Scossoni nella maggioranza
Le
sera di lunedì 24 giugno 2013, si palesano alcuni scossoni nella maggioranza.
Il
consigliere Alberto Mombelli, già
Lega e poi gruppo Misto, lascia e viene sostituito da Vittorio Rigamonti (Lega).
Il
sindaco Alessandrini ringrazia per la sua attività l’assessore Zanoli (Territorio), che si è dimesso
un mese fa. Le deleghe di Zanoli vengono assunte dal sindaco.
Claudio Gasparini, eletto con il PdL, annuncia che abbandona
il gruppo degli Indipendenti per passare al gruppo Misto. Continua ad aderire
al programma del Sindaco.
Ma
il fatto più significativo emerge a fine serata. Bottari annuncia che i 4
assessori del gruppo Indipendenti rinunciano alle deleghe. Gli assessori
sono: Arseni (Commercio e Attività
Produttive), Orrico (Ambiente), Ronchi (Servizi cimiteriali e Pari
Opportunità) e Tagliaferri
(Bilancio). La decisione è presa nell’ottica del dimezzamento degli
assessorati e dei relativi costi. Promessa fatta dal sindaco già da mesi, ma
mai realizzata. Ed è anche una spinta agli assessori leghisti rimasti (Grioni
– Servizi Sociali; Rebellato – Lavori pubblici, e il presidente del Consiglio
Comunale Zucconi) perché si dimettano. In aula viene impedito qualunque tipo
di discussione su quello che sta succedendo. Vedremo quali saranno le
conseguenze di questo “sciame sismico”, e se gli scossoni continueranno.
Sdemanializzazione. Viene presentata una delibera per la
sdemanializzazione di un’area di 6.048 metri quadrati a Lavanderie e sulla
quale è costruita via Lambretta.
Dalla presentazione di Rebellato (Lavori Pubblici), al solito, non si capisce
di cosa si sta parlando. Ci pensa Rosa (Segrate Nostra) a spiegare
l’arcano. Il tutto è legato alla
costruzione di 4 capannoni (per 25.000 mq) in un’area sulla Cassanese, prima
dell’Istituto del Sacro Cuore. Ne abbiamo trattato nel Flash n. 370. Come
Rosa ha più volte segnalato, in Consiglio Comunale non passano e non
passeranno più le decisioni relative a “strumenti attuativi” conformi al Pgt.
Cioè, una volta che qualcosa è stato deciso con il Pgt, il tutto viene poi
deciso in Giunta. Segrate Nostra si fa comunque carico di presentare mozioni
e osservazioni che ne permettano la discussione in Consiglio Comunale. E’ il
caso attuale: la sdemanializzazione serve per fare un cambio di aree con la
proprietà Secomind, alla quale viene ceduto il terreno (demaniale) sul quale
è stata recentemente realizzata la via Lambretta. La strada è fatta a curve
che ritornano su sé stesse. Sul terreno ceduto dalla Secomind verrà costruita
una nuova strada, ma più diritta e più corta. Ma chi sosterrà i costi
(2.530.000 euro) di questa nuova strada? Secondo Rosa toccherebbe a Secomind.
Secondo il sindaco, il quale dichiara che “la modifica l’abbiamo richiesta
noi”, è corretto che 1.730.000 euro derivino da oneri e altri 800.000 siano a
carico dell’operatore. Comunque, sottolinea il Segretario Comunale, in questa
sede si discute solo di sdemanializzazione, e quindi gli emendamenti di Segrate Nostra (costi a carico dell’operatore e
piste ciclabili comprese nelle opere) vengono bocciati. La sdemanializzazione
viene quindi approvata con i
18 voti della maggioranza. Berardinucci (Idv) si astiene, e Pd e Segrate
Nostra votano contro (6 voti).
Mongili
(Pd) commenta: “Ci chiedete sempre di mettere la firma su operazioni che non
conosciamo. Qual è il ruolo di un Consiglio Comunale così svuotato di
significato?
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Segrate Flash ripropone le informative che Giancarlo Filipetta distribuisce su quanto succede in Consiglio Comunale a Segrate. Se volete ricevere queste informative (e altre) direttamente sul vostro PC richiedetele a "gcfilipetta@libero.it"
venerdì 28 giugno 2013
Flash n. 375 del 26 giugno 2013 - Scossoni nella maggioranza
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