boffalora, ecc.. L’unica nota positiva, almeno per l’amministrazione, è il gettito dell’IMU (Imposta Municipale Unica). Come pianificato, arriveranno 3 milioni di euro dalle abitazioni principali e 7 milioni da altri immobili. 
Sulla base di questi dati, è necessario un ribaltamento totale delle strategie dell’amministrazione. Non più oneri che vanno a spesa corrente, ma risparmi sulle spese correnti per finanziare gli investimenti. Questo chiedono Monti, Radaelli, Rosa e Antona (Udc). Bottari richiama l’Ordine del Giorno degli “Indipendenti” del 25 giugno scorso per il contenimento della spesa pubblica, partendo dai tagli ai costi della politica. La famosa “presa per i fondelli”, come aveva dichiarato Rosa. Difatti, in pratica non ha avuto seguito. Se ne riparlerà nel 2013 (parola dell’assessore al Bilancio, Tagliaferri). In particolare, la rinuncia ai fondi per i gruppi consiliari (5.000 euro in tutto), ai quali i consiglieri IdV avevano rinunciato da subito, non risolverà certamente i problemi del Bilancio segratese.  Le variazioni di Bilancio passano comunque con i 15 voti della maggioranza, alla quale si è aggiunto Antona (Udc), che afferma: “Visto che la nascita del gruppo degli Indipendenti segnala la fine del berlusconismo, dichiaro che vogliamo lavorare con loro”.
 
Piano Casa. Nel 2009, per favorire la ripresa del settore edilizio, fu approvata una legge  che permetteva l’incremento del 30% delle volumetrie esistenti (con scarsi risultati). Regione e Comune aggiungono ora alla legge le seguenti possibilità:
1.   Ampliamento fino a 100 metri cubi per le abitazioni con persone con gravi Handicap 
2.   Ampliamento del 10% (fino a 500 metri quadrati) delle aree produttive
3.   Ampliamento fino a 200 metri quadrati degli alberghi
4.   Incremento del 5% degli edifici residenziali esistenti, purché vengano coibentati (per favorire il risparmio energetico).
La vecchia e la nuova legge escludono, per ragioni di omogeneità architetturale, sia Milano2, sia San Felice. La delibera viene approvata, con l’astensione di Beradinucci (IdV), causata dall’incertezza esistente sulla possibilità di ampliamento degli edifici di edilizia popolare, costruiti secondo la legge 167.