Rendiconto 2014
Saluti.
Martedì 19 maggio 2015 si è tenuto l’ultimo
Consiglio Comunale di questa amministrazione. Ci sono stati i saluti di chi se
ne va senza ricandidarsi (Seracini e Zardus–Misto, Antona–Udc, Casadio–Fronte per
Segrate) e di chi, ricandidandosi, saluta comunque (Rosa–Segrate Nostra,
Berardinucci–IdV, Terzi-FI). Ma passiamo al tema della serata.
Rendiconto
esercizio 2014. Si tratta di un Bilancio di 46 milioni e 240mila euro, di cui 34 milioni 845mila euro di spese
correnti, 9 milioni 118mila di opere in conto capitale e di 2 milioni 276 mila
di rimborso prestiti (per i mutui attivi). Ricordiamo che le spese sono
finanziate da ben 26 milioni 717mila
euro di entrate tributarie (erano 20
milioni nel 2010), che testimoniano come Segrate sia uno dei paesi più ricchi
d’Italia. Ma, per quadrare il bilancio, si è dovuto ricorrere agli oneri di urbanizzazione, al solito
sovrastimati anche per il 2014. A inizio anno, erano stati pianificati al
livello di 8 milioni: ne sono entrati 5 milioni e 900mila, e solo negli ultimi
giorni dell’anno. I due milioni che inizialmente si pensava di dedicare alle
spese correnti sono stati quindi ridotti a un milione. E si è dovuto ricorrere anche
agli avanzi di amministrazione del 2013: i 6 milioni e 300 euro sono stati
ridotti a 5 milioni e 100mila. Ha pesato, in particolare, il debito fuori
bilancio (1 milione 258mila euro) delle Generali (vedi Flash n. 408), rimasto
nascosto nei cassetti comunali per quattro anni. Gli oneri non entrati hanno
inciso anche sulle opere da
realizzare, facendo slittare al 2015 la manutenzione della vecchia caserma dei
carabinieri, la copertura della scuola media di Milano 2 (entra l’acqua), il
campo bocce del don Giussani, alcuni attraversamenti comunali, ecc..
Durante
la discussione, Rosa (Segrate
Nostra), dal documento di Bilancio di fine mandato di Alessandrini (opuscolo
spedito a tutte le famiglie), contabilizza
che a Segrate sono state realizzate opere per 125 milioni di euro (pari a 250
miliardi di vecchie lire). La domanda (senza risposta) che Rosa pone è: “Si
poteva fare di più, o si poteva spendere di meno?”. Seracini lamenta i
ricorrenti ritardi nella manutenzione del verde (ci costa 800mila euro
all’anno), in particolare a San Felice. Mongili (Pd) rimarca la politica del
consumo di suolo perseguita dall’attuale amministrazione, senza che si siano
ottenute cose utili alla collettività. Casadio sottolinea il fallimento, sotto
il profilo politico, dell’attuale maggioranza, ormai sfarinata. Bellatorre (Cittadini
di Segrate) chiede conto dell’impatto del blocco del Pgt sul Bilancio 2015;
anche qui nessuna risposta. Il sindaco Alessandrini approfitta di quest’ultima
occasione per polemizzare con chi, su internet, cerca di ridicolizzarlo con
vignette o video.
Il
Bilancio 2014 viene approvato con
15 voti. Seracini si astiene. Votano contro Pd (6 voti), Rosa, Berardinucci,
Bellatorre e Casadio.
Grazie.
Scusate, ma prendo questo spazio per me. Durante i 5 anni di questa
amministrazione (ma anche nei decenni precedenti) c’è stata una persona che ha
letto tutte le delibere, ha letto tutti i regolamenti, ha letto tutte le
mozioni e quant’altro, documentandosi e quindi intervenendo a ragion veduta.
Questa persona si chiama Gianfranco Rosa. Si presenta come candidato anche alle
prossime elezioni amministrative. Non so se sarà eletto. Me lo auguro. In tal
modo potrà di nuovo essere da stimolo ai nuovi venuti, con il suo esempio (non
sempre raccolto dai consiglieri attuali e precedenti), e con la sua tenacia. Per
adesso: “Grazie, Gianfranco”.