Bilancio: approvato.
Approvazione. Il Consiglio Comunale di giovedì 18 luglio
2013 si è svolto, come sottolinea Radaelli (Pd) in una atmosfera “Kafkiana”.
Anzi, aggiunge: “Tutti sorridono come ebeti”. Sembra proprio che lunedì 15
luglio (vedi Flash n. 377) non sia successo niente. Nessuno sconquasso. Basta
la presenza di Grioni (Lega, ex-vicesindaco, ex assessore ai Servizi Sociali)
al tavolo della Giunta, insieme ai già visti Lazzari, Pedroni e Ronchi, a
favorire l’atmosfera più serena? Anche se non mancano le dissonanze: l’assenza
di Donati (Lega), uno dei più critici nei confronti dei metodi di
Alessandrini, e il “vivace” invito di Gervasoni (Indipendenti) ad una
“maggiore collegialità”. Rivolto a chi? Al sindaco? Mah!?!
Comunque
il Bilancio di Previsione 2013 viene tradizionalmente approvato con i voti a favore della maggioranza (16) e con i voti
contro dell’opposizione (8).
Bilancio. Ma vediamolo questo Bilancio. L’anno scorso
il Bilancio Preventivo 2012 era stato approvato il 2 febbraio. Quest’anno si
è dovuti arrivare a fine luglio per vederne l’approvazione. Colpa, a livello
governativo, delle incertezze su Imu, Tares, e sulle nuove tasse delle quali
non conosciamo neppure il nome. Gli uffici comunali hanno fatto del loro meglio
per predisporre gli opportuni regolamenti, ma probabilmente il tutto sarà da
rifare in autunno. Il Bilancio (provvisorio come mai) si assesta sui 42 milioni di euro, con le spese correnti a 34milioni 500mila
euro (per il 2012 erano previste a 35milioni 700mila, e si sono assestate a
32 milioni). Guardando retrospettivamente (sottolinea Carrieri–Pd) si nota
come i contributi per permessi di costruzione fossero previsti a 12 milioni
per il 2012; in realtà ne sono entrati 1milione 700mila. Quindi, più realisticamente,
per il 2013, ne sono stati pianificati 3milioni 400mila: 300mila di questi
andranno a spesa corrente.
Il
grosso delle entrate lo fanno le
imposte (Imu= 16 milioni, addizionale Irpef = 2.700.000) e le tasse (Tares=
5.400.000). Le spese sono legate,
come sempre, al Personale (8 milioni) e alle prestazioni dei Servizi (quasi
24 milioni).
Piano delle Opere Pubbliche. Per quanto riguarda il Piano delle Opere
Pubbliche, visto come è andata l’anno scorso e gli anni precedenti (tante
opere pianificate e quasi nessuna realizzata) sembra inutile trattarne.
Quest’anno poi siamo arrivati a metà luglio (il che vuol dire settembre) a
cantieri fermi. Ricordiamo che già nel 2012 si pianificava la realizzazione
della sala del Commiato al Cimitero (ora slittata al 2014) o del Centro
Civico di Redecesio. Opere sicuramente più interessanti del Bar nel Centro
Parco, la cui costruzione è già partita.
Alienazioni Immobiliari. Quest’anno si cerca di fare cassa anche
vendendo alcuni immobili di proprietà del Comune. Sono: un appartamento in
via f.lli Cervi a Milano2 (125 mq, in vendita da un paio d’anni a quasi
500mila euro), un appartamento a Trezzo d’Adda (40 mq per 57mila euro), un
negozio nel Centro Commerciale di San Felice (70 mq per 125mila euro), due
capannoni in via Schering (300 e 600 mq, per 540mila e 510mila euro).
“Ma
riusciremo mai a venderli?”, si chiede Rosa (Segrate Nostra).
Costi della politica. Si è discusso a lungo anche del taglio
dei costi della politica. La riduzione del numero e del costo degli assessori
e la riduzione (-30%) degli gettoni di presenza dei consiglieri, per gli Indipendenti, sono elementi
qualificanti delle loro politiche di contenimento dei costi. Per Micheli
(Segrate Nostra): “Vi siete concentrati solo lì, senza cercare risparmi da
nessuna altra parte. E’ stancante starvi dietro”, mentre per Mongili (Pd):
“Sono solo un paravento per altri discorsi politici su ruoli e persone”.
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Segrate Flash ripropone le informative che Giancarlo Filipetta distribuisce su quanto succede in Consiglio Comunale a Segrate. Se volete ricevere queste informative (e altre) direttamente sul vostro PC richiedetele a "gcfilipetta@libero.it"
venerdì 19 luglio 2013
Flash n. 378 del 19 luglio 2013 - Bilancio: approvato
giovedì 18 luglio 2013
Flash n. 377 del 16 luglio 2013 - Bilancio: maggioranza a picco
Bilancio: maggioranza a picco.
Bilancio. Il punto forte della serata avrebbe dovuto essere l’approvazione del Bilancio Preventivo 2013. Il sindaco era al
tavolo della Giunta con tre assessori: due “vecchi”, cioè Pedroni (PdL, per la Cultura e il
Tempo libero) e Ronchi
(Indipendenti, per le Pari Opportunità e i Servizi cimiteriali), e uno
“nuovo”: Lazzari (Indipendenti).
Mancava l’ipotetico quarto assessore e il sindaco si è guardato bene dallo
specificare il perché della mancanza e quali sono le deleghe assegnate:
voleva arrivare velocemente alla discussione e all’approvazione del Bilancio.
Ma, ci sono sempre dei MA.
E’
partita la Lega con Donati: “Non abbiamo avuto nessun ruolo nella definizione
di questa giunta, la quale approva un Bilancio che non ha definito lei. E’
una situazione sconcertante. Noi abbandoniamo
l’aula”. Lo segue Borlone (della parte dissidente, con Casadio, del PdL):
“Finché non sappiamo chi è il nuovo assessore al Bilancio e qual è la nuova
compagine governativa, non vogliamo affrontare il Bilancio. Anche noi abbandoniamo l’aula”. Seracini
(Scelta Civica) si associa: “Mentre chiediamo pari dignità politica, in
pratica non siamo neppure informati su quanto sta succedendo. Verifichiamo il
degrado dell’immagine della politica nei confronti della gente”. Vista la
situazione, anche l’opposizione lascia
l’aula.
Alla
prima verifica del numero legale, risultano presenti 12 consiglieri. Non
bastano, ce ne vogliono almeno 16 su 31. Un quarto d’ora dopo, come da
regolamento, alla seconda verifica, ce ne sono solo 10. Tutti a casa. Ci si
rivede giovedì 18 luglio, in
seconda convocazione, quando il numero legale scende a 11. Sperando che la
maggioranza abbia risolto le sue contraddizioni.
Surroghe. Prima di quanto descritto sopra, si era proceduto ad alcune
surroghe.
Fabrizio Ciapini (prima IdV e poi
Insieme per Segrate), a seguito dell’obbligo per i consiglieri di denuncia
della propria situazione patrimoniale e reddituale, decide di lasciare il
Consiglio Comunale. Gli subentra Simone
Marea, primo non eletto nelle liste IdV, che però non si presenta in
aula.
Lazzari (prima PdL e poi Indipendente), con la nomina ad assessore, deve
lasciare il Consiglio Comunale. Gli subentra Marco Romanelli, già consigliere nella precedente
amministrazione. Entro i prossimi 15 giorni, Romanelli dovrà risolvere il
tema dell’incompatibilità con il suo ruolo nella Sanità pubblica.
Ciapini
decade anche da secondo vicepresidente
del Consiglio Comunale. Berardinucci
ritiene che la carica sia dovuta al suo partito, l’Italia dei Valori, e si
candida alla posizione. Viene eletto
con i voti della maggioranza (16). 3 voti finiscono a Rosa (Segrate Nostra),
mentre il Pd (6 voti) si astiene. Il secondo vicepresidente toccava alla
minoranza, che è riuscita comunque, ancora una volta, a dimostrare scarsa compattezza.
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domenica 7 luglio 2013
Flash n. 376 del 4 luglio 2013 - Rumori e T-Red
Rumori e T-Red
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Piano di Zonizzazione
Acustica. Martedì 2
luglio 2013, in commissione Ambiente, si è tornati a parlare del Piano di Zonizzazione Acustica (PZA). Il
PZA, che fino a ieri conoscevano
come Piano di Azzonamento Acustico, è lo strumento che permette di classificare
il territorio in aree acusticamente omogenee e in classi che vanno da 1 (basso
rumore, adatto per scuole, ospedali, ecc.) a 6 (massimo rumore, per zone
industriali). Il PZA deve costituire la base, una volta effettuate le opportune
rilevazioni e certificati gli sforamenti, per procedere alla realizzazione del
conseguente Piano di Risanamento Acustico.
Il PZA avrebbe dovuto essere approvato il 18 febbraio 2013. Ma, in quella data,
è stato ritirato dalla maggioranza, senza che ne fossero spiegati i motivi. Si
è quindi ripartiti dal ciclo delle osservazioni. Nel frattempo, visti gli
enormi ritardi (la legge regionale che obbliga i comuni a definirlo è del
2001), il Difensore Civico Regionale ha minacciato, in caso di ulteriori
rinvii, di nominare al comune di Segrate un commissario ad-acta. La minaccia ha
fatto accelerare i tempi. E’ stato quindi definito un cronoprogramma che
prevede la decisione sulle osservazioni pervenute (sono 34) entro fine luglio.
Le decisioni prese in Consiglio Comunale saranno poi pubblicate per 30 giorni e
resteranno altri 30 giorni per le nuove osservazioni. L’analisi effettuata dai
tecnici propone di accogliere 12 (di cui 9 dell’amministrazione) osservazioni
delle 34 presentate. Altre 7 saranno parzialmente accolte, 1 è stata definita
non pertinente e 17 non saranno accolte.
Il
fatto più significativo del quale si è venuti a conoscenza durante la
commissione è che sulle strade a grande percorrenza (tipo Cassanese e
Rivoltana) la classificazione è 4
(ammessi fino a 65 decibel diurni e 55 notturni) “a prescindere” (come direbbe
Totò) da qualunque altra considerazione, e anche per favorire l’insediamento di
attività produttive e commerciali, che possono causare elevato rumore. Ne
deriva che sono respinte le
osservazioni con richiesta di ridurre da
4 a 3 il livello di rumore per le zone, ad esempio, delle villette
adiacenti alla Cassanese e per le
case di Tregarezzo, facendo così
cadere anche la possibilità di eventuali e successive richieste di strutture
per l’attenuazione del rumore.
Querela Giona -
Segrate Oggi. Tra
la fine del 2007 e l’inizio del 2008, si era in piena bagarre relativamente ai
T-Red, i famigerati semafori posti sulla Cassanese, che hanno causato decine di
migliaia di multe e quasi altrettanti ricorsi. I giornali locali, in
particolare Segrate Oggi (allora di proprietà di Pietro Mentana) erano stati
molto critici nei confronti dell’amministrazione comunale, accusata di
utilizzare i T-Red per rimpinguare le casse locali. Segrate Oggi lamentava, in
particolare, come a seguito di alcuni articoli critici, il comandante della
Polizia Locale Lorenzo Giona avesse imposto una sorte di “black out” sulle
notizie suscettibili di essere pubblicate dalla stampa locale, lasciando
tuttavia “filtrare” informazioni a giornalisti compiacenti. Conseguentemente Segrate Oggi definiva l’atteggiamento
del Giona come “spocchioso e arrogante”. Da qui una querela di Giona
(22 febbraio 2008) nei confronti di Segrate Oggi. Ora il sostituto Procuratore
della Repubblica Antonio Sangermano ha archiviato
il procedimento e fatto chiudere la querela in data 6-4-2013. Sangermano
ritiene infatti che gli articoli di Segrate Oggi “non rivelano alcuna valenza diffamatoria, ma
siano l’espressione di un legittimo diritto di critica, sia pur condotto con
modalità caustiche”. E ce n’è anche per Giona, il cui ruolo “avrebbe dovuto
comportare una maggiore cautela e diplomazia nel relazionarsi con un profilo
tanto rilevante quale quello del diritto all’informazione”.
Almeno questa sentenza segna un punto a favore della libertà
di stampa.
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