mercoledì 17 dicembre 2014

Flash n. 415 del 17 dicembre 2014 - Regolamenti


Regolamenti

 

Biblioteche. Provincia e Regione, negli ultimi tre anni, hanno via via ridotto i finanziamenti alle biblioteche comunali. Allo scopo di mantenere inalterato lo standard qualitativo acquisito, anche per la biblioteca di Segrate si rende necessario trovare delle soluzioni alternative. E la soluzione è stata trovata agganciando il Sistema Bibliotecario dell’Est Milano (del quale Segrate fa parte) al sistema del Vimercatese. Gli abitanti serviti passeranno quindi dai 370.000 attuali ai 600.000 della nuova convenzione. Sarà così possibile ottenere una gestione associata dei Servizi, con le conseguenti economie di scala. Lunedì 15 dicembre 2014, in Consiglio Comunale, la nuova convenzione è stata approvata all’unanimità.

 

Contributi. In serata si è discusso  del Regolamento per i contributi alle Società Sportive Dilettantistiche. Ci sono 120.000 euro da ridistribuire. Sino ad ora si era proceduto senza regole particolari. Ora, una legge del 2010 vieta la distribuzione a pioggia di sponsorizzazioni e contributi. Per favorire la progettualità, d’ora in avanti si procederà per bandi, per i quali si pongono alcuni paletti. Nelle valutazioni, il 30% sarà assegnato in base alla solidità della struttura (numero di iscritti, numero di giovani, ecc.); un altro 30% sarà assegnato su base risultati (titoli, partecipazioni a gare, ecc.); il restante 40% sarà assegnato considerando i progetti presentati, con particolare attenzione a quelli più innovativi o destinati alle fasce più disagiate (disabili, ecc.). Ai bandi potranno partecipare solo società iscritte all’albo comunale e al Coni. Anche se “questa iscrizione costa”, come segnala Sormani (Pd). Rosa (Segrate Nostra) chiede alcuni emendamenti: il 30% dei contributi vada alle società che favoriscono la pratica di base (ma a Segrate è rimasta praticamente solo Acqua Marina, che ha preso in carico, dice il sindaco, le attività di base delle altre società); e si cerchi di evitare che le somme previste siano assegnate ad una sola associazione o ad una sola disciplina. Tutti gli emendamenti sono bocciati. Il Regolamento viene approvato con i voti della maggioranza (14) l’astensione (4) di Pd e Monti (Insieme X Segrate), e il no di Berardinucci (IdV) e Rosa.

 

Spazi. Per la concessione di spazi e contributi ci sono Regolamenti che risalgono al 1990 e al 1996. I regolamenti si sono dimostrati troppo rigidi e non in linea con la realtà. “Se canoni e utenze dovessero essere adeguati ai valori commerciali, stroncheremmo il fenomeno associativo”, sintetizza il Segretario Generale Carbonara. L’obiettivo è quindi cercare di valorizzare le “attività sussidiarie”, per regolarizzare almeno la situazione di due associazioni (Baraonda e Centro Civico di Novegro) le cui convenzioni sono anche scadute. In attesa di una revisione globale, viene quindi presentata una delibera che aggiorna il regolamento attuale. Alla frase: “Le agevolazioni possono consistere nella messa a disposizione di sedi, servizi e attrezzature a fronte di canoni anche inferiori a quelli di mercato”, si aggiunge: ”o a titolo gratuito; detta gratuità può estendersi (integralmente o parzialmente) alla fruizione delle utenze; l’equilibrio economico del caso concreto è dato dalla ponderizzazione del progetto sussidiario”. In parole povere, l’amministrazione darà un valore in euro a ogni “progetto sussidiario”.

Da parte dell’opposizione vi sono perplessità. Radelli (Pd): “Non capiamo il processo che ha portato alla vostra decisione”. Monti (IxS): “Non abbiamo avuto il tempo necessario per valutare a fondo quanto proposto. Mancano comunque i criteri per definire le valutazioni”. Mongili (Pd): “Ci auguriamo che la discrezionalità non si trasformi in arbitrio”. La delibera viene approvata con i voti della maggioranza (13) e l’astensione dell’opposizione (8)

sabato 13 dicembre 2014

Flash n. 414 del 13 dicembre 2014 - Milano 4 you


Milano 4 you

 

Giovedì 11 dicembre, in commissione Territorio, si è presentata la società tedesca che si propone di completare, sostituendosi a Vegagest, il progetto sull’area Boffalora. Il progetto si chiamava inizialmente “Milano Santa Monica”; quello nuovo ha preso il nome di “Milano 4 you”, che, in italiano, suona come “Milano per te”. La società proponente è la PHOENIX Gmbh, che si presenta con partner come BNP Paribas Real Estate, Samsung e l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Gli ultimi due dovrebbero assicurare la parte innovativa della realizzazione. La Phoenix ha illustrato il Master Plan del progetto, caratterizzato da:

1.   Utilizzo di prefabbricati e nuovi materiali (ad esempio, grafene per pannelli fotovoltaici).

2.   Attenzione all’ecologia, con utilizzo di pannelli fotovoltaici e di gassificatori alimentati a biomasse di scarto (verde) per teleriscaldamento, con recupero dell’anidride carbonica (eventualmente prodotta) in serre (sulle aree adiacenti di Pioltello) per coltivare frutta e verdure. Praticamente, secondo Phoenix, l’energia sarà a costo zero per i residenti.

3.   Enfasi sui servizi, compreso, ad esempio, il car-sharing.

In sintesi “Milano 4 you”, si presenta come un progetto pilota (lo chiamano “Flow City”) per l’Italia e farà ricorso a tutte le risorse più innovative, attuali e future.

 

Partendo dai numeri del Piano di Governo del Territorio (Pgt), approvato nel 2012, va rilevato che la superficie lorda di pavimento (slp) si riduce da 176.000 mq a 158.000 mq, con una variazione delle destinazioni: il 39% va alla residenza libera e il 13% alla convenzionata. Phoenix prende in considerazione, per le abitazioni costruite,  sia la vendita che l’affitto. Sono previste anche residenze universitarie, residenze per anziani, centri sportivi, alberghi, chiesa, scuole, social housing, co housing, ecc.  All’angolo tra la Cassanese e via Di Vittorio sorgerà il primo complesso con albergo, eliporto, aree commerciali e di servizi. Attorno alla Cascina Boffalora, ristrutturata, ci saranno scuole, la chiesa, residenze universitarie, auditorium, palestre, ecc.. L’area residenziale si svilupperà diagonalmente da sud-est a nord-ovest, per culminare in torri fino a 22 piani verso l’Auchan di Vimodrone. I 22 piani sono troppi rispetto a quanto richiesto dal piano aeroportuale, e quindi sarà necessaria una variante al Pgt. Saranno realizzati parcheggi di superficie privati e pubblici, e box semiinterrati per le residenze, senza scavare troppo, per evitare che si ripetano gli allagamenti del secondo seminterrato, come negli edifici già costruiti da Vegagest. Sono previste piste ciclabili e due passerelle ciclopedonali: una a metà di via Di Vittorio verso il quartiere dei Mulini, e una per il collegamento del complesso con via Morandi.

Il tutto sarà realizzato procedendo per lotti funzionali, in un periodo di 8-10 anni.

 

Phoenix entro la prossima settimana avrà acquisito il 77% di Vegagest. Dopo l’autorizzazione della Banca d’Italia salirà al 100% di Vegagest per subentrarle e farne sparire il nome (ormai impresentabile).  Phoenix si propone la risoluzione delle problematiche dei lotti già edificati, probabilmente spostando i quadri elettrici dal secondo seminterrato e costruendo nuovi parcheggi in sostituzione di quelli attualmente perennemente allagati.

Alla domanda sulla possibilità di infiltrazioni malavitose (è l’argomento del giorno in Italia), i dirigenti Phoenix rispondono che l’eccellenza dei partner porta ad escluderne la presenza. Anche se, a fine riunione, chiedono di limitare la diffusione di informazioni relative al progetto per non alimentare aspettative e problemi. Quali problemi?

lunedì 1 dicembre 2014

Flash n. 413 del 1 dicembre 2014 - Favoritismi?


Favoritismi?

 

Presenze. Giovedì 27 novembre 2014, in prima convocazione, la maggioranza non era presente e quindi il Consiglio Comunale, vista la mancanza del numero legale, era stato rinviato. Si è ripreso sabato 29 novembre, alle 10 del mattino. “Sarebbe stato bene che la maggioranza avesse segnalato anche alla minoranza la sua decisione di non partecipare”, commenta Micheli (Segrate Nostra). “E’ un problema di educazione”, aggiunge Radaelli (Pd). Comunque, verso le 12.30 (si avvicina l’ora del pranzo) lasciano il Consiglio Comunale Nardio (Ncd), Casadio (Misto), Micheli (SN), Monti (Insieme X Segrate) e Radaelli.

 

Bilancio 2014. Si torna a parlare delle variazioni di Bilancio 2014. L’ultima volta era stato l’8 ottobre 2014. Ritornano in ballo i 70.000 euro da versare ai Carabinieri per l’acquisto di 3 autovetture. In realtà i Carabinieri non possono ricevere soldi e quindi è richiesta una variazione al Bilancio che permetta al Comune di acquistare direttamente le auto per poi regalarle ai carabinieri. Ritornano le polemiche su tali spese da parte di chi (Rosa – Segrate Nostra) ritiene che, per la sicurezza, sia più produttiva la videosorveglianza, da parte di chi (Micheli) non approva il metodo (“Decisioni piovute dall’alto”), e da parte di chi (Monti) segnala: “Vi lamentate che lo Stato vi porta via l’Imu per i fabbricati, e poi intervenite con le automobili per sopperire alle carenza dello Stato stesso”. Rosa discute anche delle infelici ristrutturazioni del controviale della Cassanese (ne hanno trattato i giornali locali e nazionali), a scapito dei lavori prioritari per le scuole (ad esempio, le infiltrazioni dai tetti della media di Milano 2, segnalate da Monti). Le variazioni di bilancio sono comunque approvate con i voti della maggioranza (meno Casadio (Misto)). 

 

Spettacoli viaggianti. Dal 1968 manca a Segrate un Regolamento per la gestione delle aree comunali per gli spettacoli viaggianti. Se ne discute dopo 45 anni, perché la giostra per bambini, installata in piazza San Francesco, non può diventare operativa in mancanza di tale Regolamento. La giostrina è stata installata (a seguito della delibera di Giunta del 28-5-2014, con concessione per 10 anni), come una delle contropartite a fronte del permesso, alla società Eps, di costruire 3.600 metri quadrati sull’area del Luna Park a Novegro. Essendo direttamente interessato al tema, il consigliere Trebino (FI) lascia l’aula.

Il Regolamento non considera la gestione del Luna Park di Novegro (è su un’area privata) e dei circhi. Mongili (Pd) segnala che queste omissioni sono contrarie al dettato della Legge del 2008, e quindi chiede la sospensione della discussione. Obiezione non accolta dal Segretario Generale e dal Presidente.

Il regolamento prende in considerazione concessioni temporanee (fino a 50 giorni) e concessioni pluriennali (fino a 5 anni). Segrate Nostra presenta una serie di emendamenti: 1) Ridurre da 5 a 3 anni il periodo delle concessioni pluriennali (“5 anni” e “Spettacoli viaggianti” è una “contraddizione terminologica”, anche per lo stesso Segretario Generale); 2) lasciare al Consiglio Comunale, e non alla Giunta, la scelta delle aree da assegnare agli spettacoli viaggianti: “Questo eviterebbe il sospetto di favoritismi verso i consiglieri comunali di turno”, esplicita Micheli; 3) imporre la riduzione del rumore dopo le 22 e l’eliminazione dopo le 23; 4) eliminare il “motivato interesse pubblico”, che permetterebbe alla Giunta di non prendere in considerazione le priorità di assegnazione, basate sulla sequenza di arrivo delle richieste. Tutti gli emendamenti vengono bocciati (14 no e 6 si), e il Regolamento viene approvato (14 si e 6 no), anche se, ribadisce Rosa: “Non è al di sopra delle parti”.

sabato 15 novembre 2014

Flash n. 412 del 15 novembre 2014 - Votazioni inutili


Votazioni inutili.

Città Metropolitana. La serata di giovedì 13 novembre 2014, si è aperta con una mozione di Seracini relativa alla Città Metropolitana. Per quanto riguarda Milano, è il sindaco del capoluogo che diventa automaticamente capo della Città Metropolitana e i consiglieri sono eletti da sindaci e consiglieri dei comuni componenti. Seracini chiede che, già dalle prossime elezioni, sindaco e consiglieri vengano eletti da tutti i residenti e che siano subito definite le zone dotate di autonomia amministrativa. Molte le perplessità. Antona (Udc): “Stiamo reintroducendo le elezioni provinciali”. Rosa (Segrate Nostra) e Ancora (Pd): “C’è già una legge che regola tutto”. La mozione di Seracini viene approvata con 12 sì e 6 astenuti.

 

Lega. Con le mozioni della Lega si sale di livello: dalla Città Metropolitana alla Regione. Si parte dalla richiesta di sostegno ad un Referendum per fare ottenere alla Regione Lombardia lo Statuto Speciale, come hanno, ad esempio, Sicilia o Valle d’Aosta. Anche qui, molte le perplessità. Rosa, Ancora e Bellatorre (Ncd) affermano: “Non capiamo il senso di questa mozione presentata in Consiglio Comunale”. Antona va oltre: “Forse sarebbe meglio togliere l’autonomia a chi ce l’ha”. La mozione è comunque approvata con 8 si (c’è anche Terzi (FI), che non è d’accordo, ma si allinea per disciplina di partito), 5 astensioni (Ncd, Casadio e Udc) e 6 no (4 Pd, SN e IdV).

Una seconda mozione chiede un no alla Rete nazionale inceneritori, prevista all’interno del decreto “Sblocca Italia”. Praticamente la Lega non vuole che rifiuti provenienti da altre regioni italiane arrivino al nord. Si vuole così contrastare, secondo Rosa, la legge nazionale che vuole razionalizzare la presenza di Termovalorizzatori (che recuperano energia e non sono puri inceneritori) sul territorio nazionale. Al sud non hanno certo bisogno di riscaldare gli appartamenti (anche se il recupero di energia elettrica serve sempre), mentre i rifiuti possono servire al nord per fare funzionare gli impianti a regime ottimale. Comunque per Ferrante (Pd): “La Lega ha presentato due mozioni che non tendono a risolvere i problemi, ma solo a parlare alla pancia della gente. Sono solo provocazioni”. Ma anche questa mozione è approvata con 10 voti, 2 astenuti (IdV e Casadio) e 7 no (4 PD, Seracini, Rosa e Antona).

 

Linate. “Il Decreto Ministeriale del 1-10-2014 ha introdotto (con riferimento a Expo 2015) un’ampia liberalizzazione di voli in transito dall’aeroporto di Linate”. Così inizia la mozione di Rosa che sottolinea il pericolo dell’aumento dei voli su Linate, con conseguente incremento dell’inquinamento sonoro e atmosferico (temi ripresi anche da una interrogazione di Sormani-Pd). Rosa chiede che il decreto sia rivisto al termine di Expo, per riportarlo ai limiti iniziali. Chiede anche che venga di nuovo richiesto all’Arpa, che ha effettuato il monitoraggio delle centraline solo fino a fine 2013 (e quindi niente per il 2014) di riprendere le attività nel 2015. La mozione è approvata all’unanimità.

 

Rondò di San Felice. Sulla pericolosità del Rondò di San Felice, sulla Rivoltana, è inutile spendere parole. C’è la tragica testimonianza di una donna in bicicletta travolta da un autoarticolato, un mese fa. Vengono presentate un’ interrogazione (Segrate Nostra) e una mozione (Seracini) per “ripristinare l’attraversamento pedonale, con semaforo a comando”. L’assessore Pedroni (per il sindaco, assente) assicura che la realizzazione è già prevista nei piani del Comune (vedi Flash n.409). Seracini quindi ritira la mozione.

 

Assunzione segratesi. Con i tagli ai costi alla politica per il 2014 è stato finanziato un fondo destinato alle aziende che hanno assunto lavoratori segratesi. Gasparini (Ncd) (al posto di Gervasoni, assente) presenta i risultati: 27 richieste pervenute, di cui 22 accolte (14 maschi e 8 femmine) per un esborso totale di 114.000 euro, a fronte di uno stanziamento di 240.000. “Bisognava prestare più attenzione all’informazione”, conclude Gasparini.

mercoledì 12 novembre 2014

Flash n. 411 del 12 novembre 2014 - Espansione dell'Intermodale


L’espansione dell’Intermodale.

Fronte. Il movimento “Fronte per Segrate è costituito da Casadio e Seracini. In apertura della serata del Consiglio Comunale di lunedì 10 novembre 2014, il presidente Zucconi legge un comunicato: Casadio è il capogruppo di “Fronte per Segrate”. Immediatamente Seracini segnala che, “non essendo in sintonia con il capogruppo”, si dimette dal “Fronte”. Mah! La parola “dividersi” è sicuramente una delle più usate nel panorama politico nazionale e locale.

 

Espansione Intermodale. C’è un accordo tra Italia e Svizzera per lo sviluppo dei terminali intermodali, cioè quei luoghi dove può avvenire lo scambio di merci tra treni (trasporti su ferro) e camion (trasporti su gomma). Per l’Italia, Hupac, uno dei più grandi operatori del settore, ha scelto Segrate come nuovo terminale, e ha presentato un suo piano. Si parla di flussi di 22 autocarri all’ora nelle ore di punta, per 320 autocarri al giorno. L’area interessata è dietro Tregarezzo, copre 250.000 metri quadrati, ed è previsto un edificio per uffici di 1.000 mq. Sono previste anche 6 gru per 30 metri di altezza ciascuna. Tutti i partiti (maggioranza e minoranza) sono contrari a questo nuovo insediamento, che avrebbe un effetto devastante sul territorio. Tutti ricordano i 50 automezzi giornalieri (come valore massimo) previsti per l’intermodale di Redecesio che poi, nel tempo, sono saliti a più di 500. Gervasoni (Ncd) presenta un Ordine del Giorno (OdG), nel quale: “Il Consiglio Comunale esprime il proprio parere contrario a qualsiasi progetto di sviluppo del Centro Intermodale”. Donati (Lega) chiede che eventualmente, si chieda almeno che le case di Tregarezzo vengano utilizzate come uffici, trovando per i residenti una soluzione alternativa (delocalizzazione), come già promesso all’inizio dei lavori della Brebemi.

Ma da quando si tratta di questo progetto? Lazzari (assessore al Territorio) in commissione, al mattino, afferma: “Da luglio 2014”. Monti (Insieme per Segrate) va alla verifica negli uffici comunali, e scopre che le prime transazioni formali sono del maggio 2014. Sono passati più di sei mesi e la minoranza (e probabilmente gran parte della maggioranza) è stata tenuta all’oscuro di tutto. “E’ un atteggiamento indegno nei nostri confronti”, rimarca Monti, e per manifestare la sua contrarietà a questo approccio, a suo parere, volutamente disinformativo da parte dell’amministrazione, esce dall’aula. L’OdG di Gervasoni, dopo alcune modifiche, viene approvato all’unanimità dai presenti.

 

Concessione Commenda. La concessione della gestione della Cascina Commenda e del PalaSegrate è oggetto di due interrogazioni. Una di Segrate Nostra, che chiede spiegazioni su come è stato fatto il bando di gara e, in particolare quale è stato il quadro economico di riferimento. E inoltre, come mai Teatrio, dopo 10 anni di gestione efficace, abbia rinunciato a partecipare alla gara. L’osservazione della Lega punta invece sui presunti “favori” fatti a Teatrio e sul degrado attuale delle strutture. La risposta del Comune (letta dall’assessore Pedroni) spiega come, partendo dai bilanci di Teatrio, si sia poi puntato sul valore culturale dell’offerta dei vincenti Melarido e Ludus in fabula, e sul +20% dell’offerta per il bar.

 

Altre interrogazioni.

Fideiussioni Boffalora (Mongili-Pd). Lazzari ripete che l’accordo transattivo fa cadere tutte le precedenti obbligazioni dell’operatore, tra cui le fideiussioni (vedi Flash n.410).

Giostra per bambini in piazza San Francesco (Rosa–Segrate Nostra). Sappiamo già tutto dai giornali locali. La giostra è stata installata senza che ci fosse il regolamento per la gestione di queste strutture. Ora è incartata e inutilizzata. Aspettiamo il regolamento.

Progetto Fintecna. Niente di nuovo anche per quanto riguarda quello che Rosa chiama “San Felice 2”. Secondo l’accordo di Programma del Centro Commerciale (luglio 2008), di fronte a San Felice sorgeranno 97.000 mq di residenziale e 4.000 mq di commerciale.

venerdì 7 novembre 2014

Flash n. 410 del 7 novembre 2014 - Boffalora e affini


Boffalora e affini.

 

 

Boffalora. Sono sempre nebulose le prospettive del complesso Milano Santa Monica (o Boffalora). Durante la commissione Territorio del 5 novembre 2014 l’assessore Lazzari ha illustrato la situazione. Il progetto (24 palazzi) avrebbe dovuto essere terminato entro luglio 2012. Scadenza poi rinviata a fine 2012, e successivamente fino a dicembre 2013. Ma anche a questa data si era ancora ben lontani dal completamento. Inoltre, nel febbraio 2012, l’amministrazione aveva raggiunto con la controparte (Vegagest) un accordo transattivo relativo alla parte edificata e alle relative opere di urbanizzazione, con il pagamento di 3.100.000 euro di fideiussione. Quali sono state le conseguenze di questo accordo transattivo? Il Comune ha interpellato dei legali. A loro parere (ottobre 2014), l’accordo transattivo mantiene in vita solo le obbligazioni dell’accordo stesso, mentre decadono tutte le obbligazioni della convenzione iniziale del 2005. Ne deriva che la fideiussione iniziale (30 milioni di euro) non è più escutibile e che per l’operatore rimangono 2 possibilità. 1) Presentare un nuovo piano conforme al nuovo Pgt, con i relativi limiti di edificabilità, più restrittivi di quelli della convenzione iniziale (in tal caso ogni decisione spetterebbe solo alla Giunta); 2) richiedere una variante al Pgt, per ottenere i precedenti indici edificatori, con nuovo passaggio in Consiglio Comunale.

La novità, a questo punto, è che nelle ultime settimane si è presentato un nuovo operatore (tedesco, il cui nome l’assessore non ricorda) che sarebbe intenzionato ad andare avanti nell’intervento (rifinanziando Vegagest). E’ interessato al mercato italiano, dove attualmente non è presente. Costruirebbe non per vendere ma per affittare. Entro fine anno potrebbe presentare un Master Plan, afferma Lazzari, il quale dice anche che al momento non c’è niente di scritto, ma solo colloqui. Quindi tutto è possibile e tutto può essere smentito. Restano comunque sullo sfondo i problemi (costi di riscaldamento, acqua nei box, ecc.) dei lotti edificati e le lotte legali dei residenti contro Vegagest. Vedremo come se ne uscirà. E intanto i mesi passano.

 

Quartiere Stazione. Su richiesta di Mongili (Pd) l’assessore Lazzari ha presentato la situazione del quartiere Village (davanti alla fermata ferroviaria). L’operatore è fallito ed è subentrata la banca Unicredit che ha rifinanziato l’operatore. Mancano ancora l’edificio per l’edilizia convenzionata, il verde, l’asilo, il parcheggio multi piano, ecc. Il comune era intenzionato a escutere la fideiussione. Unicredit ha però bisogno di tempo per valutare la situazione e decidere, di conseguenza, se proseguire e secondo quale progetto: quello iniziale o quello della variante successiva. Il comune ha quindi sospeso l’escussione della fideiussione per 120 giorni, e Unicredit si è impegnata a realizzare, nel frattempo, i parcheggi a raso sulle aree del parcheggio attuale. Anche qui vedremo come andrà a finire. 

 

Materiali inquinanti. Sono state richieste spiegazioni sui materiali inquinanti rilevati sia nel Centro Parco (Mongili), sia nella ex Dogana (Monti – Insieme per Segrate). Si sta provvedendo alla bonifica, ma l’assessore Lazzari ne sa poco o niente. Comunica, tra l’altro, che la Holcim può continuare a scavare ghiaia nella cava Trombetta (Centro Parco) fino a fine 2018.

domenica 26 ottobre 2014

Flash n. 409 del 24 ottobre 2014 - Viabilità


Viabilità.

 

Via Gramsci e Suardi. Durante la commissione Viabilità di giovedì 23 ottobre 2014, Airato (Lavori Pubblici) illustra la riqualificazione di via Gramsci e di via Conte Suardi, all’altezza della Cassanese. Verranno facilitati gli attacchi sulla Cassanese. Su via Gramsci, sul lato di banca Intesa, ci saranno il marciapiede pedonale sopraelevato (un po’ più largo dell’attuale) con invito facilitato per disabili, una pseudo pista ciclabile (larga 125 cm.),  un parcheggio a spina di pesce e una rastrelliera per bici. Parcheggio a spina di pesce (a disco orario), allungato sull’area liberata dal terrapieno attuale, anche su via Conte Suardi, davanti alle Poste. La via Battisti resta a doppia corsia, ma lo stop all’incrocio con via Gramsci, sarà messo su via Gramsci, per chi proviene dalla Cassanese. Niente dossi, visto l’infelice risultato di quelli realizzati (ad es. su via Modigliani). Sul controviale della Cassanese, verso via Morandi, saranno predisposte delle lampade a led. Scadenza del tutto: metà novembre.

 

Lavanderie. La viabilità a Lavanderie proprio non va. Via Borioli, stando ai residenti (Berardinucci (IdV) e Monti (Insieme per Segrate) è diventata pericolosa per il passaggio degli autobus, e la pista ciclabile, ivi realizzata, è usata da pedoni, mamme con le carrozzine, scarico materiali, ecc. E, a breve, verrà completata la parallela ciclabile su via Redecesio. Sembra che, ancora una volta sia mancata una progettazione a medio termine.

 

Redecesio. Discussioni analoghe nascono su Redecesio e, in particolare, per via Donizetti, dove i genitori che portano in macchina i bambini a calcio (segnala Sormani (Pd)) entrano contromano, per non perdere tempo. Oppure dove la ciclabile intralcia l’uscita dai box. Il sindaco conferma che la viabilità è stata ampiamente discussa con i residenti, i quali si sono dichiarati totalmente d’accordo.. Quindi, non sono previste variazioni al progetto approvato.

 

Linea 38. La linea che collega Novegro con Milano, nonostante il numero molto ridotto di biglietti venduti, sarà mantenuta. Gasparini (presidente della commissione) chiede che il servizio venga maggiormente pubblicizzato, di modo da poter essere utilizzato anche dai residenti di San Felice, in alternativa alla 73 e in funzione della loro destinazione a Milano.

 

Rotonda di San Felice. Seracini (Fronte) presenta la sua mozione sulla rotonda di San Felice. “A seguito del recente luttuoso evento accaduto in corrispondenza della suddetta rotatoria …  si chiede di ripristinare l’attraversamento della via Rivoltana in corrispondenza della rotatoria di San Felice, quantomeno in versione solo pedonale con l’obbligo di condurre le biciclette a mano e regolato con semaforo a chiamata”. Il sindaco conferma che quanto richiesto è previsto nei piani comunali per l’area. Dato che la strada è provinciale, stanno chiedendo l’autorizzazione alla Provincia. Successivamente verrà richiesto alla BBM, unica società autorizzata ad operare sul tracciato della Brebemi, di procedere alla realizzazione, con i costi a carico del comune di Segrate.

 

Viabilità a Novegro. Viene illustrata la strada di collegamento tra la Rivoltana (rotonda dell’aeroporto) e via Novegro. Gasparini segnala alcune incongruenze del tracciato: ad esempio, a suo parere, la nuova strada dovrebbe servire il Parco Esposizioni. Ma sembra proprio che il tracciato previsto non cambierà.

 

martedì 14 ottobre 2014

SegrateCiclabile al Rondò di San Felice



SEGRATE Sulla Rivoltana l’ultima vittima

Tante persone alla biciclettata per fermare gli incidenti stradali

Segrate – Quaranta ciclisti hanno detto basta alla scia di sangue sulle strade della Martesana, con una manifestazione simbolica hanno acceso nuovamente i riflettori sulla pericolosità della Rivoltana per chi viaggia a piedi o in bicicletta. E’ stata un successo la protesta organizzata dall’associazione “SegrateCiclabile” che, senza bandiere di partiti e simboli politici, hanno reagito all’ultima tragedia consumata nei giorni scorsi al rondò di San Felice. Una donna è stata travolta da un tir mentre pedalava sulla strada in un punto ad alto rischio. “Non facciamo battaglie politiche, chiediamo più sicurezza stradale – spiega Stefano Lodi, uno degli organizzatori della manifestazione -. Con la riqualificazione della Rivoltana  è stato eliminato il passaggio pedonale, così ogni giorno moltissimi studenti del Machiavelli attraversano quella strada a piedi correndo seri pericoli”.

Il corteo si è mosso in bici e dal municipio si è diretto sul luogo dell’ultimo incidente mortale. “E’ stato un momento straziante – continua – perché è arrivata anche la famiglia della donna uccisa dal tir, non ci aspettavamo la loro partecipazione. Abbiamo deposto dei fiori e abbiamo osservato un minuto di silenzio insieme al marito, ai figli e al cognato”.

Pa. Tos

Giorno Grande Milano del 13-10-2014 pag. III

sabato 11 ottobre 2014

Flash n. 408 del 9 ottobre 2014 - Bilanci in riduzione


Bilanci in riduzione.

 

Generali. Nel 1999 il comune di Segrate aveva riscosso dalle Ass. Generali 975.000 euro per oneri di urbanizzazione. Una sentenza del Tar Lombardia dell’agosto 2010 dichiarava questi oneri “non dovuti” e quindi invitava il comune a restituirli, con l’aggiunta di 282.000 euro di interessi (fino al 3-8-2010). Questo obbligo è sparito nelle nebbie della burocrazia segratese, ed è rispuntato quest’anno, con l’aggravio dei nuovi interessi maturati dal 2010 ad oggi. Ora il comune ha trovato un accordo con le Generali: non sono più richiesti gli interessi 2010-2014, e la restituzione avverrà in due rate (31 ottobre 2014 e 30 aprile 2015). Radaelli (Pd) si stupisce di “questo velo di silenzio steso sul problema”. Monti (Insieme per Segrate), Rosa (Segrate Nostra), Berardinucci (IdV), Ancora (Pd) e Casadio (Fronte) ritengono che, per evitare che errori di questo tipo si ripetano, andrebbe fatta luce sull’accaduto. Silenzio totale da parte dell’amministrazione. Al voto, la minoranza (con Casadio) esce dall’aula, e la maggioranza (16 presenti) vota la legittimità di questo debito fuori bilancio.

 

Variazioni di Bilancio. Il 7 ottobre 2014, il Consiglio Comunale verifica lo stato del Bilancio 2014. Il buco più significativo è dovuto ancora una volta, come sottolineano gli esponenti dell’opposizione, all’eccessivo ottimismo utilizzato nella previsione degli oneri di urbanizzazione da incassare. All’inizio dell’anno erano stati previsti 7 milioni; ora si pianificano 1,7 milioni. Non arriva neppure il milione e mezzo atteso dalla alienazione di beni patrimoniali comunali. Si riparte mettendo all’asta i capannoni di via Schering (700.000 euro), il negozio a San Felice (130.000) e un appartamento a Trezzo d’Adda (50.000).

Naturalmente i mancati introiti incidono sulle spese di investimento che scendono al 32% del pianificato. Si tratta del rifacimento di via Redecesio a Lavanderie (in stallo), del Centro Civico di Redecesio, dei parcheggi del Village, delle pensiline degli autobus (il bando è andato deserto), e così via. Impatto negativo anche sulle spese correnti: i 2 milioni che erano previsti provenire dagli oneri di urbanizzazione ora non ci sono più. Si cerca di recuperare utilizzando 1 milione ricavato dai fondi accantonati per i rimborsi T-red, che adesso, dopo la pronuncia del Tribunale a favore del comune, non servono più. Si potrà così procedere alla manutenzione delle strade comunali. Verrà anche realizzata un’area verde attrezzata nel quartiere Santa Monica o Boffalora (100.000 euro), e si finanzieranno 3 autovetture (70.000) per i Carabinieri di San Donato. Dopo ampia discussione, le variazioni di Bilancio e i relativi equilibri vengono approvati dai 16 della maggioranza, con i no di minoranza e Casadio.

 

Transazioni immobiliari. Si discute anche di acquisizioni/scambi di aree sul territorio: 1.500 mq in via Archimede per la realizzazione della variante di via Monzese; 2.310 mq per la variante di via Modigliani; 135 mq per un marciapiede in via Novegro; 2.500 mq per il collegamento via Rivoltana–via Corelli a Novegro; 400 mq in via Morandi nell’ambito Sice-Previt. Meno chiaro risulta lo scambio di 17.000 mq nel Centro Parco, che passano al Comune, a fronte di 4.720 mq di verde ceduti all’operatore nell’area a fianco della Moschea (Lavanderie) e tra la vecchia e la nuova Cassanese. Obiettivo: parcheggi e nuovi edifici a destinazione commerciale e terziaria. In pratica, nuovi capannoni. Se ne vede proprio la necessità? “Ma tutti i volumi edificatori vaganti finiscono a Lavanderie?”, si chiede Monti. La minoranza vorrebbe chiarimenti che non arrivano. Va a vuoto anche la richiesta di Segrate Nostra di discuterne quando ci saranno più informazioni. Le transazioni vengono approvate con i 17 voti della maggioranza e i 10 contrari della minoranza.

mercoledì 2 luglio 2014

Flash n. 407 del 2 luglio 2014 - Unanimità


Unanimità

 

Piano Diritto allo Studio. Lunedì 30 giugno 2014, nella discussione per il Piano per il Diritto allo Studio, si è assistito alla solita messa cantata (una volta all’anno) in favore dell’assessore alla Cultura, Guido Pedroni. Poco di nuovo rispetto agli anni precedenti. Gli studenti nelle scuole gestite dal Comune superano i 3.900 (3902 per la precisione) e quelli delle private sono 287. Il bilancio complessivo è sui 2 milioni di euro, di cui 700mila per le mense scolastiche. Qualcosa di nuovo lo si trova nel programma per studenti dislessici, con utilizzo di tablet specifici scelti nell’ambito del programma, e nel campo delle ludopatie (con soddisfazione di Berardinucci (IdV), da sempre fautore di interventi nel settore). C’è qualcosa anche per l’alimentazione corretta, giusto per uniformarsi alle attività di Expo 2015, dedicata a “Nutrire il Pianeta”.

Le osservazioni variano da quelle generali di Mongili (Pd), che chiede risorse per le scuole e trasparenza (anche utilizzando internet) nella gestione dei contributi comunali e famigliari, a quelle puntuali di Monti (Insieme per Segrate): contributi per le gite scolastiche, educazione ambientale, frutta a merenda, linea piedibus da Lavanderie, tariffe mensa (vedi Flash n.393), più inglese, psicomotricità per prime e seconde elementari, ecc. Il tutto finisce in gloria, con l’approvazione all’unanimità del Piano proposto.

 

Assegnazione alloggi in deroga. Gli alloggi di proprietà del Comune vengono assegnati in base a precise graduatorie. Durante l’anno si verificano anche dei casi urgenti che vanno prontamente soddisfatti (famiglie sotto sfratto, calamità naturali, donne e minori che hanno subito violenze, ecc.). Anche per questi casi viene stabilita una graduatoria con punteggi che prendono in considerazione redditi (Isee), composizioni familiari, tipo di emergenza, ecc.. In serata si discutono 4 emendamenti proposti da Bellatorre (Ncd). Due vengono bocciati e due vengono accolti, con qualche scompenso, visto che Antona (Udc) si lamenta che non siano stati rispettati gli accordi raggiunti durante una riunione della maggioranza. Il regolamento per l’assegnazione di alloggi in deroga viene comunque approvato all’unanimità.

Su richiesta di Ancora (Pd), è stato fatto un accenno agli appartamenti (27 a canone concordato e 15 a canone sociale) che, a seguito di un bando regionale vinto nel 2008, l’Aler (Agenzia Lombarda Edilizia Residenziale) avrebbe dovuto costruire a Redecesio. Il sindaco risponde che l’Aler non ha più i soldi per finanziare l’insediamento, anzi, chiede al Comune di subentrare. Il Comune se ne guarda bene dal farlo.

 

Boffalora. Come avevamo già anticipato nel Flash n. 406, la delibera approntata dall’amministrazione comunale sulla Boffalora, viene ritirata, perché “l’amministrazione – dice l’assessore al Territorio, Lazzari – si riserva di approfondire la tematica”. Comunque deciderà la Giunta e non più il Consiglio Comunale. A microfoni spenti, si apre un breve dibattito tra il sindaco Alessandrini (finalmente presente) e la minoranza. E’ evidente l’assoluta incertezza sul “che fare”. Per il sindaco: “Dobbiamo studiare la situazione e scegliere lo scenario futuro migliore. Facciamo un incontro con gli avvocati del condominio e poi decidiamo”. Ma, si vuole veramente dare una soluzione alle problematiche della Boffalora, o si sta solo cercando di prendere tempo in attesa delle nuove elezioni amministrative, ormai alle porte (primavera 2015)? Così, magari, ci penserà qualcun altro a cercare di togliere le castagne dal fuoco.

domenica 29 giugno 2014

Flash n. 406 del 28 giugno 2014 - Boffalora: un passo indietro


Boffalora: un passo indietro

 

Giovedì 5 giugno 2014 (vedi Flash n. 403) era stata approvata, con i voti della minoranza (9) e con l’astensione di tutti gli altri (13), una mozione del Pd che chiedeva la cessazione della convenzione con Vegagest sulla Boffalora (Milano Santa Monica) e l’escussione della fideiussione relativa. La stessa sera veniva respinta (11 voti a favore e 11 contro) una delibera dell’amministrazione che chiedeva di procedere per danni verso l’operatore Vegagest. L’amministrazione ha ora preparato una nuova delibera che avrebbe dovuto essere discussa in Consiglio Comunale il prossimo lunedì 30 giugno. Ma, durante la commissione di giovedì 26 giugno, l’assessore al Territorio Lazzari ha comunicato che la delibera sarà ritirata e quindi non ulteriormente discussa.

 

Ma vediamo comunque i contenuti della nuova delibera. Sulla base di due decisioni del Tar di Cagliari e di una del Tar di Brescia, l’amministrazione ritiene che ”la pretesa del comune di incamerare la fideiussione diventa infondata”. Anche se, precisa Monti (Insieme per Segrate) a Cagliari e Brescia i lavori non erano neppure iniziati, mentre, da noi, è stato realizzato un moncone di progetto, con i cittadini che vi vivono. L’amministrazione ha comunque deciso che la nuova delibera non sarà discussa in Consiglio Comunale, ma sarà approvata solo in Giunta. Probabilmente si ritiene troppo pericoloso, per la traballante maggioranza, aprire la discussione davanti ai cittadini. Lo conferma Terzi (FI) per il quale: “La delibera precedente era stata utilizzata a scopo pre elettorale. E - prosegue Terzi, rivolto alla minoranza – la volta scorsa avete portato le truppe cammellate”, come se la folta presenza dei residenti della Boffalora in Consiglio Comunale non fosse reale, ma costituita da gente prezzolata. Mah!?!

In conclusione, l’amministrazione ha deciso di procedere con la richiesta per danni, come era la sua intenzione iniziale. Anche se lascia perplessi l’affermazione dell’avv. Aldini (Direttore Centrale), che dice: “Se faremo un’azione legale, rischia di “annegare” definitivamente anche l’azione dei residenti nei confronti di Vegagest”.

“Comunque, le azioni dell’amministrazione possono anche andare bene - commenta Mongili (Pd) -, perché il Consiglio Comunale ha dato l’indirizzo politico. Tocca ora al comune definirne i contenuti”. Casadio (Fronte) esige massima trasparenza e si chiede: “Ma che possibilità ci sono di aiutare i residenti?”.

Già, i residenti.

Uno di loro, Sandro Tinelli (Comitato Boffalora) illustra lo stato dell’arte: “Siamo allo stremo. I locali sono allagati, compreso quello delle pompe. A breve ci sarà un problema di agibilità, e quindi il comune sarà costretto a trovare 100 appartamenti per le 100 famiglie da sfollare. Le fideiussioni sono solo un simbolo dell’incapacità politica di risolvere in maniera definitiva la nostra situazione. Anche i 3 milioni di euro di fideiussioni escusse sull’edificato (e servite all’interramento dell’elettrodotto, alla creazione di una vasca volano inutilizzata e alla rotonda su via Di Vittorio) sono state al servizio del complesso globale e non dei residenti attuali. E – conclude Tinelli – è nostra impressione che non ci sia una chiara volontà di risolvere i nostri problemi”.

L’assessore Lazzari fa la difesa d’ufficio del suo operato, ma, lo ripetiamo ancora una volta, non è sulle dichiarazioni di buona volontà, ma sui risultati che si misura l’efficacia di una buona amministrazione. E qui i risultati sono molto scarsi, per non dire nulli.

sabato 14 giugno 2014

Flash n. 405 del 13 giugno 2014 - Viabilità


Viabilità.

Giovedì 12 giugno si è tenuta la prima sessione del 2014 della commissione Viabilità. Il sindaco ha preso subito la parola e non l’ha più mollata. E’ lui il vero assessore al Territorio e ai Lavori Pubblici.

 

Village. Al Village, davanti alla fermata ferroviaria, 250 appartamenti sono stati venduti e ne restano altri 150 da vendere. Ma i rapporti tra la banca finanziatrice (Unicredit) e il Fondo Immobiliare che gestisce la situazione e che è in fallimento, sono in stallo. Il comune ha quindi iniziato una procedura di escussione della fideiussione (un’altra, dopo il caso Boffalora) che comunque scade a settembre. Si potrà così procedere a costruire quanto manca (parcheggio, asilo, verde, ecc.). L’amministrazione pensa anche ad una stanza, con apertura tramite tessera, per custodire le biciclette dei viaggiatori. Seracini (Fronte) segnala i problemi dell’ampliamento del parcheggio, in previsione di Expo, e della sicurezza, specie nelle ore serali: servono telecamere o pattuglie della Polizia Locale. Si vedrà.

 

Brebemi – Rivoltana. La Brebemi verrà inaugurata il 22 luglio 2014. Per quella data saranno disponibili anche il ponte ciclopedonale (largo 12 metri) davanti a Tregarezzo e il ponte sulla 15 bis davanti all’Idroscalo. Successivamente si provvederà alle opere al contorno (piantumazioni, ecc.). L’area davanti alle case di Tregarezzo verrà ristrutturata per approntare 15 posti auto, parte riservati ai residenti e parte a disco orario. Sono previste anche barriere antirumore.

A Novegro, sulla Circonvallazione Idroscalo sarà impedito a chi proviene da Milano l’accesso diretto a via Baracca. Si dovrà continuare fino alla rotonda per poi ritornare.

 

Brebemi – Viabilità Speciale. Si è in attesa che il Cipe sblocchi le pratiche della Viabilità Speciale. Il Lotto I (dallo svincolo di Lambrate al Centro Commerciale Westfield, sull’area ex Dogana) potrebbe iniziare a settembre e concludersi in 12 mesi. Il Lotto II (dal Centro fino a Pioltello) potrebbe iniziare qualche mese dopo e avere una durata di 18 mesi. Il Lotto II, che sarà realizzato e finanziato direttamente da Westfield, passerà in galleria sotto via Morandi, per poi procedere in trincea fino a Pioltello. Visto il caos viabilistico che ci aspetta, “perché non approntare un nuovo Piano Urbano del Traffico?”, chiede Monti (Insieme x Segrate).

 

Segrate Centro. E’ previsto il rifacimento di via Gramsci e via Conte Suardi nella parte verso la Cassanese. Verranno abbattuti i terrapieni attualmente esistenti davanti alle Poste e davanti alla banca Intesa, per realizzare ulteriori parcheggi. Verrà ridotta anche la pericolosità degli incroci con via Battisti.

 

Via Di Vittorio. Verrà realizzata una ciclabile lungo via Di Vittorio, utilizzando i contributo della Roche nella parte verso la Cassanese, e di Auchan nella parte verso la Padana.

 

Via Modigliani. Proseguono le attività per la realizzazione della variante di via Modigliani, che collegherà direttamente via Redecesio con via Cellini, semplificando anche l’accesso alla Stazione e alle aziende dell’area. Verrà così ridotto il traffico su via Modigliani.

 

Via Monzese. E’ stato raggiunto l’accordo con i proprietari dei terreni sui quali dovrà passare la variante di via Monzese, che collegherà direttamente via Monzese con l’area industriale Marconi, riducendo il traffico di attraversamento del Villaggio. Si può partire.

mercoledì 11 giugno 2014

Flash n. 404 del 11 giugno 2014 - Ritiri e bocciature


Ritiri e bocciature.
 

Dopo le dimissioni dal Consiglio Comunale di Silvia Carrieri (Pd), hanno rinunciato anche i subentranti Donato Pellegrino e Bassiano Stopelli. Accetta invece un navigato frequentatore della sala consiliare: Mario Sormani.

 

Ex Fischer. L’area della ex Fischer, che era caduta in mano malavitose, è stata assegnata definitivamente al comune di Segrate. I capannoni saranno destinati a magazzino comunale. Alcune parti andranno a cooperative sociali con obblighi di custodia e sorveglianza, e altre andranno in affitto. Per la palazzina è prevista una ristrutturazione (ma adesso mancano i soldi) con destinazione futura ad associazioni ed enti. Tutto questo si è saputo dall’assessore Ronchi, a seguito di una interrogazione di Berardinucci (IdV), discussa il 5 giugno 2014.

 

Certificato di qualità. Il comune di Segrate ha ottenuto il Certificato di qualità, che appunto certifica processi e procedure. Non prevede però l’analisi di contenuti. Va quindi a vuoto l’interrogazione di Seracini (Fronte) che chiedeva come potesse essere passato sotto silenzio, per 4 anni, il fatto che il Comune non avesse pagato il milione e 300.000 euro dovuti alle Generali (vedi Flash n.399), generando, di conseguenza, un debito fuori bilancio per il 2014.

 

Parco Giochi. Lunedì 9 giugno2014, Berardinucci presenta una mozione che chiede l’installazione di un Parco Giochi per i bambini della Boffalora. Quasi offeso, il sindaco dice: “E’ praticamente fatto. Abbiamo già mandato il progetto ai residenti, i quali l’hanno analizzato e rispedito”. Benissimo, ma allora: “Di che cifra si parla? – chiede Casadio (Fronte) -. In che capitolo di Bilancio è?”. Pur di non rispondere, il sindaco lascia l’aula. C’è inoltre il fatto che non si sa bene (a detta del sindaco) quali aree siano del comune (e sulle quali quindi si può costruire il Parco Giochi) e quali dell’operatore Vegagest. Al voto, l’incertezza sulla proprietà porta al no la maggioranza (10 voti), all’astensione Segrate Nostra, Fronte e Ncd (8 voti), e al voto favorevole Pd e IdV (6). Mozione bocciata. Niente Parco Giochi per i bambini della Boffalora.

 

Ritiri. Mongili (Pd) ritira la sua mozione relativa ad alcune opere (recinzione, cancello, stradina) richieste per l’asilo Sbirulino a Milano 2, in quanto già realizzate.

Mongili ritira anche la mozione che chiedeva la risposta da parte del comune all’appello lanciato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi per la ristrutturazione di edifici scolastici. Il comune di Segrate ha risposto (entro il 15 marzo) con un progetto di un nuovo edificio per 7 milioni di euro. Non c’è più bisogno di una mozione.

Il SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) attualmente fornisce supporto alle aziende segratesi. Seracini chiede che questo ufficio sia utilizzabile anche dai semplici cittadini per ottenere informazioni e risposte sulle opportunità di finanziamento comunitarie. Il tema sarà approfondito in commissione, e quindi Seracini ritira la sua mozione.

 

PEC. Viene accolta, con l’astensione di Gasparini (NCD), Gervasoni (NCD) e Zardus (Misto) la richiesta di Seracini di trasmettere via telematica (Posta Elettronica Certificata) le convocazioni delle commissioni e del Consiglio Comunale, evitando la consegna cartacea a domicilio, che oggi viene effettuata dai messi comunali. Si otterrà una conseguente riduzione di costi per l’amministrazione.

sabato 7 giugno 2014

Flash n. 403 del 7 giugno 2014 - Boffalora: escutere la fideiussione


Boffalora: escutere la fideiussione.
 

Giovedì 5 giugno, la discussione in Consiglio Comunale si è accentrata sul tema Boffalora (o Milano Santa Monica). Presenti numerosi residenti della Boffalora, la discussione si è protratta sino a dopo la 1 di notte. Si sono contrapposte due ipotesi. Data per scontata la richiesta di decadenza della convenzione del 2005, la mozione di Ancora (Pd) chiede l’escussione della Fideiussione (30 milioni di euro iniziali), mentre la delibera dell’amministrazione prevede di chiedere i danni per inadempienza dell’operatore Vegagest. Ancora (Pd), Lazzari (assessore al Territorio) e Mongili (Pd) (alla quale viene impedito di presentare un’ interrogazione urgente) descrivono la storia del complesso. Si parte dalla convenzione urbanistica del 27 luglio 2005, per passare al 25 febbraio 2011, quando, sulla base delle direttive fornite da una commissione apposita si arriva ad un “accordo transattivo” che aveva due obiettivi: permettere ai “promissari acquirenti” che volevano andarsene, di risolvere il contratto, e completare le opere urbanizzative necessarie all’utilizzo degli edifici realizzati. Vegagest versava 3.100.000 euro per tali opere. Alla scadenza della convenzione a luglio 2012 l’opera complessiva (24 palazzi) era ben lontana dall’essere completata. Si provvedeva a dilazioni fino a fine 2013, quando Vegagest non è stata in grado di presentare un nuovo progetto congruente con le richieste dell’amministrazione.

A fronte delle gravi carenze dei lotti consegnati (allagamenti, riscaldamento, servizi, dei quali abbiamo trattato nei Flash precedenti) nasceva anche il tema delle fideiussioni: sono ancora valide? Confidi poteva emetterle (sembra di no, stando ad una dichiarazione della Banca d’Italia)? Ma ora, che fare? Per Ancora, dichiarata decaduta la concessione del 2005, bisogna escutere la fideiussione. A parere di Mongili, a termini di legge, essa può essere “utilizzata nel modo più ampio” e quindi anche per risolvere i problemi dei lotti edificati. 

La delibera dell’amministrazione rivela invece che nell’accordo transattivo (senza che i termini siano mai stati messi a conoscenza della minoranza) è scritto che l’amministrazione “rinuncia ad avviare l’escussione delle polizze fideiussorie”. Non solo. Dichiara anche che “tutti gli obblighi e gli impegni contenuti nell’accordo transattivo sono stati correttamente e puntualmente assolti”. Frasi inaccettabili per Monti (Insieme per Segrate) che commenta: “E’ incredibile scrivere che l’accordo è stato rispettato. Mancano tutti i servizi”. E anche per Mongili: “Una delibera così indebolisce il comune e fa un ulteriore regalo a Vegagest”. Rosa (Segrate Nostra) sottolinea che: “La Boffalora ha diritto agli stessi servizi di tutti gli altri quartieri. Stiamo parlando di 462 persone e di 100 bambini in età scolare. Basta fare favori a Vegagest”. E Ancora aggiunge: “Siamo davanti a scelte scellerate, che hanno causato danni enormi”. Casadio (Fronte) evidenzia l’assenza, ancora una volta, del sindaco: “Per lui va sempre tutto bene. Quando ci sono dei problemi si assenta”. Viene  messa ai voti la mozione di Ancora (escutere la fideiussione), che viene approvata con i voti della minoranza (9) e l’astensione di tutti gli altri (13).

Viene poi discussa la delibera dell’amministrazione che, in caso di accettazione annullerebbe la precedente mozione. Partono le ultime esortazioni. Seracini (Fronte): “Andiamo incontro alle esigenze dei cittadini ed escutiamo la fideiussione”. Radaelli: “Abbiamo a che fare con dei farabutti peracottai (leggi Vegagest). Votiamo contro la delibera”. Micheli (Segrate Nostra) : “Ritengo che la minoranza abbia portato degli argomenti molto validi. Il vero sconfitto è il sindaco”. Casadio: “L’amministrazione dovrà comunque coordinarsi con i residenti del quartiere”. Monti: “Si deve perseguire l’escussione, e, se non avrà esito favorevole, nulla evita di seguire anche la strada dei danni”. Bellatorre (Ncd) dichiara la sua astensione per carenza di informazioni. Al voto si astiene anche Borlone (Ncd). Il risultato finale è 11 (Pd, SN, IxS, IdV, Fronte) contro la delibera, e 11(maggioranza) a favore. La delibera è respinta. Tocca ora alla minoranza la verifica continua che la decisione di questa sera (escussione) venga resa operativa.

domenica 1 giugno 2014

Flash n. 402 del 31 maggio 2014 - Bilancio Consuntivo 2013


Bilancio Consuntivo 2013.
 
All’inizio della serata di giovedì 29 maggio 2014, Seracini presenta la nuova formazione politica “Fronte per Segrate – Fuori dal coro” della quale fanno parte lui e Casadio. Il presidente Zucconi (Lega) fa di tutto per interromperlo, limitandogli il tempo a disposizione.
Il consigliere Silvia Carrieri (Pd) si è dimessa (ha trovato un lavoro all’Ocse a Parigi – Congratulazioni!) e al suo posto dovrebbe subentrare Donato Pellegrino, ieri assente.

 

Grioni (Lega), assessore al Bilancio, dovrebbe illustrare il Bilancio a Consuntivo 2013. Per la prima volta, da quando presenzio, non ci sono dei fogli proiettabili per la presentazione. Grioni legge delle carte precedentemente messe a disposizione dei consiglieri, citando pochissimi numeri e fregandosene del pubblico presente, che non riesce a seguire nulla. E poi dicono di volere avvicinare i cittadini alla politica.

Diciamo comunque che il Bilancio 2013 ammonta a 42 milioni di euro, a fronte di una previsione di 45. Le spese correnti sono state pari a 33.700.000, a fronte dei 31.800.000 del 2012. L’avanzo di esercizio è di 1.147.000 euro. Contano ancora gli errori di previsione degli oneri di urbanizzazione. Lo evidenziano Ancora (Pd) e Rosa (Segrate Nostra). Già nel 2011, a fronte di 10 milioni previsti ne erano entrati 5, nel 2012 e nel 2013 ne erano entrati 2 a fronte dei 12 e dei 5 rispettivamente pianificati. Per il 2014 ne sono stati messi a bilancio 9.561.000: quanti ne entreranno effettivamente?

Ad accendere le micce su alcuni temi scottanti ci pensa Radaelli (Pd), che riprende il tema del debito alle Generali di 1.300.000 euro, da pagare già nel 2010, ma occultato e riapparso nel 2014 (vedi Flash n.399). Ci sono anche delle fatture emesse, tra il 2007 e il 2013 per 880.000 euro, dalla consociata Segrate Servizi nei confronti del Comune e non ancora pagate. ”Come mai?” si chiede Radaelli, e conclude: “E’ una gestione un po’ casereccia”.

Ma la bomba scoppia con Casadio (Fronte) che, pur rivendicando la sua appartenenza alla destra consigliare, riprende la comunicazione del segretario del Pd segratese, Dalerba, che evidenzia i 13 errori capitali provocati dal malgoverno dell’amministrazione Alessandrini. Li elenchiamo, rimandandovi ad una descrizione più dettagliata nelle “Varie” di domenica.

  Generali e i 350.00 euro di interessi.

  Boffalora e i milioni di euro scomparsi.

  Fallimento Village.

  Disastro AcquaMarina.

  I presunti malaffari di Segrate Servizi.

  Disastro Viabilità Speciale.

  Il Centro Commerciale fantasma dell’ “ex dogana”.

  Fallimento Lucchini Artoni.

  Fallimento Centro Parco e licenze commerciali di Redecesio.

  Il bar più costoso al mondo in un Parco pubblico.

  L’aereo nella rotonda che doveva essere gratis.

  Il Golfo Agricolo e lo strano acceleramento delle pratiche.

  Redecesio e il raddoppio dei Tir.

Nello sconcerto generale, i punti sono poi ripresi, da Mongili-Pd (“Riflettiamo sulla gestione di questa amministrazione”) e Monti-Insieme per Segrate (“Non si rendono conto che ogni loro azione ricade sulla vita degli altri”). Il sindaco lo battezza: “Un decalogo + 3”, mentre per Gervasoni (NCD) si tratta di “terrorismo psicologico di bassa lega”.

Al voto, il Bilancio consuntivo 2013 viene approvato con i voti della maggioranza (13) e i voti contrari di Pd (5), Segrate Nostra (2), IxS (1), IdV (1) e Fronte (2).

venerdì 30 maggio 2014

Flash n. 401 del 30 maggio 2014 - Ancora Boffalora


Ancora Boffalora.
Riprendiamo a trattare di Boffalora (o Milano Santa Monica). Ne avevamo scritto sul Flash n. 398, a seguito dell’assemblea, organizzata dai residenti il 16 aprile 2014. Allora erano stati presentati i problemi più significativi del quartiere, e cioè: teleriscaldamento, gestito monopolisticamente dalla Cofely a prezzi doppi di quelli del mercato; pompe, in continuo utilizzo e a costi elevatissimi, per evitare allagamenti; mancanza di un parco giochi per bambini; mancanza di collegamenti diretti con la Cassanese.
Mercoledì 28 maggio 2014 l’occasione per parlarne è stata fornita da una commissione Territorio, nella quale si dovevano discutere due mozioni. Una di Berardinucci (IdV) sulla richiesta di un Parco Giochi, e una di Ancora (Pd) sulla necessità di escutere la fideiussione a seguito delle inadempienze del costruttore Vegagest. Ma si è iniziato con il tentativo (vano), dell’assessore Lazzari (Territorio) di fare chiarezza su quanto è accaduto negli ultimi anni. Da parte dell’amministrazione  si è proceduto nella convinzione che fosse meglio dare continuità all’attuale operatore Vegagest, anche con continui rinvii della decadenza della convenzione (fino alla fine del 2013), invece di ritirarla, a fronte delle inadempienze dell’operatore, e escutere la fideiussione (inizialmente di 30 milioni di euro). Mongili (Pd), Ancora (Pd) e Monti (Insieme per Segrate) hanno continuato a chiedere spiegazioni, in particolare sui passaggi poco chiari. Ad esempio, mentre in un primo momento era stato detto che, con comunicazione del 15-3-2014, la Cofidi segnalava che, a seguito del fatto che Vegagest non pagava le rate di copertura della fideiussione, loro sospendevano il pagamento della fideiussione stessa, adesso si scopre che la Cofidi non aveva neppure le prerogative per emettere fideiussioni, come confermato anche da una nota della Banca d’Italia. Si è capito comunque che il 3 aprile 2014 l’amministrazione ha dato il via al procedimento per chiedere l’annullamento della convenzione Boffalora, e che il 5 giugno presenterà in Consiglio Comunale una delibera che chiede di: 1. Risolvere per inadempienze la convenzione esistente; 2. Demandare agli uffici competenti la verifica dei presupposti per la richiesta di danni (valorizzandoli) all’operatore. Monti sottolinea che: “Nulla di tutto questo è mai stato segnalato ai consiglieri comunali”, e chiede una relazione scritta puntuale.

 

Alla fine ci pensa Sandro Tinelli (Comitato Boffalora) ad evidenziare gli effettivi valori in gioco. “C’è una problematica sociale – dice Tinelli -. Nei conti del condominio c’è un buco di 135.000 euro, ai quali vanno aggiunti altri 40.000 in arrivo. Il condominio è fallito. Ci restano solo altri 3 mesi di autonomia. Non avendo più i soldi per fare funzionare le pompe, il secondo sottolivello verrà allagato, compromettendo impianti elettrici e idraulici. Rischiamo la dichiarazione di inagibilità dei locali e di passare l’invero al freddo e al buio”. Tinelli si pone anche delle domande: “I locali in edilizia convenzionata avrebbero dovuto avere gli stessi standard qualitativi di quelli in edilizia normale. Se questi standard non sono stati rispettati, anche il comune è parte lesa? Vegagest ha fatto un accordo in esclusiva con Cofely per l’impianto di teleriscaldamento e ne sta facendo pagare i costi a noi. E’ corretto?”. Tinelli conclude: “L’amministrazione deve impregnarsi a trovare una soluzione per i più di 300 cittadini in crisi”. Ma l’amministrazione sembra impegnata a dire le azioni che ha fatto più che a mostrare i risultati ottenuti. Ma è sui risultati che si misura (anche nelle urne elettorali) l’efficacia dei politici.

Le prossime tappe sono: una nuova commissione Territorio, martedì 3 giugno alle ore 17.00, per approfondire la delibera alla quale abbiamo accennato precedentemente; e un Consiglio Comunale, giovedì 5 giugno alle 20.30,  per affrontare il tema Boffalora in tutti i suoi aspetti. I residenti della Boffalora saranno sicuramente presenti.