lunedì 7 maggio 2012

Flash n.349 del 24 aprile 2012 - Interrogazioni del 23 aprile 2012

Lucchini-Artoni. A seguito di una interrogazione di Rosa (Segrate Nostra) si ritorna a parlare della Lucchini-Artoni, ma al passato. “L’impianto è conforme ai requisiti di sicurezza?”, chiede Rosa. La risposta dell’assessore all’Ambiente Orrico è: “C’è una autorizzazione Regionale del 22-10-2001”. “E ci sono opere abusive?”, continua Rosa. E Orrico fa la storia di un permesso di costruzione non concesso già nel 1960, di una diffida a demolire del 1961, di una sanatoria concessa dal Comune nel 1962 a fronte dell’asfaltatura delle strade di Segrate, di un condono del 1986, di un’ulteriore sanatoria del 1990, della sanatoria per un nuovo impianto nel 1998, e di una autorizzazione per un’ulteriore modifica nel 2001. C’è da restare sbalorditi. Non resta più tempo per le considerazioni di Rosa, che conclude: “Possiamo almeno dire che Vigili Urbani e Ufficio Tecnico sono stati inefficienti?”.
Interrogazioni Radaelli. Seguono poi due interrogazioni di Radaelli (PD). Una sui pagamenti degli utenti per il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) e detraibili dalle tasse a fronte di adeguata documentazione: la documentazione c’è, spiega il vicesindaco Grioni, e sarà ulteriormente estesa con un riepilogo annuale. Una seconda interrogazione è sul futuro del capannone ex Opel, sulla Cassanese, di proprietà del Comune. Dopo aver mandato via la Opel, che l’aveva in affitto, adesso si cercano nuovi affittuari (!?!) o soluzioni alternative. 
Cimitero. Rosa chiede che il Comune si faccia carico della salvaguardia delle tombe di rilevanza storica e attualmente in stato di degrado nel cimitero di Segrate. Si tratta di tombe di famiglie storiche (Taveggia, Papetti, De Ponti, Bertola, ecc.) o di personaggi rilevanti (il partigiano Arcide Cristei o il sindaco Giovanni Stella). Per Ronchi, assessore ai servizi cimiteriali, le attività richieste saranno comprese nel nuovo regolamento per i servizi stessi, che si sta finalizzando. Quindi per Casella (PdL) è inutile votare a favore della mozione. Ma poi ci ripensa e con alcuni colleghi di partito vota con la minoranza. Votano contro i PdL Casadio, Lazzari, Nardio e Sirtori, mentre si astengono Trebino (PdL) e Zucconi (Lega).  La mozione è approvata.
Emendamenti di Bilancio. E’ vero, tante mozioni, magari votate all’unanimità, finiscono nel cosiddetto “cimitero delle mozioni”, da dove nessuno le ripesca. Radaelli vuole sapere che fine hanno fatto alcune variazioni richieste in fase di approvazione del Bilancio 2012. Tutto bene. Per i 50.000 euro stanziati a favore delle famiglie in difficoltà nel pagare il mutuo per la prima casa, si sta approntando il Regolamento, già discusso e modificato in commissione. Analogamente per le sovvenzioni per studenti universitari meritevoli si provvederà per il nuovo anno universitario. Procedono bene anche le richieste dell’Udc. Per fornire informazioni agli anziani ci sono già i servizi sociali; e quando sarà disponibile il comune vecchio ristrutturato (fine anno), verrà aperto anche un Info Point. Per il sostegno al disagio scolastico nelle strutture private, si è già provveduto per la Causa Pia D’Adda, mentre dalla materna Santa Rita non sono pervenute richieste. Il Bonus Bebè (500 euro da spendere nelle farmacie comunali per ogni nuovo nato) è già operativo e viene attivato dalle segnalazioni dell’Ufficio Anagrafe. Ma vale la pena fare questo tipo di interrogazioni/mozioni, quando si è gia verificato in commissione che quanto richiesto è stato realizzato? Per Nardio (PdL) e Viganò (Lega), no. La maggioranza (14) vota quindi contro la mozione, che, con l’astensione di Antona (Udc), viene bocciata.
Fondi ai Gruppi Consiliari. La discussione si accende anche sull’assegnazione di Fondi ai gruppi consiliari. Sono 5.000 euro all’anno: 350 per ogni gruppo, e (fatti i conti) altri 60 per ogni consigliere. Per ragioni diverse, votano contro Seracini-Fli (“Sono troppo pochi”) e l’IdV di Ciapini e Berardinucci (“Siamo contro ogni forma di finanziamento dei partiti”). Tutti gli altri presenti (21) votano a favore. Delibera approvata.

Flash n.348 del 20 aprile 2012 - Commissione Territorio del 18 aprile 2012

La commissione Territorio si è riunita mercoledì 18 aprile 2012 per analizzare alcune situazioni critiche.

Il punto sulla Boffalora. La convenzione per il quartiere Milano Santa Monica (ex Boffalora) è in scadenza, e si è ben lontani dall’aver completato i piani. Prima di trattarne il rinnovo, a detta dell’assessore al Territorio Zanoli, si aspetta che le problematiche ancora in essere arrivino a conclusione. Parliamo del fatto che i box del secondo seminterrato sono sempre allagati e che, di conseguenza, le pompe debbano essere quasi sempre in funzione, con i relativi costi di energia, attualmente a carico degli inquilini. Gli stessi inquilini, informa Margherita Napoletano, ivi residente, hanno richiesto una perizia per valutare il costo dello spostamento dal secondo seminterrato di ascensori, contatori e box, e i costi di consolidamento eventualmente resi necessari dalla presenza dell’acqua stagnante. Una volta risolti i problemi, l’amministrazione presenterà in commissione una bozza di nuova convenzione, nella quale si dovrà tenere conto, dice Zanoli, anche delle esigenze imprenditoriali della controparte Vegagest.

Osservatorio 75%. In fase di approvazione del PGT (Piano di Governo del Territorio) il PD aveva presentato un Ordine del Giorno nel quale si chiedeva l’istituzione di un osservatorio che analizzasse lo stato di avanzamento dei piani attuativi fino ad allora approvati. Solo al raggiungimento del 75% di realizzato, si sarebbe potuto procedere con i nuovi piani. In realtà, spiegano Zanoli e l’architetto Rigamonti, all’interno della Vas (Valutazione Ambientale Strategica) che correda il PGT è già previsto un osservatorio, che riguarda però solo l’aspetto ambientale (stato del verde pubblico, preverdissement, ecc.). Per quanto riguarda la parte edificabile, un eventuale osservatorio dovrebbe partire dal presupposto che un Piano di intervento è dato per realizzato alla firma della concessione. Per capirci, il piano della Boffalora, secondo questa regola, è realizzato al 100%. E allo stato attuale a Segrate, secondo i conti dell’amministrazione, siamo all’89% del pianificato. Si può quindi tranquillamente partire a realizzare quanto previsto nel nuovo PGT. Naturalmente il PD non ci sta, e presenterà le sue nuove proposte/considerazioni.

Preverdissement. I proprietari delle aree di trasformazione inserite nel PGT, se vogliono costruire, dovranno piantumare i loro terreni entro i 6 mesi successivi alla pubblicazione del PGT sul Burl (Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia). Dovranno piantare 300 alberi, del diametro di 12-14 centimetri, per ettaro. La pubblicazione sul Burl avverrà solo tra un paio di mesi. Ma sarebbe catastrofico piantumare nei mesi di luglio e agosto, in piena calura. L’amministrazione sta quindi pensando a qualche escamotage per far slittare l’inizio dei 6 mesi, in modo da rendere disponibili sia l’autunno 2012 che la primavera 2013. Vedremo.

Edilizia Convenzionata. A che punto è l’edilizia convenzionata? A Santa Monica (prezzo di partenza 1.810 euro/mq, ed effettivi sui 2.300-2.400 euro/mq), nel lotto I, sono stati venduti 96 appartamenti, e altri 5 sono ancora liberi. Nel lotto II per 24 appartamenti è stato firmato il preliminare, mentre altri 12 sono ancora liberi. A Redecesio Est (2.150 euro/mq di partenza) sono stati venduti 20 appartamenti su 80. Al quartiere Stazione (2.190 euro/mq) la costruzione degli appartamenti in edilizia convenzionata non è neppure iniziata. Alla Vecchio Olghia (2.263 euro/mq) sono stati venduti i 4 appartamenti del primo palazzo edificato. Per quanto riguarda le richieste, ne erano pervenute 915 col primo bando. Ne sono poi arrivate 25 nel 2010, 41 nel 2011 e 22 fino al 31 marzo 2012.

Flash n.347 del 16 aprile 2012 - L.A. NO al mega capannone

Lunedì 16 aprile 2012 si è tenuta la Conferenza dei Servizi relativa alla richiesta della Lucchini-Artoni del permesso di costruire un mega capannone (100 metri di lunghezza, 36 di larghezza e 23 di altezza) che racchiudesse le sue attività produttive. La buona notizia è che la richiesta è stata “rigettata” dal Comune. La cattiva notizia è che la Lucchini-Artoni continuerà nella produzione del bitume, che tanti fastidi sta recando ai cittadini di Segrate. Ma andiamo con ordine.

All’apertura della Conferenza dei Servizi (ore 10.30) erano presenti una cinquantina di cittadini, organizzati dal comitato “Cittadini non sudditi”, che, come per le precedenti convocazioni, ritenevano di poter assistere alla Conferenza. Niente da fare. Sono stati lasciati fuori dalla sala dove si teneva l’incontro. L’amministrazione, probabilmente, ha paura delle reazioni del pubblico alle “sciocchezze” che ogni tanto vengono dette. Mancavano inoltre quasi tutte le associazioni invitate: Asl, Arpa, Provincia, Regione, Comuni di Milano, Pioltello e Peschiera, Vigili del Fuoco, e così via.
Era presente solo il Wwf (con Giancarlo Sella) che ha presentato le ragioni del NO dell’associazione al nuovo capannone: 1). La Lucchini-Artoni è un’azienda classificata “insalubre di Prima  classe”, e andrebbe collocata lontano dai centri abitati; 2). Usl e Inail dichiarano che la produzione di bitume genera emissioni di tipo canceroso; 3). esistono dei vincoli monumentali per le canalizzazioni in pietra dei fontanili Borromeo e Simonetta, toccati dall’eventuale edificazione; 4). esiste un vincolo creato dal Pgt, che prevede che su quelle aree il passaggio della Viabilità Speciale; e così via.
I Vigili del Fuoco hanno inviato un fax, spiegando che sono ancora in attesa di alcune delle certificazioni richieste.
La Provincia di Milano, con una lettera, afferma che “la decisione non rientra nella loro competenza”.
Per il comune di Segrate, l’architetto Rigamonti dichiara che: “essendo in corso un procedimento per abuso edilizio [edificazioni su terreno agricolo], non si può tecnicamente procedere con la variante richiesta. L’amministrazione decide quindi di revocare il procedimento relativo”. Anche se, conclude Rigamonti: “L’amministrazione potrebbe fare la scelta politica di ripristinare il procedimento”.
Lapidaria la replica del tecnico della Lucchini-Artoni: “La Lucchini-Artoni continuerà ad essere quello che è stata dal 1958. Non ci sono migliorie da fare, perché siamo già nei limiti di legge”. E il presidente, Vincenzo Bianchi, subito dopo, chiarisce: “Con l’estate riprenderemo a produrre bitume”. In pratica una promessa che è, al contempo, una minaccia per i cittadini abitanti nei pressi dell’azienda.

A seguito di domande specifiche di Monti (Insieme per Segrate), Radaelli (Pd) e Berardinucci (IdV), emerge la possibilità di una soluzione alternativa. La Lucchini-Artoni potrebbe andarsene lontano da Segrate, qualora l’amministrazione comunale concedesse la conversione della destinazione dell’area, che oggi è agricola, a industriale o edificatoria. Un progetto per tre palazzine, campi da tennis e piscina era già stato presentato dalla proprietà. Per Bianchi: “Siamo disposti ad aprire un tavolo su questi progetti. Anche se, - ci tiene a sottolineare – visto che è stato perso un anno e mezzo per non approdare a nulla, adesso spetta al Comune fare la prima mossa”.