mercoledì 26 febbraio 2014

Flash n. 393 del 26 febbraio 2014 - Mensa scolastica


Mensa scolastica.
 
Lunedì 24 febbraio 2014, in Consiglio Comunale, era presente un nutrito numero di cittadini. C’erano i residenti di Redecesio, che chiedevano la risoluzione dei loro problemi di viabilità e c’erano le mamme delle scuole segratesi, interessate alle mense dei loro figli e guidate dalla presidente della commissione mensa Laura Orsenigo. Le mamme esponevano anche cartelli con l’articolo 31 della Costituzione Italiana, il quale afferma che: “La Repubblica agevola con risorse economiche ed altre provvidenze la formazione della famiglia, con particolare riguardo alle famiglie numerose”. A cosa si riferivano? Vediamo.
 
Tariffe mensa. Fino all’anno scorso, per il calcolo delle tariffe mensa per le famiglie numerose, veniva applicata la tariffa intera al fratello maggiore.  Al fratello minore (secondo) la tariffa veniva scontata del 15%, e così via: il 30% di sconto al terzo fratello e il 50% ai successivi. Da quest’anno si è deciso (come a Milano e dintorni) di invertire la successione, partendo con la tariffa intera dal fratello più piccolo. Infatti, secondo Pedroni (assessore all’Istruzione) il fratello maggiore si ferma poche volte a mensa, ma comunque fa scattare lo sconto per i minori. Così facendo, c’è un risparmio, per l’amministrazione di circa 12.000 euro, su un incasso globale di 1milione 650mila euro. A fronte di 2761 famiglie senza variazioni, ce ne saranno 94 che pagheranno di meno e 266 che pagheranno di più. Per Monti (Insieme per Segrate), che ha presentato una mozione per il ripristino del metodo iniziale: “E’ inaudito che, in un momento di crisi come l’attuale, si faccia la spending review andando a gravare sulle famiglie numerose. E per un incasso di 12.000 euro su un bilancio di 35 milioni di euro di spese correnti!!”. Monti stigmatizza anche il quasi nullo livello di informazione preventiva e la scarsa comprensibilità di quanto comunque pubblicizzato. A confermare l’elevato tasso di incomunicabilità ci pensa Pedroni, cercando di spiegare (due volte) le ragioni della modifica. Né i consiglieri, né i cittadini capiscono il suo ragionamento. Al momento del voto, ci sono incertezze anche nella maggioranza. I consiglieri del Nuovo Centro Desta chiedono una sospensione e poi, senza spiegazioni, lasciano l’aula, facendo mancare il loro potenziale sostegno a Monti. I 10 voti a favore (minoranza e Seracini (Scelta Civica)) e i 10 contro (maggioranza) fanno sì che la mozione sia respinta.
 
Via Donizetti. I residenti di Redecesio erano presenti per sentir discutere dei problemi del loro quartiere, in particolare delle via Donizetti, Trieste e Trento. Parcheggi e pista ciclabile stanno riducendo lo spazio su via Donizetti; le uscite dai box sono sempre più difficoltose; i marciapiedi sono troppo stretti per disabili e carrozzine dei bimbi. La risposta del comune parla di “gradevolezza estetica” come obiettivo delle attività in corso. Questo suscita l’ironia di Bianco (Pd), che ha presentato l’interrogazione e che invita l’amministrazione a prendere in considerazione (anche se andava fatto prima) cosa succederà al traffico locale quando si effettueranno manifestazioni sportive al Centro Don Giussani, e quando sarà pienamente operativo l’insediamento di Redecesio Est. Non si può certo sperare, come chiede l’amministrazione, nella realizzazione della, da tanti anni vaticinata e mai realizzata,  strada all’interno dell’intermodale e dell’area della ferrovia, che dovrebbe ridurre il traffico di attraversamento. Non è il momento dei sogni.

giovedì 20 febbraio 2014

Flash n. 392 del 20 febbraio 2014 - Opere Pubbliche


Opere Pubbliche
 
Martedì 18 febbraio 2014, in commissione congiunta Bilancio e Territorio, è stato presentato il Piano delle Opere Pubbliche 2014-2016. Concentriamoci sul 2014.
 
Partiamo dalle opere realizzate a spese del Comune. L’impegno maggiore (2milioni 645mila euro) è relativo alla manutenzione delle strade, con particolare attenzione alle vie Gramsci e Conte Suardi, là dove vanno a sfociare sulla Cassanese. Un’altra spesa significativa (1milione 620mila euro) è prevista per gli edifici comunali, e comprende l’ampliamento della biblioteca del Centro Civico di Redecesio e la ristrutturazione della Cascina Nuova (via degli Alpini). 800mila euro saranno dedicati ad eliminare le infiltrazioni di acqua alla scuola elementare e media di Milano 2. Alla riqualificazione del cimitero (vialetti interni e infiltrazioni) saranno dedicati 300mila euro. Slitta tristemente al 2015 (o a mai) l’edificazione della Sala per il Commiato, da tempo richiesta. Altri interventi sono previsti per il parchetto di via Vigorelli (60mila euro), per il campo bocce del centro sportivo Don Giussani (100mila) e per l’abbattimento delle barriere architettoniche (800mila).
A questi interventi non sono state assegnate priorità. Deciderà la Giunta, al momento opportuno, cosa realizzare e cosa no. Comunque, in commissione, Monti (Insieme per Segrate) si è battuta affinché si abbia un occhio di riguardo per la scuola, dove stanno crescendo i segratesi del futuro.
 
Altre opere è previsto vengano realizzate, a scomputo oneri, direttamente dai costruttori. Si tratta della variante di via Monzese (3milioni 130mila euro), attesa da anni, l’urbanizzazione dell’area della Stazione (2milioni 300mila), la nuova piazza di Redecesio (350.000), l’attrezzaggio del Centro Parco (2milioni) e la variante di via Modigliani (1 milione). Viste le cattive acque nelle quali navigano i costruttori, sarà difficile che tutti i progetti possano vedere la luce entro l’anno. In particolare, a domanda specifica: “Per la Boffalora è previsto qualcosa?”, la risposta dell’arch. Rigamonti è stata: “Stanno fallendo”.
 
Ma ritorniamo alle opere realizzate a spese del comune. Come saranno finanziate? Principalmente con gli oneri di urbanizzazione/costruzione provenienti dalla previste edificazioni. Su tutti spicca (3milioni 500mila euro) la revisione della destinazione delle aree della ex Lucchini Artoni: sono previsti capannoni di logistica/direzionale. Si parte a grande velocità: una Conferenza dei Servizi è prevista per martedì 25 febbraio (ore 10.30). Altri 1milione 500.000 euro arriveranno dal progetto TR2 (o dei Fontanili) sulle aree tra Segrate e Vimodrone. E’ prevista la partenza (1.500.000 euro) del progetto Fintecna - San Felice 2, tra San Felice e l’Idroscalo, sull’area ex Ibm. Altre entrate arriveranno dal progetto TR4 (Villaggio, per 100.000 euro), Vecchia Olghia (70.000) e Secomind (700.000). Sono previste anche espansioni industriali sull’area Marconi per 1.200.000 euro.
Sono pianificate anche delle alienazioni immobiliari. Ne avevamo già trattato l’anno scorso: appartamento di via F.lli Cervi, appartamento a Trezzo, capannoni in via Schering, negozio del Centro Commerciale di San Felice. Niente è stato venduto nel 2013, ma l’amministrazione spera di fare meglio quest’anno.
Il totale, tra oneri e dismissioni, dovrebbe ammontare a 9.560.000 euro. Cifra ambiziosa. E’ probabile che buona parte rimanga, come abbiamo sperimentato negli anni scorsi, nel (loro) cassetto dei desideri.

sabato 15 febbraio 2014

Flash n. 391 del 15 febbraio 2014 - IUC (Imposta Unica Comunale)


IUC (Imposta Unica Comunale)
 
La normativa fiscale cambia continuamente. Per cercare di rispettarne le variazioni, l’anno scorso il Bilancio Preventivo 2013 era stato approvato il 18 luglio. Quest’anno l’amministrazione comunale vuole accelerare i tempi ed arrivare all’approvazione del Bilancio 2014 entro la fine di febbraio. Di conseguenza giovedì 13 febbraio, in commissione Bilancio, l’assessore Grioni ha già presentato la IUC (Imposta Unica Comunale), che entra in vigore da quest’anno. La IUC è costituita da TARI (tributo sul Servizio Rifiuti), IMU (Imposta Municipale Unica) e TASI (tributo per i Servizi Indivisibili). Vista l’accelerazione imposta, alla minoranza resterà ben poco tempo per analizzare i termini del Bilancio e fare le conseguenti osservazioni, le quali, comunque, al solito, avranno ben scarse possibilità di essere accolte.
Ma cominciamo a vedere i termini della IUC, i quali, con altissima probabilità visto che sono già stati approvati in Giunta, saranno quelli definitivi.
 
TARI. La Tari è la vecchia Tares o Tarsu. Viene pagata per compensare i costi della raccolta rifiuti, preventivamente valutati per il 2014 in 2.343mila euro di costi fissi e 3.131mila di variabili. Nel 2014 si pagherà meno che nel 2013, in quanto viene eliminata l’aggiunta di 0,30 euro/mq che era stata effettuata nel 2013 e che andava direttamente allo Stato
 
IMU. L’Imu, imposta patrimoniale vera e propria sugli immobili, e che ha causato tante incertezze l’anno scorso, si pagherà su tutti gli immobili tranne che sulla prima casa. Le tariffe restano quelle dell’anno scorso, e principalmente lo 0,95% per le seconde case e lo 1,06% per i fabbricati di categoria D, cioè opifici, capannoni industriali, ospedali, ecc.
Ma allora non si paga l’IMU sulla prima casa? No, la si paga. Come dice Grioni: “L’IMU per la prima casa viene camuffata sotto un nome diverso, la TASI”.
 
TASI. La Tasi è teoricamente prevista per i Servizi Indivisibili, e cioè illuminazione pubblica, manutenzione strade, verde pubblico e sicurezza dei cittadini, servizi che non possono essere attribuiti al singolo utente. In realtà la Tasi prevede l’aliquota dell’1,9 per mille della rendita catastale delle abitazioni principali (l’Imu era al 4 per mille). Sono previste le seguenti detrazioni  (erano -200 euro per tutti e -50 per figlio):
-100 euro per le rendite catastali fino a 300 euro
-50 euro per le rendite catastali tra 300 e 400 euro
-25 euro per le rendite catastali tra 400 e 500 euro
Nessuna detrazione oltre i 500 euro.
In sintesi, poco cambia per chi aveva bassi livelli di IMU. Risparmia di più (l’aliquota scende dal 4 all’1,9 per mille) chi pagava alti valori di Imu. Gli introiti per il comune scendono dai 2.970mila euro del 2013 ai 2.560mila euro previsti per il 2014 (-14%).
 
Scadenze. I versamenti per TASI e TARI, a regime, si effettueranno in 4 rate (maggio, luglio, settembre, novembre). Per il 2014, visti gli impegni amministrativi legati alle novità, sono previste solo le ultime tre scadenze. Il comune provvederà all’inoltro alle famiglie dei modelli di pagamento preventivamente compilati.
Per l’IMU sono previste le scadenze del 16 giugno e del 16 dicembre, con i versamenti da effettuarsi col modello F24.
 
Addizionale comunale Irpef. Vengono mantenuti i valori del 2013.

domenica 2 febbraio 2014

Flash n. 390 del 1 febbraio 2014 - Riscossione Tributi


Riscossione tributi
 
 
La sera di giovedì 30 gennaio 2014, in Consiglio Comunale, è arrivata finalmente a conclusione la telenovela relativa alla definizione degli indirizzi che saranno alla base del bando che verrà pubblicato per l’assegnazione della Riscossione dei tributi, sia spontanei sia coattivi.
Se ne era discusso in Consiglio Comunale il 7 novembre 2013 e il 5 dicembre 2013. Entrambe le volte la delibera era stata ritirata sia per l’incertezza che sussisteva (e continua a sussistere) su tipologia e valori dei tributi, sia per la dichiarata volontà (almeno formale) di ulteriori approfondimenti in commissione. In realtà, la delibera non è più tornata in commissione. E’ stato così confermato che, a prevalere, erano stati i turbamenti e gli spostamenti, che abbiamo documentato, di consiglieri tra i vari partiti della maggioranza. Ora, probabilmente,  le acque si sono calmate. Anche Ronchi (assessore ai Servizi cimiteriali, ecc.) che aveva annunciato le sue dimissioni durante il Consiglio del 16 dicembre 2013, era presente sui banchi della Giunta (anche se senza spiegazioni). In questa nuova atmosfera, più o meno serena, la delibera principale e un emendamento della maggioranza sono stati approvati con i voti della nuova/vecchia coalizione (15 voti di FI, Ncd, Indipendenti, Udc, Lega, Misto),  con i voti contrari dell’opposizione e l’astensione di Seracini (Scelta Civica) sulla delibera.
Ma quali erano i punti in discussione?
Il principale era relativo all’opportunità che la riscossione spontanea (in particolare per le tasse sulla casa e sulla raccolta rifiuti) venisse effettuata direttamente con le risorse dell’amministrazione. Questa ipotesi era stata presentata favorevolmente dalla stessa amministrazione nel novembre 2011. Anche il governo nazionale aveva presentato la riscossione “interna” come un’ipotesi da perseguire. Ora, invece, non se ne parla più. Grioni (assessore al Bilancio) ritiene che non ci siano le risorse per farlo. Radaelli (Pd), Rosa (Segrate Nostra), Monti (Insieme per Segrate), Berardinucci (IdV) e Seracini (Scelta Civica) sostengono con vigore l’ipotesi della riscossione “interna”. Focalizzano, in particolare, i risparmi che così si potrebbero ottenere. Ricordiamo che la San Marco (azienda incaricata della riscossione sino ad ora) era in stato di proroga dal 2007, e che nei primi anni riceveva 1 milione e 600mila euro all’anno, ridotto nel 2012, dopo contrattazione,  a 1milione e 100mila euro. Quindi, quanto ci ha guadagnato negli anni precedenti? Ma, ormai, l’attività “interna” non rientra più nei piani dell’amministrazione comunale.
I termini del contratto prevedono la durata dell’affidamento per 1 + 6 anni. Cioè il contratto potrà essere disdetto, per inadempienze, dopo 1 o dopo 7 anni. Sono state proposte delle alternative. Segrate Nostra proponeva 1 + 1 + 5 anni, per dare la possibilità ad una ipoteticamente diversa maggioranza che dovesse uscire dalle urne alle prossime elezioni amministrative del 2015, di effettuare una scelta diversa. Per analoghe ragioni il Pd proponeva 3 + 3 anni. Entrambe le proposte sono state bocciate.
E’ stata invece accolta la proposta della minoranza di variare le percentuali assegnate agli aspetti finanziari (il costo) e agli aspetti qualitativi e innovativi nell’ambito delle valutazioni da assegnare alle proposte dei pretendenti alla riscossione dei tributi. Il peso del costo scende dal 70 al 65%, e quello della qualità sale dal 30 al 35%. Piccola soddisfazione.