Boffalora: un passo indietro
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Giovedì 5 giugno 2014 (vedi Flash n.
403) era stata approvata, con i voti della minoranza (9) e con l’astensione di
tutti gli altri (13), una mozione del Pd che chiedeva la cessazione della
convenzione con Vegagest sulla Boffalora (Milano Santa Monica) e l’escussione della fideiussione relativa. La stessa sera veniva respinta (11 voti a
favore e 11 contro) una delibera dell’amministrazione che chiedeva di procedere per danni verso l’operatore
Vegagest. L’amministrazione ha ora preparato una nuova delibera che avrebbe dovuto essere discussa in Consiglio
Comunale il prossimo lunedì 30 giugno. Ma, durante la commissione di giovedì 26
giugno, l’assessore al Territorio Lazzari ha comunicato che la delibera sarà
ritirata e quindi non ulteriormente discussa.
Ma vediamo comunque i contenuti della
nuova delibera. Sulla base di due
decisioni del Tar di Cagliari e di una del Tar di Brescia, l’amministrazione
ritiene che ”la pretesa del comune di
incamerare la fideiussione diventa infondata”. Anche se, precisa Monti (Insieme
per Segrate) a Cagliari e Brescia i lavori non erano neppure iniziati, mentre,
da noi, è stato realizzato un moncone di progetto, con i cittadini che vi
vivono. L’amministrazione ha comunque deciso che la nuova delibera non sarà
discussa in Consiglio Comunale, ma sarà approvata
solo in Giunta. Probabilmente si ritiene troppo pericoloso, per la
traballante maggioranza, aprire la discussione davanti ai cittadini. Lo
conferma Terzi (FI) per il quale: “La delibera precedente era stata utilizzata
a scopo pre elettorale. E - prosegue Terzi, rivolto alla minoranza – la volta
scorsa avete portato le truppe cammellate”, come se la folta presenza dei
residenti della Boffalora in Consiglio Comunale non fosse reale, ma costituita
da gente prezzolata. Mah!?!
In conclusione, l’amministrazione ha
deciso di procedere con la richiesta per
danni, come era la sua intenzione iniziale. Anche se lascia perplessi
l’affermazione dell’avv. Aldini (Direttore Centrale), che dice: “Se faremo
un’azione legale, rischia di “annegare” definitivamente anche l’azione dei
residenti nei confronti di Vegagest”.
“Comunque, le azioni
dell’amministrazione possono anche andare bene - commenta Mongili (Pd) -,
perché il Consiglio Comunale ha dato l’indirizzo politico. Tocca ora al comune
definirne i contenuti”. Casadio (Fronte) esige massima trasparenza e si chiede:
“Ma che possibilità ci sono di aiutare i residenti?”.
Già, i residenti.
Uno di loro, Sandro Tinelli (Comitato
Boffalora) illustra lo stato dell’arte: “Siamo
allo stremo. I locali sono allagati, compreso quello delle pompe. A breve
ci sarà un problema di agibilità, e quindi il comune sarà costretto a trovare
100 appartamenti per le 100 famiglie da
sfollare. Le fideiussioni sono solo un simbolo dell’incapacità politica di
risolvere in maniera definitiva la nostra situazione. Anche i 3 milioni di euro
di fideiussioni escusse sull’edificato (e servite all’interramento
dell’elettrodotto, alla creazione di una vasca volano inutilizzata e alla
rotonda su via Di Vittorio) sono state al servizio del complesso globale e non
dei residenti attuali. E – conclude Tinelli – è nostra impressione che non ci sia una chiara volontà di risolvere
i nostri problemi”.
L’assessore Lazzari fa la difesa
d’ufficio del suo operato, ma, lo ripetiamo ancora una volta, non è sulle
dichiarazioni di buona volontà, ma sui risultati
che si misura l’efficacia di una buona amministrazione. E qui i risultati sono
molto scarsi, per non dire nulli.