giovedì 15 marzo 2012

Flash n.345 del 15 marzo 2012 Interrogazioni del 12-3-2012

Interrogazioni del 12 marzo 2012.

Caserma della Polizia Locale. Nella caserma della Polizia Locale (inaugurata due anni fa) sono stati installati dei pannelli fotovoltaici, costati 70.000 euro, che sono in funzione dal novembre 2011, ma che non riescono a soddisfare tutte le esigenze della struttura. Nella caserma è stato predisposto anche un poligono di tiro, il quale, a seguito delle infiltrazioni di acqua e dato che il collaudo non è ancora stato eseguito, non è ancora operativo. Tutto questo lo abbiamo saputo a seguito di una interrogazione della consigliera Carrieri (PD), la quale lamenta, appunto, ritardi e sprechi.

Tracciati radar. Finalmente, dopo molte richieste, Seracini (Fli) ha ricevuto i tracciati radar delle rotte verso sud degli aerei in decollo da Linate. Sono difficili da leggere e non hanno una sola riga di spiegazioni. C’è solo la verifica che molti (troppi) aerei passano sopra San Felice (e non dovrebbero).

Segreen Business Park. Le volumetrie dei nuovi edifici (79.750 metri cubi per 26.600 metri quadrati di superficie lorda di pavimento) sono uguali a quelli dei preesistenti edifici della 3M. La relativa interrogazione di Seracini evidenzia anche che il materiale da demolizione è ancora in loco, nonostante l’amministrazione abbia assicurato che sarebbero stati rimossi una prima volta entro gennaio 2011, una seconda volta entro aprile 2011, una terza volta entro fine lavori, e ora promette entro giugno 2012. Staremo a vedere. Ci aspettiamo una nuova interrogazione di Seracini tra qualche mese.

Biglietti del passante. Sappiamo che alla fermata (non stazione) del passante ferroviario a Segrate non ci sono né rivendite, né emettitrici automatiche di biglietti. “Dove si possono comperare questi benedetti biglietti?”, chiede Radaelli (PD). La risposta è: presso il S@C del comune, dal tabaccaio di via Cellini, all’edicola di via Morandi-Cristei e sulla prima carrozza dei treni in transito. A breve saranno disponibili anche presso l’edicola di San Felice.

Militari a Segrate. Berardinucci (IdV) chiede informazioni sulle pattuglie di militari impiegati per la sorveglianza a Redecesio, Lavanderie e, ultimamente, anche a Segrate Centro. Sono arrivati a seguito di una decisione del Prefetto, fanno vigilanza passiva (cioè non intervengono direttamente, ma fanno segnalazioni alle autorità competenti) e sono presenti dalle 7 alle 20. C’è un piano per estenderne la presenza sia in termini di orario (notturno), sia in termini di quartieri presidiati.

Amianto. Segrate Nostra chiede una mappatura della presenza di amianto in edifici pubblici e privati, per poi procedere al risanamento. “E’ una responsabilità di Asl e Arpa – risponde l’assessore Orrico (Ambiente) – e il comune fornisce solo la sua collaborazione”.

Linea 924. Ferrante (PD) ritira la sua mozione, che chiede la variazione del percorso attuale della linea 924. Andando verso Milano, dovrebbe transitare per via Cellini, via Cristei, via Morandi, via Modigliani, in modo da poter essere più facilmente utilizzabile dagli abitanti della zona. Il nuovo tracciato era già stato approvato in commissione Viabilità, e ora si aspetta il responso dei tecnici.

Flash n. 344 del 14 marzo 2012 Ancora Lucchini-Artoni

Ancora sulla Lucchini-Artoni


In apertura del Consiglio Comunale di lunedì 12 marzo 2012, il consigliere Claudio Zardus comunica la sua decisione di lasciare il PdL per confluire nel Gruppo Misto. Zardus lascia in quanto non condivide le scelte del partito a livello nazionale. Conferma comunque il suo appoggio al sindaco Alessandrini.
Dopo i casi Seracini (passato da PdL a Fli), e Mombelli (da Lega a Gruppo Misto), questa è la terza defezione nei due partiti della maggioranza.

Lucchini-Artoni. Viene ripreso il tema della Lucchini-Artoni, che abbiamo già trattato nel Flash precedente. Si parte dalla discussione dell’Ordine del Giorno (OdG) sottoscritto da PdL, Lega e Udc, e che finisce per mettere in secondo piano altre interrogazioni e OdG sullo stesso tema presentate da IdV, PD, Insieme per Segrate e Segrate Nostra.
L’OdG della maggioranza chiede di “inibire la ripresa delle attività di produzione e confezionamento bitume, con i conseguenti forti disagi per la cittadinanza, e di agire nelle sedi più opportune per la tutela prioritariamente della cittadinanza e della stessa amministrazione anche in caso di eventuali procedimenti penali”. E’ scritto in maniera abbastanza contorta, ma si capisce cosa vuole dire.
L’OdG viene approvato all’unanimità, anche se per Carrieri (PD): “E’ un OdG insipido”, e per Radaelli (PD): “Stiamo solo facendo un po’ di polverone”. L’assessore Zanoli (Territorio) conferma comunque che la richiesta, da parte della Lucchini-Artoni, del mega capannone è stata sospesa e che, a breve, verrà emessa “un’ordinanza per la chiusura delle attività di produzione bitume”.
Rispetto alle precedenti prese di posizione dell’amministrazione, “E’ una conversione radicale”, commenta Micheli (Segrate Nostra). In parole povere,”Tutti cercano di ricrearsi una verginità, ma se siamo qui a parlarne è solo grazie alla magistratura”, dice Ciapini (IdV), mentre per Rosa (Segrate Nostra): “E’ ancora un’arrampicata sui vetri da parte della maggioranza”. Berardinucci (IdV) si ripromette comunque di seguire con attenzione l’evolversi degli eventi. Monti (Insieme per Segrate) sottolinea come si sia arrivati, così in ritardo, a questa decisione solo perché l’amministrazione non ha voluto prendere coscienza delle proteste dei cittadini e di quanto scritto, nero su bianco, già l’anno scorso sia dall’Arpa, sia dagli organi provinciali preposti. “Bisognava dare credito ai cittadini – continua Monti – e non definire “provocatori” i loro portavoce”. Ad ogni modo, come afferma Radaelli: “Se il sindaco prenderà decisioni coraggiose, noi lo sosterremo”.
Anche se restano altre problematiche da risolvere: il possibile inquinamento della falda acquifera, causato dal materiale rimasto in deposito per anni sui terreni della Lucchini-Artoni (evidenziato da Antona-Udc), e l’occupazione di terreni agricoli a fini industriali (sottolineata da Rosa – Segrate Nostra).

Nel prossimo Flash tratteremo delle interrogazioni della serata.
 

Flash n. 343 del 2 marzo 2102 Lucchini-Artoni

Lucchini-Artoni: quale futuro?

La Lucchini-Artoni è un’azienda che produce cemento e bitume, è localizzata in via Tiepolo (Segrate Centro) e opera sul territorio dal 1958. Da anni è oggetto di contestazioni, in quanto produce anche polveri, rumori e puzze varie. Per contrastare questi disagi è stato costituito il comitato “Cittadini, non sudditi”. L’azienda, nel 2011, ha richiesto la costruzione di un mega capannone di 36 metri di larghezza, 100 di lunghezza e 23 di altezza, che contenesse tutte le attività ed eliminasse tutti i disagi. (Un’analoga richiesta era stata fatta nel 2001, ma era stata bocciata dall’amministrazione Colle). Molte le contestazioni al nuovo progetto, sia durante la Conferenza dei Servizi del 6 giugno 2011, sia durante il Consiglio Comunale del 10 ottobre 2011. Le istituzioni (Arpa, Provincia, Wwf, ecc.) contestavano le varie e gravi inadempienze della Lucchini-Artoni (inquinamento atmosferico, pratiche non segnalate e mai autorizzate, ecc.), mentre i consiglieri comunali di minoranza ne chiedevano la delocalizzazione: richiesta bocciata da PdL e Lega.
La scorsa settimana, è scoppiata, sui giornali nazionali e locali,  la bomba dei rifiuti speciali trasportati, senza autorizzazione, dalla Lucchini-Artoni nell’area della ex dogana, e del contemporaneo sequestro di un’area di 15.000 metri quadrati, utilizzata come deposito di rifiuti all’interno dell’azienda. E il sindaco Alessandrini, in una intervista al settimanale inFolio dichiarava: “Sulla scia di quanto accaduto, farò il possibile per non fare riaprire la ditta. Inoltre vedo la delocalizzazione come unica possibilità”. Un bel voltafaccia rispetto alla bocciatura dell’analoga mozione delle minoranze del 10 ottobre 2011!
Durante la commissione Ambiente e Attività produttive del 5 marzo 2012, richiesta urgentemente dal PD per avere informazioni su quanto sta succedendo, le posizioni sono state meno drastiche. Orrico, assessore all’Ambiente, è partito dal fatto che l’Arpa ha confermato che il mega capannone, per quanto sigillato, non sarebbe in grado di impedire la fuoriuscita delle puzze. Quindi, afferma Orrico,:”L’ampliamento è scartato”. Ma, “Mentre i rumori sono tecnicamente rilevabili – continua Orrico – lo stesso non si può dire per gli odori, che sono un fatto soggettivo”. Quindi, conclude Orrico: “Anche noi stiamo pensando cosa fare. Vedremo”. La minoranza non ci sta. “Gli scarichi illeciti ci sono stati – sottolinea Radaelli (PD) – e occorre fare qualcosa, sicuramente prima dell’estate, per salvaguardare la salute dei cittadini. E ci sono i 4 milioni e 100mila euro di oneri di urbanizzazione [il 10% del bilancio comunale, approvato un mese fa!] previsti a fronte della costruzione del mega capannone, che verranno a mancare”. Viene segnalato anche il potenziale inquinamento della falda acquifera da parte del materiale di recupero stoccato: Micheli (Segrate Nostra): “Avete pensato a fare dei carotaggi sull’area sequestrata?”; Antona (UDC): “Fate fare le rilevazioni dagli istituti che hanno gli strumenti adeguati”.  Berardinucci (IdV) sottolinea il pericolo di infiltrazioni mafiose: la Direzione investigativa antimafia di Milano rilevava infatti che la Lucchini-Artoni si serviva di 22 imprese esterne di trasporto terra, di cui 17 “legate” ad esponenti mafiosi; la Prefettura, di conseguenza, ritirava il certificato antimafia alla Lucchini-Artoni, la quale ha comunque presentato ricorso.
Le conclusioni di Orrico sono di stampo retorico e del tipo che abbiamo già sentito fin troppe volte: “Saranno messe in atto tutte le azioni per eliminare i disagi dei cittadini”. E alle osservazioni e alle raccomandazioni puntuali di Sella (Wwf) a Vanoli (Cittadini, non sudditi), risponde: “Non accettiamo suggerimenti”. Neanche dalla Procura?

Flash n. 342 del 21 febbraio 2012 Commissione Viabilità

La commissione Viabilità si era riunita l’ultima volta il 18-10-2011. Il 17-2-2012 si riparte da lì.

Linea 924. E’ definitivo il no del Comune di Milano allo spostamento del capolinea della 924 in Piazza Bottini (via Viotti). Nonostante la petizione popolare organizzata da Segrate Nostra, il comune ha deciso di non spostare il capolinea da Piazza Monte Titano, ma di lasciarlo lì, ristrutturando la piazza e l’attraversamento della ferrovia.
L’Anas sta facendo valutazioni per ripristinare il passaggio della 924 su via Roma, nell’andata verso Milano. Questo a seguito delle richieste di Ferrante (PD), che ha presentato una mozione sul tema. Ferrante chiede anche che il tracciato passi per via Cristei, via Morandi e via Modigliani, per poter servire anche i residenti dei palazzi di via Morandi. 

Linea 38. Di nuovo problemi per la 38 a Novegro. La rotonda su via Rivoltana/Corelli è stata realizzata. Il percorso in entrata a Novegro è stato definito: via Novegro, via Deledda e ritorno, con capolinea sulla stessa via Deledda. Ma qui i marciapiedi vanno rifatti per permettere agli autobus di girare per il ritorno. Altri mesi di attesa.

BreBeMi. L’architetto Rigamonti ha presentato il tracciato definitivo del rifacimento della Rivoltana nel tratto davanti a Tregarezzo. I lavori, a detta di Rigamonti, partiranno entro un mese. Il tracciato è quello già conosciuto dal 7 luglio 2010, cioè spostato di qualche metro verso la Mondadori per lasciare una fascia verde di 2-10 metri davanti alle case di Tregarezzo. C’è il ponte verde ciclopedonale (largo una decina di metri) per permettere a chi proviene da Segrate, l’accesso a San Felice. E’ impedita, all’altezza dell’Idroscalo,  la svolta a sinistra per chi proviene da Pioltello e deve andare a Peschiera. E’ prevista, per chi proviene da Peschiera, e prima di San Felice, la tangenzialina di collegamento tra la Mirazzano-Vimodrone (via San Bovio) e la Circonvallazione Idroscalo (S.P. 15 bis).

Trasporto Scolastico. Del trasporto scolastico e della possibilità di sopprimere alcune linee si era discusso nella commissione del 21 giugno 2011. Siamo ancora allo stesso punto. Si vorrebbero eliminare la linea Novegro-San Felice (a seguito della ristrutturazione della scuola di Novegro), la Lavanderie-Milano 2 (adesso c’è la passerella che facilita il percorso), alcuni collegamenti con l’Itsos di Cernusco (ci sono percorsi alternativi, anche se si impiega più tempo, con mezzi pubblici), e le linee che da Segrate Centro e da San Felice portano a Milano 2 (entrambe le scuole sono state ristrutturate e prevale il concetto che ogni studente vada alla scuola del suo quartiere). Il costo complessivo del trasporto scolastico è di 280mila euro (iva esclusa) e il costo degli accompagnatori è di 174mila euro. Questi costi sono all’interno di un contratto per i trasporti di più di un milione di euro all’anno, non variabile (sembra) fino alla fine del 2016. A fronte delle linee soppresse, potrebbero quindi essere istituite delle linee al servizio delle aziende sul territorio. Ad esempio, una 965 che da via Vallazze (a Milano), lungo la Cassanese, arriva fino a Pioltello e entri anche a Milano Oltre. Oppure una linea che dalla fermata della ferrovia a Segrate, arrivi alla Ibm e alla Microsoft a Peschiera. Ma tutte queste ipotesi andrebbero suffragate da numeri (utenti sulle varie linee, linee alternative o da potenziare, ecc.) e illustrate dal responsabile dei trasporti, che è sempre il sindaco Alessandrini. E’ quindi richiesta da tutte le componenti della Commissione (Bottari-PdL, Antona-Udc, Monti-InsiemeXSegrate, Rosa-SegrateNostra, Cattorini-PD) una nuova riunione della commissione con il sindaco.  Dalla precedente sono passati 8 mesi. Speriamo che adesso ne servano di meno.

Flash n. 341 del 15 febbraio 2012 L'approvazione del Pgt

L’approvazione del PGT (Piano di Governo del Territorio).

Si è lavorato intensamente sabato 11 (dalle 9 alle 20) e lunedì 13 (dalle 9 alle 21) per discutere le 145 osservazioni pervenute sul PGT adottato il 15 luglio 2011, e per arrivare all’approvazione definitiva martedì 14 febbraio 2012. Nel frattempo, domenica 12 sera, molti hanno seguito la trasmissione televisiva (Rai 3) “Presa Diretta”, nella quale venivano mostrati gli enormi palazzoni costruiti negli ultimi anni a Milano e rimasti invenduti e disabitati. Palazzoni che comunque costituiscono un “valore” nelle mani degli immobiliaristi, che, con essi a garanzia, ottengono finanziamenti dalle banche per continuare a costruire, costruire, costruire. Immagini anticipatrici di quanto potrebbe accadere anche a Segrate.

Ma torniamo alla sera di martedì 14 e al voto finale. L’attesa è per come voterà il PD, dopo l’apertura al PdL della scorsa settimana. A favore o contro? Lo snodo fondamentale è l’Ordine del Giorno, presentato da Ancora (PD), che chiede che le nuove edificazioni possano partire solo dopo che il 75% del già pianificato è stato realizzato. La risposta di Zanoli, assessore al territorio, è negativa (“Non possiamo mettere nero su bianco”). Più possibilista il sindaco Alessandrini, il quale dopo una breve sospensione del Consiglio, propone di emendare l’OdG, trasformandolo in una raccomandazione a cercare di disciplinare l’Osservatorio che dovrà verificare l’avanzamento dei progetti. Raccomandazione accolta, con il no di Seracini (FLi) e l’astensione di Casadio (PdL). Ma “l’escamotage puramente politico” (come è stato definito da Donati-Lega) non basta per il voto positivo del PD. Il PGT viene approvato con i voti (18) di PdL e Lega, che recuperano Seracini-Fli (“Non lo vediamo come un attentato al futuro di Segrate. Anche il Golfo Agricolo va visto pragmaticamente”) e si aggiudicano anche il supporto di Antona-Udc (“Il PGT ci convince. E’ un buon piano.”. Anche se si lascia andare a un: “Visto il livello di inquinamento delle strade cittadine, i prodotti agricoli qui coltivati sarebbero un pericolo per la salute pubblica”).
I voti contrari sono 10 : 5 del PD (Ancora, Carrieri, Cattorini, Ferrante, Radaelli), 2 IdV (Berardinucci, Ciapini), 1 Insieme x Segrate (Monti) e 2 Segrate Nostra (Micheli, Rosa).

Vediamo alcuni dei loro commenti. Ancora: “Il PGT è un buon punto di inizio per la gestione del territorio. Saremo sempre costruttivi e attenti al suo sviluppo”. Cattorini: “Per i giovani non si sta facendo a sufficienza. Vorremmo abitare dove sono le nostre radici. Non deve essere il mercato immobiliare a decidere quando e dove costruire”. Amletica Radaelli: “Siamo dibattuti tra una Segrate vista come polo attrattivo di grandi investimenti e il mantenimento delle aree agricole, frenando la crescita della città”. Berardinucci (commosso): “Tutto il territorio viene consumato per dare spazio a 20.000 nuovi segratesi. Pochissimi potenti saranno ancora più ricchi, e i poveri saranno ancora più poveri”. Monti: “E’ inaccettabile trasformare in edificabili le ultime aree agricole dando luogo ad un processo irreversibile di cementificazione, che danneggerà la qualità della vita a Segrate senza risolvere gli attuali problemi come traffico, viabilità e inquinamento”. Micheli: “ Sul consumo del territorio Segrate Nostra sarà ferma e intransigente, senza farsi intimidire né dalle parole, né dalle querele”.  
In conclusione, proponiamo le parole di una osservazione di Legambiente, la quale: ”non può che esprimere, il proprio stupore rispetto all’enormità della dimensione accaparrativa del poco suolo agricolo superstite di cui il PGT di Segrate si rende irresponsabilmente artefice”. E chiudiamo con le parole di Tich Nat Han, riproposte da Monica con un cartellone in Consiglio Comunale: “Se la terra fosse il vostro corpo, sentireste la sua sofferenza”.

Flash n, 340 del 8 febbraio 2012 Le parole del Pgt

Le parole del PGT (Piano di Governo del Territorio).

Aree di Trasformazione. Col PGT viene offerta a tutti i possessori di aree agricole (“ma proprio a tutti”, come ci tiene a sottolineare l’assessore al Territorio Zanoli) la possibilità di trasformare i loro terreni in edificabili. Tali aree vengono definite come “aree di trasformazione”. Il proprietario può costruire sul 30% del suo territorio una volumetria pari ai metri quadrati di tale 30%. Quindi se costruirà case di tre piani, occuperà il !0% del terreno. E il restante 20% servirà a strade, parcheggi e verde di proprietà. Il rimanente 70% del totale va al comune: il 50% dovrà restare a verde e il rimanente 20% servirà per i servizi (strade, scuole, ecc.). Naturalmente questa possibilità ha scatenato i proprietari di terreni, che cercheranno di vendere al miglior offerente il certificato di edificabilità ottenuto.

Corridoi ecologici. Sono costituiti dalle aree verdi collegate tra di loro, anche se situate su comuni differenti. Secondo l’amministrazione, non rientrano negli obiettivi del PGT, che è un prodotto tipicamente locale e non sovracomunale.

Housing sociale. Sono pervenute parecchie osservazioni sull’housing sociale, cioè sull’edilizia rivolta alle fasce sociali più deboli. Il tema sarà inserito nel PGT, “rinviando le valutazioni quantitative all’epoca della pianificazione attuativa dove si potranno valutare i fabbisogni contingenti”. Quindi, niente quote predefinite, né massime , né minime.

Preverdissement. I proprietari delle “aree di trasformazione”, se vogliono costruire, dovranno piantumare i loro terreni entro i sei mesi successivi all’entrata in vigore del PGT. Dovranno piantare 300 alberi, del diametro di 12-14 centimetri, per ogni ettaro. Non sono ammessi i pioppi, in quanto causano allergie primaverili.

PUT (Piano Urbano del Traffico). Legambiente chiede che il PUT sia sviluppato con il PGT. L’amministrazione dice che sta già pensando a realizzazioni importanti, come la Viabilità Speciale, la parallela di via Morandi o la tangenzialina di via Monzese. Al resto si penserà, quando si edificherà, con il costruttore. Alla faccia della pianificazione.

Salviamo il Golfo Agricolo. Alcuni dei nostri amici hanno scritto delle osservazioni a titolo personale per salvaguardare il Golfo Agricolo. Gabriele Caiati: “Le aree verdi contribuiscono alla sostenibilità dell’ecosistema, ma consentono anche agli abitanti delle città di venire a contatto con la natura aumentando il loro benessere psicofisico”. Mario Capelli: “Signor sindaco, perché non vuole conservare “l’ultimo verde rimasto?””. Edda Gilardoni: “Perdere una risorsa insostituibile di verde, quiete e aria pulita sarebbe un vero peccato mortale”. Renato Rossi: “Tutti possiamo ammirare sul nostro territorio questo valore aggiunto che dà un carattere agreste alla città di Segrate e che ne valorizza il territorio”. Carla Zanardi: “Espongo la mia più viva disapprovazione”.
Ma la risposta dell’amministrazione è simile per tutti: “L’osservazione non può essere accolta. Si pone in completa antitesi rispetto alle articolate argomentazioni espresse nel Documento di Piano e che stanno alla base del PGT adottato. Tra queste scelte quella fondamentale è la volontà di porre in essere uno strumento di pianificazione generale in grado di dominare le forti trasformazioni in atto sul versante est dell’area metropolitana milanese per garantire uno sviluppo “a misura d’uomo”, secondo gli schemi urbanistici esemplari rappresentati dai quartieri Milano2 e San Felice, così come attualizzati nel modello Centroparco”.

Flash n.339 del 4 febbraio 2012 Discussione di Bilancio

L’approvazione del Bilancio 2012.

Giovedì 2 febbraio, in Consiglio Comunale, si è partiti certificando i valori della Addizionale Comunale Irpef  (0% per redditi inferiori a 15.000 euro, 0,2% tra 15.000 e 28.000, 0,45% tra 28.000 e 55.000, 0,50% tra 55.000 e 75.000, 0,55% oltre i 75.000 euro) e dell’Imu (Imposta Municipale Unica, 0,40% sulla prima casa e 0,95 su tutto il resto). I valori sono stati approvati dalla maggioranza, con i no di minoranza e Seracini (FLi).
Come corollario è stata approvata la vendita di 2 appartamenti di proprietà del comune: uno a Trezzo (40 mq per 80.000 euro) e uno a Milano 2 per 400.000 euro. E’ stata prorogata fino al 31-12-2012 l’ attività di riscossione tributi assegnata alla San Marco. La proroga si è resa necessaria a seguito delle molteplici innovazioni che sono state introdotte dal governo Monti. In fase di proroga l’amministrazione è riuscita a ridurre l’aggio per la San Marco dal precedente 5,5% al 3,5%, con un risparmio di circa 400.000 euro.

La discussione sul Bilancio è stata incentrata, da parte della minoranza, sulla mancanza di informazioni a disposizione e sul poco tempo lasciato per gli approfondimenti. Sintetizza Radaelli (PD): “Non faccio proposte, perché non ho le informazioni”. Si può solo testimoniare che la spesa corrente è diminuita di 1,7 milioni di euro (Ancora-PD), che paghiamo meno il lavoro della San Marco (Berardinucci-IdV), che non si fanno più mutui (Cattorini-PD), che ancora una volta gli oneri di urbanizzazione (12 milioni)  la fanno da padrone (Rosa-Segrate Nostra), e come il nuovo bilancio sia solo una fotocopia dei precedenti (Monti-Insieme per Segrate).
Vengono anche presentati 5 emendamenti che sono, stranamente, accettati all’unanimità. Due sono del PD: la riproposta di un fondo di 50.000 euro per chi ha difficoltà a pagare le rate del mutuo, e un premio per gli universitari meritevoli. Tre sono di Antona (Udc): un Info Point nel comune vecchio, 500 euro (da utilizzarsi in farmacia) per ogni nuovo nato, e un supporto per bambini difficili anche nelle scuole private (Santa Rita e Causa Pia d’Adda). Antona, in fase di dichiarazione di voto, afferma: “Bilancio fatto bene, con servizi di qualità elevata”. Gli si contrappone l’affermazione di Casadio (PdL): “L’Udc fa dichiarazioni a nostro sostegno, ma non per questo possiamo cambiare le nostre idee”. Comunque, il Bilancio passa con i voti (17) di PdL, Lega e Udc, e con i voti negativi (8) della minoranza e di Seracini. Il tutto porta Rosa (Segrate Nostra) a dire: “ Dato che il Bilancio è un fatto profondamente politico, oggi abbiamo verificato la nascita di una nuova maggioranza PdL, Lega e Udc”.

Poco da dire anche sui Lavori Pubblici 2012. Berardinucci lamenta la sparizione dal Piano della parallela di via Morandi. Seracini chiede per l’ennesima volta la variante di Milano 2 con la chiusura della strada di Spina, il collegamento della Mirazzano-Vimodrone con la circonvallazione Idroscalo, e la ciclabile di collegamento San Felice Idroscalo. Tutte realizzazioni presenti nel programma elettorale del sindaco. Niente da fare: le proposte sono bocciate. Al voto conclusivo, quindi, ci sono i si della maggioranza (16) con i no di Cattorini Ferrante e Radaelli (PD), Rosa (Segrate Nostra) e Seracini (Fli). Si astengono Ancora (PD), Antona (Udc) e Berardinucci (IdV).

Antona, sui banchi della minoranza, vota con la maggioranza. Seracini, sui banchi della maggioranza, vota con la minoranza. A Segrate si ripropongono le “convergenze parallele” di Aldo Moro?

Flash n.338 del 1 febbraio 2012 Bilancio 2012

Bilancio 2012.

La serata di lunedì 30 gennaio 2012, dedicata alla presentazione del Bilancio 2012 e del Piano dei Lavori Pubblici, si è aperta con una reprimenda dell’assessore Tagliaferri al governo Monti. Tagliaferri lamenta che il decreto “Salva Italia” incida sui servizi resi dagli Enti Locali, “facendo carta straccia del federalismo fiscale”. Gli strumenti usati sono la reintroduzione dell’Ici prima casa sotto il nome di Imu (Imposta Municipale Unica), l’aumento dell’addizionale Irpef comunale (decretata dai comuni per salvare i conti) e l’eliminazione dei Consigli Tributari Locali, che erano stati istituiti per contrastare l’evasione fiscale. Ma di questo abbiamo già trattato nel Flash precedente n. 337. 

Vediamo qualche numero del Bilancio 2012. Il valore totale si assesta sui 50 milioni di euro, a fronte dei 49.500.000 del 2011. Le spese correnti sono previste a 35.763.200, a fronte dei 37.537.400 del 2011. Le entrate più significative derivano dall’Imu (13 milioni per il comune e altri 7 che vanno allo stato centrale) e dagli oneri per permessi di costruzione: 12 milioni (di cui 1,7 vanno a spesa corrente) legati principalmente ad un primo lotto dell’Accordo di Programma (AdP) del Centro Polifunzionale, che dovrebbe portare 5 milioni (e a specifica domanda, l’assessore Rebellato risponde: “Speriamo che parta”), e alla costruzione del mega capannone (100 metri x 36 x 23) della Lucchini-Artoni per più di 4 milioni di euro, ma legato ad una Valutazione Ambientale Strategica positiva. C’è anche il solito milione e mezzo generato dalle multe agli automobilisti indisciplinati.
Le spese sono legate al personale (più di 8 milioni), ai servizi sociali (4,1 milioni, in contrazione di 120.000 euro a seguito di razionalizzazioni), e all’ambiente (5,5 milioni, in riduzione di 500mila euro di costi dello smaltimento rifiuti). Ci sono anche 2,3 milioni per il rimborso dei mutui accesi negli anni. Si è risparmiato sulla riscossione tributi (da 1,2 milioni a 800mila euro) e si sono tagliate alcune spese controverse, come, ad esempio, quelle degli eventi (da 212.000 a 150.000) e quelle delle cooperazioni internazionali (passate da 81.000 a 20.000 euro).

Segue la presentazione tediosissima dell’assessore ai Lavori Pubblici Rebellato, il quale, dopo aver fatto l’elenco infinito delle proprietà immobiliari del comune, presenta il Piano dei Lavori Pubblici 2012, che prevede lavori per 10.690.000 euro a carico del Comune e per 21.240.000 euro finanziati da privati. Tra le priorità c’è sicuramente (parola del sindaco Alessandrini) la sistemazione, per novembre 2012, del comune vecchio, finanziato con gli oneri già incassati, derivati dall’edificazione a Novegro del nuovo albergo sull’area ex Baruffaldi. Tra le opere più attese, sono previste la Sala del Commiato al cimitero e il rifacimento del Centro Civico di Redecesio. Spariscono dal Piano, purtroppo, la parallela di via Morandi e il rifacimento del mercatino di Lavanderie. Certo che una pianificazione così fatta non serve a molto. A carico dei privati sono previste, tra l’altro, la variante di via Monzese (3.130.000 euro, sempre pianificata e mai realizzata), la piazza del mercato a Redecesio Est (2.100.000), il primo lotto dell’AdP del Centro Polifunzionale (5.910.000), e l’urbanizzazione primaria e secondaria della Boffalora (3.100.000).

Giovedì 2 febbraio, sera, i consiglieri i minoranza (quelli di maggioranza, si sa, sono sempre d’accordo su tutto) faranno sentire le loro considerazioni. Speriamo almeno, visto che hanno avuto a disposizione poco tempo e scarse informazioni. Poi si andrà al voto.

Flash n.337 del 25 gennaio 2012 La corsa del Bilancio

Il Bilancio va di corsa.

Il Bilancio di quest’anno si presenta particolarmente complicato a seguito delle variazioni introdotte dal Governo Monti. Se n’è discusso in commissione Bilancio lunedì 23 gennaio 2012. Ma quali sono queste variazioni? Vediamole.
Viene re-introdotta l’Ici (con il nome di IMU – Imposta Municipale Unica) sulla prima casa, che era stata completamente eliminata dal governo Berlusconi. Le rendite catastali, sulle quali calcolarla, vengono rivalutate del +60%. I proventi dell’Ici prima casa vanno totalmente al comune. Quelli per gli altri edifici vanno (fino al 7,6 per mille) al 50% al governo centrale. Vengono eliminati i consigli tributari locali, dopo che erano stati approvati a Segrate il 28 novembre 2011. Viene così dato un colpo significativo, sottolinea l’assessore al Bilancio Tagliaferri, al federalismo fiscale. Vengono ridefiniti gli scaglioni per l’addizionale Irpef comunale. Gli oneri di urbanizzazione, intanto, vista la crisi globale, scarseggiano. E così via. C’è quindi molto da riflettere.
Ma la maggioranza vuole approvare il nuovo Bilancio entro la sera del 2 febbraio. Come mai tanta fretta? Eppure, l’anno scorso, il Bilancio 2011 era stato approvato il 12 maggio. Eppure il governo lascia tempo fino a fine marzo per l’approvazione. Sembra proprio, lascia capire lo stesso Tagliaferri, che l’attivismo della minoranza sul PGT (Piano di Governo del Territorio), in approvazione definitiva in queste settimane. abbia irritato la maggioranza, la quale, di conseguenza, cerca di ridurre informazioni e tempi anche sul Bilancio per evitare di essere travolta da un nuovo tsunami mediatico.
Intanto si sono capite alcune (poche) cose.
La tassa sulla prima casa (rivalutata) sarà del 4 per mille. Su tutto il resto (seconde case, capannoni industriali, ecc.) si pagherà il 9.5 per mille (era il 7,0). Quanto vale tutto questo? Da simulazioni fatte dall’amministrazione, l’IMU sulla prima casa, calcolata ancora per quest’anno sul numero di vani e non sui metri quadrati come richiede la nuova legge, e considerando la detrazione di 200 euro per famiglia e 50 euro per ogni figlio, dovrebbe portare 3 milioni di euro. Gli altri fabbricati valgono 10 milioni 400mila euro per il comune e quasi 7 milioni per lo Stato centrale. Fatti i conti, una differenza positiva per il comune, rispetto al 2011, di 1.279.000 euro.  Anche l’addizionale comunale Irpef viene rivista. Cambiano scaglioni e percentuali. Sotto i 15.000 euro non si paga niente (invariata). Da 15.000 a 28.000 resta invariata al 2 per mille. Da 28.000 a 55.000, si paga lo 0,45 per mille (era 0,40). Da 55.000 a 75.000 si paga lo 0,50 (era 0,40). Oltre i 75.000 si paga lo 0,55 (era 0,40).
La “fretta” dell’amministrazione viene comunque stigmatizzata dall’opposizione. Monti (Insieme per Segrate) dichiara: “Una maggioranza “ottusa” ha paura di un confronto con la minoranza”. Berardinucci (IdV) e Antona (UDC): “L’amministrazione fa il Bilancio solo per far quadrare i conti. Bisognerebbe invece partire dalle esigenze dei cittadini”. Le richieste di Radaelli (PD) e Seracini (Fli) sono: “Lasciateci almeno il tempo di capire quali sono i temi fondamentali del Bilancio 2012”. Visto che la documentazione non era ancora disponibile all’alba 23 gennaio, il tempo che resta fino al 2 gennaio, per verificare un documento fondamentale per la pianificazione dell’attività amministrativa, è veramente risibile.
Il “De Profundis” viene recitato da Casadio (PdL): “L’amministrazione attuale ha vinto le elezioni, e quindi decide. Non ne sapevo niente neppure io, ma comunque non possiamo condividere nulla con voi”.
Amen.