Mensa scolastica.
Lunedì 24 febbraio 2014, in Consiglio
Comunale, era presente un nutrito numero di cittadini. C’erano i residenti di
Redecesio, che chiedevano la risoluzione dei loro problemi di viabilità e
c’erano le mamme delle scuole segratesi, interessate alle mense dei loro
figli e guidate dalla presidente della commissione mensa Laura Orsenigo. Le
mamme esponevano anche cartelli con l’articolo 31 della Costituzione
Italiana, il quale afferma che: “La Repubblica agevola con risorse economiche
ed altre provvidenze la formazione della famiglia, con particolare riguardo
alle famiglie numerose”. A cosa si
riferivano? Vediamo.
Tariffe
mensa. Fino all’anno scorso, per il calcolo delle tariffe mensa per le
famiglie numerose, veniva applicata la tariffa intera al fratello maggiore. Al fratello minore (secondo) la tariffa
veniva scontata del 15%, e così via: il 30% di sconto al terzo fratello e il
50% ai successivi. Da quest’anno si è deciso (come a Milano e dintorni) di
invertire la successione, partendo con la tariffa intera dal fratello più
piccolo. Infatti, secondo Pedroni (assessore all’Istruzione) il fratello
maggiore si ferma poche volte a mensa, ma comunque fa scattare lo sconto per
i minori. Così facendo, c’è un risparmio, per l’amministrazione di circa
12.000 euro, su un incasso globale di 1milione 650mila euro. A fronte di 2761
famiglie senza variazioni, ce ne saranno 94 che pagheranno di meno e 266 che pagheranno di più. Per Monti
(Insieme per Segrate), che ha presentato una mozione per il ripristino del
metodo iniziale: “E’ inaudito che, in un momento di crisi come l’attuale, si
faccia la spending review andando a gravare
sulle famiglie numerose. E per un incasso
di 12.000 euro su un bilancio
di 35 milioni di euro di spese correnti!!”. Monti stigmatizza anche il quasi
nullo livello di informazione
preventiva e la scarsa comprensibilità di quanto comunque pubblicizzato.
A confermare l’elevato tasso di incomunicabilità ci pensa Pedroni, cercando
di spiegare (due volte) le ragioni della modifica. Né i consiglieri, né i cittadini
capiscono il suo ragionamento. Al momento del voto, ci sono incertezze anche
nella maggioranza. I consiglieri del Nuovo Centro Desta chiedono una
sospensione e poi, senza spiegazioni, lasciano l’aula, facendo mancare il
loro potenziale sostegno a Monti. I 10 voti a favore (minoranza e Seracini
(Scelta Civica)) e i 10 contro (maggioranza) fanno sì che la mozione sia respinta.
Via
Donizetti. I residenti di Redecesio erano presenti per sentir discutere
dei problemi del loro quartiere, in particolare delle via Donizetti, Trieste
e Trento. Parcheggi e pista ciclabile
stanno riducendo lo spazio su via Donizetti; le uscite dai box sono sempre più difficoltose; i marciapiedi sono troppo stretti per disabili e carrozzine dei
bimbi. La risposta del comune parla di “gradevolezza
estetica” come obiettivo delle attività in corso. Questo suscita l’ironia
di Bianco (Pd), che ha presentato l’interrogazione e che invita
l’amministrazione a prendere in considerazione (anche se andava fatto prima)
cosa succederà al traffico locale quando si effettueranno manifestazioni
sportive al Centro Don Giussani, e quando sarà pienamente operativo
l’insediamento di Redecesio Est. Non si può certo sperare, come chiede
l’amministrazione, nella realizzazione della, da tanti anni vaticinata e mai
realizzata, strada all’interno
dell’intermodale e dell’area della ferrovia, che dovrebbe ridurre il traffico
di attraversamento. Non è il momento dei sogni.
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Segrate Flash ripropone le informative che Giancarlo Filipetta distribuisce su quanto succede in Consiglio Comunale a Segrate. Se volete ricevere queste informative (e altre) direttamente sul vostro PC richiedetele a "gcfilipetta@libero.it"
mercoledì 26 febbraio 2014
Flash n. 393 del 26 febbraio 2014 - Mensa scolastica
giovedì 20 febbraio 2014
Flash n. 392 del 20 febbraio 2014 - Opere Pubbliche
Opere Pubbliche
Martedì 18 febbraio 2014, in commissione
congiunta Bilancio e Territorio, è stato presentato il Piano delle Opere Pubbliche 2014-2016. Concentriamoci sul 2014.
Partiamo dalle opere realizzate a spese del Comune. L’impegno
maggiore (2milioni 645mila euro) è relativo alla manutenzione delle strade, con particolare attenzione alle vie
Gramsci e Conte Suardi, là dove vanno a sfociare sulla Cassanese. Un’altra
spesa significativa (1milione 620mila euro) è prevista per gli edifici comunali, e comprende l’ampliamento
della biblioteca del Centro Civico di Redecesio e la ristrutturazione della
Cascina Nuova (via degli Alpini). 800mila euro saranno dedicati ad eliminare
le infiltrazioni di acqua alla scuola elementare
e media di Milano 2. Alla riqualificazione del cimitero (vialetti interni e infiltrazioni) saranno dedicati
300mila euro. Slitta tristemente al 2015 (o a mai) l’edificazione della Sala
per il Commiato, da tempo richiesta. Altri interventi sono previsti per il
parchetto di via Vigorelli (60mila euro), per il campo bocce del centro
sportivo Don Giussani (100mila) e per l’abbattimento delle barriere
architettoniche (800mila).
A questi interventi non sono state assegnate
priorità. Deciderà la Giunta, al momento opportuno, cosa realizzare e cosa
no. Comunque, in commissione, Monti (Insieme per Segrate) si è battuta
affinché si abbia un occhio di riguardo per la scuola, dove stanno crescendo
i segratesi del futuro.
Altre opere è previsto vengano realizzate, a
scomputo oneri, direttamente dai
costruttori. Si tratta della variante
di via Monzese (3milioni 130mila euro), attesa da anni, l’urbanizzazione
dell’area della Stazione (2milioni
300mila), la nuova piazza di Redecesio (350.000), l’attrezzaggio del Centro
Parco (2milioni) e la variante di via Modigliani (1 milione). Viste le
cattive acque nelle quali navigano i costruttori, sarà difficile che tutti i
progetti possano vedere la luce entro l’anno. In particolare, a domanda
specifica: “Per la Boffalora è previsto qualcosa?”, la risposta dell’arch.
Rigamonti è stata: “Stanno fallendo”.
Ma ritorniamo alle opere realizzate a spese del comune. Come saranno
finanziate? Principalmente con gli oneri
di urbanizzazione/costruzione provenienti dalla previste edificazioni. Su
tutti spicca (3milioni 500mila euro) la revisione della destinazione delle
aree della ex Lucchini Artoni: sono
previsti capannoni di logistica/direzionale. Si parte a grande velocità: una
Conferenza dei Servizi è prevista per martedì 25 febbraio (ore 10.30). Altri
1milione 500.000 euro arriveranno dal progetto TR2 (o dei Fontanili) sulle aree tra Segrate e
Vimodrone. E’ prevista la partenza (1.500.000 euro) del progetto Fintecna - San Felice 2, tra San Felice e
l’Idroscalo, sull’area ex Ibm. Altre entrate arriveranno dal progetto TR4
(Villaggio, per 100.000 euro), Vecchia Olghia (70.000) e Secomind (700.000).
Sono previste anche espansioni industriali sull’area Marconi per 1.200.000
euro.
Sono pianificate anche delle alienazioni immobiliari. Ne avevamo
già trattato l’anno scorso: appartamento di via F.lli Cervi, appartamento a
Trezzo, capannoni in via Schering, negozio del Centro Commerciale di San
Felice. Niente è stato venduto nel 2013, ma l’amministrazione spera di fare
meglio quest’anno.
Il totale, tra oneri e dismissioni, dovrebbe
ammontare a 9.560.000 euro. Cifra ambiziosa. E’ probabile che buona parte
rimanga, come abbiamo sperimentato negli anni scorsi, nel (loro) cassetto dei
desideri.
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sabato 15 febbraio 2014
Flash n. 391 del 15 febbraio 2014 - IUC (Imposta Unica Comunale)
IUC (Imposta Unica Comunale)
La normativa fiscale cambia continuamente.
Per cercare di rispettarne le variazioni, l’anno scorso il Bilancio
Preventivo 2013 era stato approvato il 18 luglio. Quest’anno
l’amministrazione comunale vuole accelerare i tempi ed arrivare
all’approvazione del Bilancio 2014 entro la fine di febbraio. Di conseguenza
giovedì 13 febbraio, in commissione Bilancio, l’assessore Grioni ha già
presentato la IUC (Imposta Unica
Comunale), che entra in vigore da quest’anno. La IUC è costituita da TARI (tributo sul Servizio Rifiuti), IMU (Imposta Municipale Unica) e TASI (tributo per i Servizi
Indivisibili). Vista l’accelerazione imposta, alla minoranza resterà ben poco
tempo per analizzare i termini del Bilancio e fare le conseguenti
osservazioni, le quali, comunque, al solito, avranno ben scarse possibilità
di essere accolte.
Ma cominciamo a vedere i termini della IUC,
i quali, con altissima probabilità visto che sono già stati approvati in
Giunta, saranno quelli definitivi.
TARI.
La Tari è la vecchia Tares o Tarsu. Viene pagata per compensare i costi della
raccolta rifiuti, preventivamente
valutati per il 2014 in 2.343mila euro di costi fissi e 3.131mila di
variabili. Nel 2014 si pagherà meno che nel 2013, in quanto viene eliminata
l’aggiunta di 0,30 euro/mq che era stata effettuata nel 2013 e che andava
direttamente allo Stato
IMU.
L’Imu, imposta patrimoniale vera e propria sugli immobili, e che ha causato
tante incertezze l’anno scorso, si pagherà su tutti gli immobili tranne che sulla prima casa. Le
tariffe restano quelle dell’anno scorso, e principalmente lo 0,95% per le
seconde case e lo 1,06% per i fabbricati di categoria D, cioè opifici,
capannoni industriali, ospedali, ecc.
Ma allora non si paga l’IMU sulla prima
casa? No, la si paga. Come dice Grioni: “L’IMU
per la prima casa viene camuffata
sotto un nome diverso, la TASI”.
TASI.
La Tasi è teoricamente prevista per i Servizi Indivisibili, e cioè illuminazione pubblica, manutenzione
strade, verde pubblico e sicurezza dei cittadini, servizi che non possono
essere attribuiti al singolo utente. In realtà la Tasi prevede l’aliquota dell’1,9 per mille della rendita catastale delle abitazioni principali (l’Imu era al 4 per mille). Sono previste
le seguenti detrazioni (erano -200 euro per tutti e -50 per
figlio):
-100 euro per le rendite catastali fino a
300 euro
-50 euro per le rendite catastali tra 300 e
400 euro
-25 euro per le rendite catastali tra 400 e
500 euro
Nessuna detrazione oltre i 500 euro.
In sintesi, poco cambia per chi aveva bassi
livelli di IMU. Risparmia di più (l’aliquota scende dal 4 all’1,9 per mille)
chi pagava alti valori di Imu. Gli introiti per il comune scendono dai
2.970mila euro del 2013 ai 2.560mila euro previsti per il 2014 (-14%).
Scadenze.
I versamenti per TASI e TARI, a regime, si effettueranno in 4 rate (maggio,
luglio, settembre, novembre). Per il 2014, visti gli impegni amministrativi
legati alle novità, sono previste solo le ultime tre scadenze. Il comune
provvederà all’inoltro alle famiglie dei modelli di pagamento preventivamente
compilati.
Per l’IMU sono previste le scadenze del 16
giugno e del 16 dicembre, con i versamenti da effettuarsi col modello F24.
Addizionale
comunale Irpef. Vengono mantenuti i valori del 2013.
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domenica 2 febbraio 2014
Flash n. 390 del 1 febbraio 2014 - Riscossione Tributi
Riscossione tributi
La sera di giovedì 30 gennaio 2014, in
Consiglio Comunale, è arrivata finalmente a conclusione la telenovela
relativa alla definizione degli indirizzi che saranno alla base del bando che
verrà pubblicato per l’assegnazione della Riscossione dei tributi, sia spontanei sia coattivi.
Se ne era discusso in Consiglio Comunale il
7 novembre 2013 e il 5 dicembre 2013. Entrambe le volte la delibera era stata
ritirata sia per l’incertezza che sussisteva (e continua a sussistere) su
tipologia e valori dei tributi, sia per la dichiarata volontà (almeno
formale) di ulteriori approfondimenti in commissione. In realtà, la delibera
non è più tornata in commissione. E’ stato così confermato che, a prevalere,
erano stati i turbamenti e gli spostamenti, che abbiamo documentato, di
consiglieri tra i vari partiti della maggioranza. Ora, probabilmente, le acque si sono calmate. Anche Ronchi
(assessore ai Servizi cimiteriali, ecc.) che aveva annunciato le sue
dimissioni durante il Consiglio del 16 dicembre 2013, era presente sui banchi
della Giunta (anche se senza spiegazioni). In questa nuova atmosfera, più o
meno serena, la delibera
principale e un emendamento della maggioranza sono stati approvati con i voti della nuova/vecchia coalizione (15 voti di
FI, Ncd, Indipendenti, Udc, Lega, Misto),
con i voti contrari dell’opposizione e l’astensione di Seracini
(Scelta Civica) sulla delibera.
Ma quali erano i punti in discussione?
Il principale era relativo all’opportunità
che la riscossione spontanea (in particolare per le tasse sulla casa e sulla
raccolta rifiuti) venisse effettuata
direttamente con le risorse dell’amministrazione. Questa ipotesi era
stata presentata favorevolmente dalla stessa amministrazione nel novembre
2011. Anche il governo nazionale aveva presentato la riscossione “interna”
come un’ipotesi da perseguire. Ora, invece, non se ne parla più. Grioni
(assessore al Bilancio) ritiene che non ci siano le risorse per farlo.
Radaelli (Pd), Rosa (Segrate Nostra), Monti (Insieme per Segrate),
Berardinucci (IdV) e Seracini (Scelta Civica) sostengono con vigore l’ipotesi
della riscossione “interna”. Focalizzano, in particolare, i risparmi che così
si potrebbero ottenere. Ricordiamo che la San Marco (azienda incaricata della
riscossione sino ad ora) era in stato di proroga dal 2007, e che nei primi
anni riceveva 1 milione e 600mila euro all’anno, ridotto nel 2012, dopo
contrattazione, a 1milione e 100mila
euro. Quindi, quanto ci ha guadagnato negli anni precedenti? Ma, ormai,
l’attività “interna” non rientra più nei piani dell’amministrazione comunale.
I termini
del contratto prevedono la durata dell’affidamento per 1 + 6 anni. Cioè il contratto potrà
essere disdetto, per inadempienze, dopo 1 o dopo 7 anni. Sono state proposte
delle alternative. Segrate Nostra proponeva 1 + 1 + 5 anni, per dare la
possibilità ad una ipoteticamente diversa maggioranza che dovesse uscire
dalle urne alle prossime elezioni amministrative del 2015, di effettuare una
scelta diversa. Per analoghe ragioni il Pd proponeva 3 + 3 anni. Entrambe le
proposte sono state bocciate.
E’ stata invece accolta la proposta della
minoranza di variare le percentuali
assegnate agli aspetti finanziari (il costo) e agli aspetti qualitativi e
innovativi nell’ambito delle valutazioni da assegnare alle proposte dei
pretendenti alla riscossione dei tributi. Il peso del costo scende dal 70 al
65%, e quello della qualità sale dal 30 al 35%. Piccola soddisfazione.
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