giovedì 12 luglio 2012

Flash n. 356 del 28 giugno 2012 - Piani


Piano Diritto allo Studio. Lunedì 25 giugno 2012, in apertura del Consiglio Comunale, c’è stata l’annuale presentazione del Piano per il Diritto allo Studio. Questa presentazione si trasforma sempre in un Te Deum per l’assessore alla Cultura Pedroni. Quest’anno, se non altro, non sono presenti i direttori dei vari plessi scolastici. Sono 8 anni, ormai, che l’opposizione non fa un’analisi sistematica dello stato della scuola segratese. Ci si basa solo sulle parole dell’assessore e si spande incenso al suo indirizzo. Quest’anno gli incensatori puri sono Donati (Lega), Berardinucci (IdV) e Radaelli (PD). I suggerimenti, come dice Micheli (Segrate Nostra), sono fatti “a casaccio”. “No ai tagli agli scuolabus – come richiede lo stesso Micheli -. Ripensiamo l’educazione stradale per ragazzi su auto e moto elettriche a Little Italy: Viva la bicicletta”. Cattorini (PD) vorrebbe nelle attività: “Più interesse verso l’Europa e l’attualità, e un’enfasi sull’orientamento”. Monti (Insieme x Segrate), tre figli alle scuole segratesi, lamenta, per l’ennesima volta, il mancato coinvolgimento dei consiglieri nelle decisioni dell’assessorato, in particolare per quanto riguarda l’avvenuto accorpamento delle scuole sul territorio. Pedroni assicura, per l’ennesima volta, che nel prossimo anno farà meglio. Noi registreremo, per l’ennesima volta, il mancato mantenimento delle promesse.

Piano di Azzonamento Acustico (PAA).  Dopo due commissioni dedicate all’analisi dettagliata, il PAA è stato adottato all’unanimità. Si tratta di una classificazione del territorio in aree acusticamente omogenee, in classi che vanno da 1 (basso rumore, adatto per scuole, ospedali, ecc.), a 6 (massimo rumore, per zone industriali). Il PAA deve costituire la base, una volta effettuate le opportune rilevazioni e certificati gli sforamenti, per procedere al conseguente Piano di Risanamento Acustico. Monti, al proposito, segnala come non siano ancora disponibili le rilevazioni delle centraline installate a Redecesio a inizio anno. Carrieri (PD) e Rosa (Segrate Nostra) lamentano come a Redecesio i limiti diurni e notturni siano ampiamente superati, sia a causa del traffico aereo (le rotte continuano a cambiare) sia a seguito di manifestazioni musicali e folcloristiche (fuochi artificiali alle 4,30 del mattino!!). Dopo la pubblicazione sul Burl (Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia) i cittadini potranno far pervenire al comune le loro osservazioni sul PAA. L’assessore all’Ambiente Orrico assicura che ci sarà tempo a settembre per fare queste osservazioni, prima dell’approvazione definitiva. 

Il Consiglio Comunale è poi proseguito martedì 26 giugno con l’approvazione di:
Permuta di aree: per regolarizzare la situazione, ci sarà uno scambio di proprietà tra un’area del Comune (dove prima c’era la Torre dell’acqua e sulla  quale la parrocchia di Santo Stefano di Segrate Centro ha costruito un campo di basket) e un’area della Parrocchia adiacente al Comune, che servirà per dare più spazio all’asilo comunale e per allargare il parcheggio di via Ligabue.
Piano di Zona Milano Est: Il Piano di sostegno alle famiglie della Zona che interessa Pioltello (capofila), Rodano, Segrate e Vimodrone, è stato approvato per il periodo 2012-2014. Cattorini (PD) rileva che i contributi dello Stato sono passati da 2.500 milioni nel 2008 a 340 nel 2012. L’assessore Grioni (Servizi Sociali) si dice preoccupato per questi “tagli formidabili” che rischiano di mettere seriamente in crisi questa organizzazione benemerita.

Flash n. 355 del 27 giugno 2012 - Demagogia in Consiglio Comunale


La sera di lunedì 25 giugno 2012 tutti erano in attesa dell’Ordine del Giorno (OdG) preparato dagli “Indipendenti” (ex PdL). Ma di cosa tratta questo OdG? Gli “Indipendenti” si sono resi conto che, nel nostro comune, c’è bisogno del contenimento della Spesa Pubblica e di una razionalizzazione dei costi. Non importa che loro siano stati, da anni, e siano attualmente a capo dell’amministrazione. Non importa che le opposizioni, da anni, chiedano più attenzione alle spese. Eccoli quindi a proporre una riduzione del 30% dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali, degli stipendi degli assessori (e del loro numero) e dell’indennità del Presidente del Consiglio. Eccoli a chiedere l’eliminazione dei fondi per i gruppi consiliari (5mila euro). Eccoli richiedere la riduzione dei componenti dei direttivi degli enti comunali, l’accorpamento di società pubbliche, la razionalizzazione delle attività sul territorio, la ricognizione degli immobili in uso e la razionalizzazione del loro utilizzo, l’eliminazione delle spese di rappresentanza e di convegni, e una revisione dei programmi di spesa. Ma tutto questo non dovrebbe rientrare nell’attività quotidiana di una buona amministrazione?

Partono quindi le prime bordate dei consiglieri di maggioranza e di minoranza. Zardus (Gruppo Misto): “Pura demagogia e fumo negli occhi. Ma dello stipendio del sindaco, nessuno ne parla?”. Donati (Lega): “Noi, per quel che facciamo costiamo troppo. Tagliamo pure il 30%. Ma non facciamo demagogia. Gli elettori ci punirebbero”. Interviene anche il Segretario Generale Cammarata a certificare che: “L’OdG ha un valore puramente politico e non crea vincoli giuridici. Necessita poi di provvedimenti attuativi da parte degli organi competenti. Così, il numero degli assessori può essere definito solo dal sindaco. Mentre per quanto riguarda i gettoni di presenza la decisione sulla destinazione, visti i nuovi ordinamenti di legge, è lasciata al singolo consigliere”. L’OdG è quindi, per Rosa (Segrate Nostra) e Donati (Lega), solo “una presa per i fondelli”. (In realtà la frase pronunciata era più ruspante). Mentre per Micheli (Segrate Nostra) si tratta di “una cialtronata pazzesca, certificata anche dal Segretario Generale”.  

Altri fanno esempi concreti. Berardinucci (IdV) ricorda come il suo partito avesse già proposto di eliminare i 5mila euro per i gruppi consiliari: la proposta era stata respinta dalla maggioranza. Ciapini (IdV) sottolinea come lui avesse proposto di asfaltare la strada di Spina di Milano 2 con bitume nero e non rosso, con un risparmio di 500mila euro: proposta respinta dalla maggioranza. Ancora (PD) evidenzia come, in periodo di ristrettezze economiche, si continui tuttavia a parlare della costruzione di un nuovo Palazzetto dello Sport. Intanto si spendono (dice Rosa) 40.000 euro per un giardinetto di rose, e 6.500 euro per definire le regole di un concorso fotografico. I Pd Radaelli, Carrieri, Cattorini, con Antona (Udc), pur dichiarandosi disponibili ad una collaborazione in commissione, evidenziano come la responsabilità di questa “Spending Review” locale sia unicamente dell’attuale Giunta. Micheli (“Viste le conseguenze tristi e mediocri del fallimento del PdL”), e Ciapini chiedono le dimissioni di questa amministrazione e il ricorso a nuove elezioni.

Per ora si va solo al voto. L’OdG viene approvato da “Indipendenti” e PdL (10 voti). Si astengono Lega (3), PD (5) e Udc (1). Votano contro Gruppo Misto (2), Segrate Nostra (2) e Italia dei Valori (2). Vedremo che fine farà questo OdG.

Flash n. 354 del 22 giugno 2012 - Boffalora a passo di lumaca


La convenzione Comune-Vegagest su Milano Santa Monica (o Boffalora) è in scadenza (luglio 2012) e andrebbe rinnovata (o annullata). Il 15 maggio 2012, l’assessore al Territorio Zanoli aveva comunicato in commissione (vedi Flash n.350) di aver ricevuto una proposta di nuova convenzione da parte di Vegagest. Non poteva presentarla perché non ne avevano ancora discusso in maggioranza. Ieri, 21 giugno 2012 (più di un mese dopo!!), si scopre che questa nuova proposta consiste di quattro righe quattro. Si chiede che l’area destinata ad edilizia “libera” passi da 97.562 metri quadrati a 121.000 mq, che l’area per l’edilizia “convenzionata” passi da 52mila a 47mila mq, che il commerciale scenda da 13mila a 2mila mq e che l’alberghiero praticamente sparisca (da 13mila mq). I 5mila mq rimanenti verrebbero ceduti al comune.

In sintesi, nella nuova proposta non si parla dei servizi previsti (albergo, scuole, asili, chiesa, ecc.) e si chiede di poter incrementare la quota di residenziale. Si corre così il rischio di trasformare quello che voleva essere un fiore all’occhiello per Segrate, “in un quartiere popolare – commenta Rosa (Segrate Nostra) – come il “Satellite” di Pioltello”.
Resta, tra l’altro, da risolvere, per gli inquilini già residenti, il problema delle infiltrazioni al secondo seminterrato. Secondo Zanoli, la proprietà ha dichiarato verbalmente che è sua intenzione risolverlo, mentre a Margherita Napoletano (Comitato Boffalora) risulta che “i gestori non collaborano con il perito degli inquilini”.

Comunque, dato per scontato che si vuole continuare nell’edificazione per non lasciare i pochi palazzi costruiti in una landa desolata,  il tema base del dibattito è sempre quello: visto che nel PGT (Piano di Governo del Territorio), approvato all’inizio di quest’anno, esistono, per chi vuole edificare, dei limiti (30% del terreno al costruttore e 70% al comune) ben superiori a quelli di cui gode Vegagest, perché non cercare di applicarli alla nuova convenzione? Zanoli afferma che il costruttore ha acquisito il diritto ai volumi a seguito delle delibere 2004/2005 del Consiglio Comunale. Non solo. Questi volumi sono stati riportati tali e quali anche nel nuovo PGT del 2012. Facile il commento di Rosa: “Questo fatto è un neo tumorale inserito nel PGT”.

A parere di Zanoli, resta quindi solo la possibilità di trattare, una volta chiusi tutti i problemi ancora in sospeso (infiltrazioni, pompe, ecc.), su alcuni punti di base:
1.   Esigere servizi (scuole, negozi di vicinato, ecc.) di qualità allo stesso livello di quelli esistenti negli altri quartieri di Segrate e effettuare le realizzazioni previste (rotonda di via Morandi, passerelle ciclopedonali, ecc.) pur a fronte di costi lievitati rispetto a quelli previsti in convenzione.
2.   Abbassare le volumetrie edificatorie (-20.000 mq?)
3.   Definire delle quote di housing sociale
4.   Esigere che le opere pubbliche (strade, ecc.) siano realizzate prima del residenziale.
Frettolosamente, visto che si era arrivati alla scadenza delle due ore canoniche di durata delle commissioni, i commissari danno la delega a Zanoli di procedere secondo le direttive sopra riportate.

Flash n. 353 del 21 giugno 2012 - Brebemi: desolante presentazione


Martedì 19 giugno sono stati convocati in Sala Consiliare i tecnici preposti alla realizzazione della BreBeMi (l’autostrada che collegherà Brescia a Melzo) e al potenziamento della Cassanese e della Rivoltana, allo scopo di illustrare i lavori della Rivoltana davanti a Tregarezzo. Lo sapevamo già che il cavalcavia davanti al ponte degli Specchietti verrà abbattuto per costruirne uno nuovo, raddoppiando le corsie. Che la strada davanti alle case di Tregarezzo verrà spostata verso sud (verso la Mondadori) per permettere la realizzazione di una duna alberata e di una barriera fonoassorbente, alta 3,5 metri, per ridurre i disturbi causati dal traffico. Che verrà costruito un Ponte Verde ciclopedonale (largo circa 20 metri) che scavalcherà la Rivoltana e permetterà l’accesso da Segrate Centro a San Felice e all’Idroscalo. Non si è parlato invece della bretella che, al confine sud di San Felice, dovrebbe collegare la Mirazzano-Vimodrone alla Circonvallazione Idroscalo, per evitare il passaggio del traffico davanti a San Felice: il sindaco Alessandrini aveva assicurato in Consiglio Comunale, (vedi Flash n.352), che la realizzazione sarebbe stata a carico della BreBeMi. Ma ai tecnici questo non risulta.
Ma molte sono state le domande che non hanno avuto le risposte attese dai circa cento cittadini presenti. Innanzi tutto è stata richiesta una tabella dei tempi previsti per la realizzazione delle varie fasi. Si è capito che il tutto dovrebbe essere terminato entro dicembre 2013. Niente è stato detto sulle fasi intermedie: abbattimento del cavalcavia, suo ripristino, realizzazione del raddoppio della strada davanti a Tregarezzo, ecc.. O meglio, è stato detto che: “Le fasi sono dettate dall’eliminazione dei vincoli delle interferenze”. Frase tipica da tecnici. Dante Bigaroli, che ha preso il testimone dalla moglie Daniela nella difesa degli interessi degli abitanti di Tregarezzo, stigmatizza così: “Non si rendono conto che, per noi,  questo non è un incontro tecnico, ma un incontro di vita”.
Si parla anche di delocalizzazione. Bigaroli legge una mail ricevuta dall’assessore Cattaneo della Regione Lombardia. dove si dichiara che, nell’ambito dell’Accordo di Programma per il Centro Polifunzionale: “Si è deciso in maniera definitiva la cessione al comune di aree idonee alla costruzione di edifici in prossimità del Village”. Ma, per il sindaco Alessandrini,: “Non ci sono più soldi. Quelli risparmiati rispetto ai progetti precedenti sono stati investiti in altre migliorie: Ponte Verde, duna, ecc.”.
Altre domande sono state fatte dalla memoria storica di Segrate, Giuseppina Limentani: “Come faremo a uscire da San Felice durante i lavori? Cosa succederà al traffico quando confluirà nelle strettoie di via Corelli o del Forlanini all’altezza dei ponti della ferrovia a Milano?”. O cosa succederà agli abitanti di Tregarezzo quando, durante la realizzazione delle corsie centrali, il traffico fluirà sulla stradina di servizio davanti alle case e sui relativi parcheggi? Le risposte dei tecnici (oltre alla domanda: “Ma San Felice dov’è?”) sono risibili: “Provvederemo a tutto”, oppure, addirittura: “Le nuove strutture (BreBeMi, Tem, ecc.) permetteranno di ridurre il traffico”, mentre sino a oggi si è sempre scritto di altre 60.000 auto giornaliere portate dalla BreBeMi sul territorio di Segrate.
Non dimentichiamo la voce di Monica Gabelli che chiede giustificazioni per lo scempio causato dall’abbattimento dei pioppi della Villa Invernizzi (patrimonio pubblico) a Trenzanesio. “E come mai – chiede Procopio – visto che è stato fatto un ricorso al Tar contro quanto pianificato, si va avanti lo stesso?”.
Le domande insoddisfatte saranno comunque raccolte da Paola Monti (Insieme per Segrate), alla quale potete farle pervenire all’indirizzo montipaolagio@gmail.com. Lei le invierà a sua volta all’ing. Englaro (BreBeMi o BBM) per le risposte.