Imu e Irpef (turandosi il naso)
Imu. E’ sempre critico quando si
parla di tasse, specialmente in un periodo di crisi come quello che stiamo
attraversando. E così lo è stato anche la sera di giovedì 18 aprile 2013 in
Consiglio Comunale, quando si è discusso
di Imu (Imposta Municipale Unica), che contribuisce per circa 15 milioni al
bilancio di Segrate, e per la quale sono state confermate le aliquote sulla
prima casa (0,4%) e sulle altre
abitazioni (0,95%). Dato che dal
2013 l’intero importo entra nelle casse comunali, senza contributi allo
Stato, le entrate di queste voci aumentano di 2.460mila euro. I problemi
nascono per i fabbricati di categoria
D (opifici, capannoni industriali, ospedali, ecc.). Nel 2012 le entrate
fino allo 0,76% erano divise tra Stato e Comune. Nel 2013, lo Stato si prende
tutto (fino allo 0,76%), e quindi il Comune, per recuperare le cifre perse,
pensa di aumentare l’aliquota globale dallo 0,95 del 2012 allo 1,06% nel 2013. Con questa
variazione, la perdita sui fabbricati di categoria D viene “limitata” a
-2.580.000 euro. C’è però un’altra voce positiva: quella legata alle aree che
con il Pgt sono state trasformate da verdi a edificabili, e per le quali è
previsto un aumento di gettito di 1.189.000 euro. Globalmente il gettito Imu
dovrebbe quindi aumentare, nel 2013, di più di un milione di euro. Sul tutto
aleggiano però i -2.240.000 euro legati ai mancati trasferimento dallo Stato
in un fondo di riequilibrio, soppresso nel 2013.
Ma
nascono due tipi di problemi.
Primo. La presidente della commissione Bilancio (Radaelli–Pd) aveva chiesto
che la minoranza partecipasse alla definizione del Bilancio 2013. Risposta
negativa. Uniche eccezioni Grioni (Servizi Sociali) e il Segretario Generale
(Spese di funzionamento, Cimitero), che si sono dichiarati disponibili a
discutere in commissione le parti di Bilancio di loro competenza. Molto poco
istituzionale, invece, ricorda Rosa (Segrate Nostra), la risposta del
Sindaco: “Se volete sapere qualcosa, venite nel mio ufficio e parliamone”.
Ma, in conclusione, si chiedono i consiglieri di minoranza: “Se non conosciamo le spese previste, come potete chiederci
di definire le entrate legate alle
tariffe Imu?”.
Secondo. “Vogliamo tartassare gli
imprenditori, che sono già in difficoltà e chiudono a decine? Diamo un
segno di cambiamento – chiede Seracini (Scelta Civica) – Già Microsoft e 3M
hanno abbandonato Segrate”. “In uno dei paesi più ricchi d’Italia, abbiamo
assistito alla crescita del prelievo Imu dal 2011 al 2012, e poi per il 2013
vogliamo chiedere un milione in più ai nostri concittadini?”, si chiede Monti
(Insieme x Segrate). “La delibera è inopportuna. Ritiratela”, è l’invito di
Ancora (Pd). “E non sappiamo neppure dove e come stiamo ricevendo dalle aree
di trasformazioni”, è l’opinione di Rosa e Mongili (Pd). Alla minoranza si
aggiunge Casadio (PdL), per segnalare come gli incrementi dell’Imu non
facciano che “mettere a repentaglio lo sviluppo pianificato dal PdL”, e ne
approfitta per chiedere “un nuovo accordo per chiudere la legislatura”. Al
voto, però, mentre Casadio e Borlone votano NO, gli altri due consiglieri PdL
(Casella e Nardio) votano SI. Anche la Lega (Viganò), dopo aver sparato su
tutto e su tutti, afferma: “Il Governo centrale si comporta in maniera
criminale aumentando le tasse, e noi, con
la morte nel cuore, votiamo SI”. Terzi, per gli indipendenti, fa un atto
di fede: “Abbiamo fiducia nell’assessore”.
La ciliegina finale la porta Antona (UdC): “Le leggi criminali sono
state decise all’80% dal Governo Berlusconi/Tremonti, e il resto da Monti. Ma
mi turo il naso e voto SI”.
Conclusione: 13 voti a favore e 12 contro. La delibera passa.
Irpef. Niente di nuovo sull’addizionale comunale Irpef. Vengono confermate le aliquote 2012, cioè:
esenzione fino a 15.000 euro; aliquota dello 0,2% per chi supera i 15.000
fino a 28.000 euro; aliquota dello 0,45% per le somme tra 28.000 e 55.000
euro; 0,50% per le somme tra 55.000 e 75.000; 0,55% per le somme eccedenti i
75.000 euro.
Il
gettito globale è previsto in 2.590.000
euro.
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Segrate Flash ripropone le informative che Giancarlo Filipetta distribuisce su quanto succede in Consiglio Comunale a Segrate. Se volete ricevere queste informative (e altre) direttamente sul vostro PC richiedetele a "gcfilipetta@libero.it"
sabato 20 aprile 2013
Flash n.371 del 20 aprile 2013 - Imu e Irpef (turandosi il naso)
Flash n.370 del 19 aprile 2013 - Informazioni: come e quando
Informazioni: come e quando
Nuove edificazioni. Le
prime conseguenze dell’approvazione, a inizio 2012, del Pgt (Piano di Governo
del Territorio) sono state le trasformazioni di aree a verde in aree
edificabili: vedi il caso del Golfo Agricolo. Una conseguenza secondaria, ma
non troppo, è che gli interventi individuati nel Pgt possono essere approvati direttamente in Giunta,
senza passare in Consiglio Comunale. E’ solo dovuto al “buon cuore”
dell’assessore Zanoli (Territorio) se i consiglieri sono informati. E’ stato
il caso, mercoledì 17 aprile 2013, in commissione Territorio, di un nuovo
progetto di edificabilità. L’area interessata era inizialmente nel Centro
Parco, zona Lavanderie, e già nel 2007, nell’ambito della direttiva di
indirizzo del Centro Parco, le erano stati assegnati 28.000 metri quadrati di
slp (superficie lorda di pavimento). Ora questo diritto di edificabilità (per
25.000 metri quadrati), come
richiesto in fase di approvazione del Pgt, è stato trasferito ad un’area della
stessa proprietaria (Yoko Nagae, vedova Ceschina) sul lato sinistro della
Cassanese, andando verso Milano, prima dell’Istituto del Sacro Cuore, di
fronte alla floricultura Galbiati. Qui
verranno costruiti edifici per attività
produttive, e precisamente un magazzini di carni e un deposito Brico.
Contestualmente l’area di zona Lavanderie viene ceduta al Comune ed entra a
far parte del Centro Parco. La proprietaria si impegna al “preverdissement”
dell’area, e a pagare oneri addizionali di 20 euro al metro quadrato. Ma la
zona, dicono Rosa (Segrate Nostra) e Mongili (Pd) è “coperta da terreno di
riporto” e quindi probabilmente richiederà un’attività di bonifica. Comunque
adesso ogni decisione ulteriore spetta alla Giunta, e chissà se avremo ancora
modo di parlarne
San Felice 2. Paolo Micheli (Segrate Nostra e nuovo
consigliere regionale) ha chiesto alla Direzione Urbanistica Regionale se lo slittamento della data di chiusura
relativa all’Ambito 1 (San Felice 2 – ex Ibm) dell’Accordo di Programma (AdP)
per il Centro Polifunzionale sia stato concesso in maniera regolare. In base
ad una decisione della Giunta segratese, la nuova data è il 31-12-2022, cioè
tre anni e mezzo oltre la scadenza inizialmente prefissata. L’assessore
Zanoli e l’avvocato Aldini assicurano che intervenendo solo su di un Ambito
(e non sull’intero AdP) e senza toccare la parte finanziaria, si rientra
nelle regole. Insolitamente, era presente anche il sindaco Alessandrini,
evidenziando così come la risonanza mediatica dell’azione di Micheli lo abbia
infastidito. Certo, sarebbe stato meglio se i consiglieri comunali, almeno
quelli della commissione territorio, avessero saputo il tutto direttamente
dall’amministrazione, invece di scoprirlo dalla lettura delle delibere. Ma
così va il mondo, e i consiglieri di minoranza (e spesso anche quelli di
maggioranza) dovranno adattarsi a scoprire le azioni dell’amministrazione
andando a spulciare pazientemente delibere e determine.
Vita Indipendente. Durante la Commissione Servizi Sociali di martedì 16 aprile,
con la presenza di Leonardo Tencati del “Comitato per la Vita Indipendente”,
la commissione ha deciso di dedicare una sessione specifica al tema della
disabilità. Ai rappresentanti del Comitato sarà così possibile presentare e
discutere una proposta organica di progetto, ritagliata sulle loro specifiche
esigenze.
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