giovedì 21 maggio 2015

Flash n. 423 del 21 maggio 2015 - Rendiconto 2014


Rendiconto 2014

 

Saluti. Martedì 19 maggio 2015 si è tenuto l’ultimo Consiglio Comunale di questa amministrazione. Ci sono stati i saluti di chi se ne va senza ricandidarsi (Seracini e Zardus–Misto, Antona–Udc, Casadio–Fronte per Segrate) e di chi, ricandidandosi, saluta comunque (Rosa–Segrate Nostra, Berardinucci–IdV, Terzi-FI). Ma passiamo al tema della serata.

 

Rendiconto esercizio 2014. Si tratta di un Bilancio di 46 milioni e 240mila euro, di cui 34 milioni 845mila euro di spese correnti, 9 milioni 118mila di opere in conto capitale e di 2 milioni 276 mila di rimborso prestiti (per i mutui attivi). Ricordiamo che le spese sono finanziate da ben 26 milioni 717mila euro di entrate tributarie (erano 20 milioni nel 2010), che testimoniano come Segrate sia uno dei paesi più ricchi d’Italia. Ma, per quadrare il bilancio, si è dovuto ricorrere agli oneri di urbanizzazione, al solito sovrastimati anche per il 2014. A inizio anno, erano stati pianificati al livello di 8 milioni: ne sono entrati 5 milioni e 900mila, e solo negli ultimi giorni dell’anno. I due milioni che inizialmente si pensava di dedicare alle spese correnti sono stati quindi ridotti a un milione. E si è dovuto ricorrere anche agli avanzi di amministrazione del 2013: i 6 milioni e 300 euro sono stati ridotti a 5 milioni e 100mila. Ha pesato, in particolare, il debito fuori bilancio (1 milione 258mila euro) delle Generali (vedi Flash n. 408), rimasto nascosto nei cassetti comunali per quattro anni. Gli oneri non entrati hanno inciso anche sulle opere da realizzare, facendo slittare al 2015 la manutenzione della vecchia caserma dei carabinieri, la copertura della scuola media di Milano 2 (entra l’acqua), il campo bocce del don Giussani, alcuni attraversamenti comunali, ecc..

Durante la discussione, Rosa (Segrate Nostra), dal documento di Bilancio di fine mandato di Alessandrini (opuscolo spedito a tutte le famiglie),  contabilizza che a Segrate sono state realizzate opere per 125 milioni di euro (pari a 250 miliardi di vecchie lire). La domanda (senza risposta) che Rosa pone è: “Si poteva fare di più, o si poteva spendere di meno?”. Seracini lamenta i ricorrenti ritardi nella manutenzione del verde (ci costa 800mila euro all’anno), in particolare a San Felice. Mongili (Pd) rimarca la politica del consumo di suolo perseguita dall’attuale amministrazione, senza che si siano ottenute cose utili alla collettività. Casadio sottolinea il fallimento, sotto il profilo politico, dell’attuale maggioranza, ormai sfarinata. Bellatorre (Cittadini di Segrate) chiede conto dell’impatto del blocco del Pgt sul Bilancio 2015; anche qui nessuna risposta. Il sindaco Alessandrini approfitta di quest’ultima occasione per polemizzare con chi, su internet, cerca di ridicolizzarlo con vignette o video.

Il Bilancio 2014 viene approvato con 15 voti. Seracini si astiene. Votano contro Pd (6 voti), Rosa, Berardinucci, Bellatorre e Casadio.

 

Grazie. Scusate, ma prendo questo spazio per me. Durante i 5 anni di questa amministrazione (ma anche nei decenni precedenti) c’è stata una persona che ha letto tutte le delibere, ha letto tutti i regolamenti, ha letto tutte le mozioni e quant’altro, documentandosi e quindi intervenendo a ragion veduta. Questa persona si chiama Gianfranco Rosa. Si presenta come candidato anche alle prossime elezioni amministrative. Non so se sarà eletto. Me lo auguro. In tal modo potrà di nuovo essere da stimolo ai nuovi venuti, con il suo esempio (non sempre raccolto dai consiglieri attuali e precedenti), e con la sua tenacia. Per adesso: “Grazie, Gianfranco”.

lunedì 11 maggio 2015

Otto candidati sindaco - Articolo del "il Giorno" del 8 maggio 2015


Otto candidati si sfidano per la poltrona di sindaco: in gara solo una donna


Segrate, a lasciare lo scettro è Adriano Alessandrini

Segrate (Milano) - Una campagna elettorale partita in sordina: nessun colpo di scena o promesse faraoniche, gli 8 candidati alla poltrona da sindaco si stanno muovendo con discrezione. Unica nota dolente, una leadership quasi interamente al maschile, visto che il 31 maggio alle urne si presenteranno ben sette candidati uomini e soltanto una donna. I candidati sono sostenuti da 15 simboli, di cui 6 partiti e 9 liste civiche. A lasciare lo scettro è Adriano Alessandrini, arrivato alla fine del suo secondo mandato: chiunque sarà eletto, sarà una novità per Segrate. A tutti i candidati abbiamo chiesto, al di fuori dei programmi elettorali, di raccontare il proprio sogno per Segrate. "Oggi le nostre scuole sono al secondo posto nella graduatoria delle eccellenze lombarde, sogno di portarle in vetta alla classifica. Da mamma e da donna, guardo alle cose concrete: i nostri giovani sono il futuro di Segrate, la qualità delle scuole è fondamentale per continuare a migliorare la nostra città", racconta Tecla Fraschini, 44 anni, “asset-manager”, da nove anni impegnata nel mondo della scuola all’interno del consiglio di istituto. Tecla Fraschini, che vive al Villaggio Ambrosiano, è sostenuta da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, PartecipAzione e dalla lista Alessandrini per Segrate. Per la prima volta nella storia cittadina, il centrosinistra si è ricompattato in un’unica coalizione e punta sulla candidatura del consigliere regionale Paolo Micheli, 40 anni, volto noto di Segrate Centro.

Quattro i simboli a sostegno di Micheli: PD, Scelta Civica, Segrate Nostra e Sinistra per Segrate. "Sogno di portare Segrate al livello delle grandi città europee - dice Micheli -, il modello che ho in mente è quello delle smart city, una intelligente che utilizza le nuove tecnologie per rendere Segrate un luogo bello in cui vivere". Il Movimento 5 Stelle ha candidato il 31enne Diego Dimalta, avvocato e residente nel problematico quartiere Boffalora. "Sogno una Cassanese interrata come è accaduto a Pioltello - dice Dimalta -, dove al posto di una strada trafficata hanno creato un parco. Vorrei una città a rifiuti zero, dove il 90% del pattume venga riciclato con un sistema che riesca creare un beneficio per l’ambiente, far pagare meno tasse ai cittadini e creare posti di lavoro". Lorenzo Arseni, 55 anni, ex assessore al Commercio nella Giunta Alesandirini e libero professionista di Segrate Centro, si presenta in solitaria con la lista civica Segrate Vita Lavoro. "Il mio sogno è far rivivere agli abitanti di Segrate le grandi emozioni degli anni Novanta - spiega Arseni -, la gente aveva meno pensieri e si viveva tutti più gioiosi. Sogno di aprire a Segrate le scuole-lavoro, dove i nostri giovani possano apprendere i mestieri più ricercati e che si stanno perdendo, sarebbe un’opportunità di guadagno per un futuro migliore". Il consigliere comunale dell’Idv, Antonio Berardinucci, è il candidato per I valori della Costituzione con Tonino. Ecco il suo sogno: "Qualche anno fa, sono riuscito a fare approvare in consiglio una mozione per fermare l’infiltrazione mafiosa a Segrate, è un impegno in cui credo molto e, per questo, sogno di proseguire sulla strada della legalità. Sogno di contrastare il gioco d’azzardo, con un lotta senza quartiere al denaro facile e alle attività illegali". Il 59enne Claudio Viganò, da 36 anni presente a Segrate Centro con un’attività commerciale, ha fondato la Lega Federalista Segrate: "Il mio sogno per Segrate? Il blocco immediato delle cementificazioni, per raggiungere una qualità ambientale superiore. Vorrei una città con meno urbanistica e più servizi per la gente, una città sicura e che non sia terra di conquista per i grandi centri commerciali".

Il candidato più giovane è Federico Figini, 25 anni, di I Like Segrate. "Tutti i quartieri - dice Figini - devono essere trattati allo stesso modo, oggi ci sono troppe disparità, i cittadini si meritano di poter vivere con soddisfazione in un luogo decoroso". Il consigliere del centrodestra Paolo Borlone, ex Ncd, si presenta agli elettori con Cittadini di Segrate: "Negli ultimi anni si è ecceduto con le costruzioni, ci sono troppi appartamenti invenduti, la nostra città ha bisogno una sensibilità diversa nei confronti del verde".

di Patrizia Tossi

Il Giorno – Grande Milano del 8 maggio 2015

domenica 3 maggio 2015

L'ultimo prato - 3 maggio 2015

L’amico Alessandro Bontempi ha prodotto una bella ode al Golfo Agricolo. Ascoltatela e guardatela all’indirizzo: https://vimeo.com/126181838 .