Maggioranze variabili
Maggioranze. Con l’uscita del “Fronte per Segrate –
Fuori dal coro” (consiglieri Casadio, Bellatorre e Borlone) dalla maggioranza
di centrodestra, basta l’assenza di qualche consigliere (e, ad esempio, il
sindaco è quasi sempre assente) per ribaltare le maggioranze. Ed è quello che è
accaduto in Consiglio Comunale giovedì 26 febbraio 2015.
Secomind.
Secomind ha acquisito l’area di Lavanderie, verso Milano, dove sono stati
edificati i capannoni di Bricoman e di McDonald’s. A fronte del permesso di
costruire, si è assunta opere di urbanizzazione secondarie nell’ambito del
Centro Parco. A detta di Rosa (Segrate Nostra), alcune di queste opere non sono
state realizzate (orti urbani, messa in sicurezza della sponda ovest della cava
Trombetta, servizi per gli edifici costruiti, ..). In compenso sono arrivate
tre delibere di Giunta che danno l’impressione di voler giustificare ciò che
l’operatore può fare (panchine, aree
cani, parchetti per bambini, pezzi di ciclabile, illuminazione, ..), più che
esigere dall’operatore ciò che deve fare.
Anche Mongili (Pd) è preoccupata e chiede se esista un bilancio delle cose
fatte e delle cose da fare. L’impagabile risposta di Lazzari (assessore al
Territorio) è: “Non siamo in grado di preventivare nulla”. E Rosa si chiede anche
se non ci siano altre aree del Centro Parco con capacità edificatorie da
trasferire ad altre aree, appetibili per la speculazione. Le aree Secomind,
infatti, sono state vendute dalla recentemente deceduta Yoko Nagae alla bella
cifra di 520 euro/mq, senza che la proprietà abbia effettuato le bonifiche
dovute sull’area scambiata del Centro Parco. E’ chiaro quindi come Rosa possa
chiedere di sospendere l’ultima delibera
di Giunta, per verificare i lavori fatti e quelli ancora da fare. La
“nuova” maggioranza (14 voti) approva
la mozione, contrastata dal centrodestra (7 voti).
Consumo
di suolo. Legata alla precedente è anche la mozione, sempre di Segrate
Nostra, che suggerisce
all’amministrazione di sospendere tutti
i provvedimenti legati al consumo di suolo,
come atto di “rispetto elegante” nei confronti dell’amministrazione che verrà
dopo le elezioni del 10 di maggio. Anche qui la “nuova” maggioranza vince e la
mozione viene approvata con 12 voti,
i voti contrari del centrodestra (7 voti) e l’astensione di Berardinucci (IdV).
Vedremo comunque quale sarà il futuro (se ci sarà) di queste mozioni.
Famiglia
naturale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha prodotto, nel 2010 per
l’Unione Europea, uno studio sulla
famiglia. Visto che nessuno ne parla, Bellatorre lo propone, con un Ordine del
Giorno, specificando l’opposizione del suo movimento alla “compressione dei
diritti dei genitori all’educazione dei figli, con particolare riferimento a
quella sessuale, ritenendo la famiglia nel matrimonio il nucleo naturale e
fondativo della società”. Le varie sigle del centrodestra (FI, Indipendenti,
Ncd, Udc) fuggono il confronto e lasciano l’aula. Le presenze di Donati e
Zucconi per la Lega e di Seracini (Misto)
assicurano il numero legale (16 consiglieri su 31). Monti (Insieme per
Segrate) dichiara subito che “il documento è ben fatto e non può certo fare
paura”. Anche per Bianco (Pd): “La famiglia è un fatto d’amore e non è che ha
voce solo nel matrimonio”. Micheli (Segrate Nostra) cita il cardinale Carlo
Maria Martini: “Se alcune persone, di sesso uguale o diverso, vogliono formare
una famiglia, perché no?”. Si votano i punti dell’OdG. Sono bocciati: a) l’opposizione al tentativo
di impedire l’educazione dei figli (non c’è nessun tentativo); b) la richiesta
della Festa della Famiglia (esiste già, è il 25 gennaio); c) la richiesta al
Governo di bocciare lo studio (ma è, appunto, solo uno studio). Viene accolta la richiesta di inserire il
fattore famiglia nella valutazione per l’acquisizione di sussidi comunali.