I ritiri di Natale
Lunedì 26 dicembre 2012, quasi tutti
gli interventi si chiudono con il ritiro
della richiesta da parte dei presentatori.
Tares.
La vecchia tassa per i Rifiuti Solidi Urbani (Tarsu) sarà sostituita dalla Tares (per Rifiuti e Servizi). Alla
Tarsu verranno aggiunti i costi comunali gestionali e verrà recepita anche una
tassa sui servizi (illuminazione,
verde, strade, spalatura neve, cimitero, ecc.) che ci costerà almeno 0,30 euro
per metro quadrato (non si sa ancora se di superfice catastale o calpestabile).
Visto il nuovo incasso per il Comune, lo Stato ridurrà di pari importo i suoi
“trasferimenti” al Comune stesso. Il tutto è in questi giorni in discussione
con la legge di Stabilità, che ne definirà i dettagli. Quindi la delibera viene
ritirata. Comunque, come aveva
segnalato Seracini (FLi) in commissione: “Stiamo aumentando le tasse sui
cittadini”.
Rosa (Segrate Nostra) presenta e
ritira (“Siamo in clima prenatalizio”) due mozioni.
Preverdissement.
Preverdissement significa che i proprietari delle aree di trasformazione (che
passano da agricole a edificabili), entro 6 mesi dalla data di entrata in
vigore del Pgt, dovevano piantumare 300 alberi per ettaro: questa è la
“condizione inderogabile per poter presentare il piano attuativo”. Ma qual è la
data da cui partire per il calcolo
dei 6 mesi? E’ la data di approvazione del Pgt (14 febbraio 2012)? O è quella
di pubblicazione sul Bollettino Unico della Regione Lombardia (9 maggio 2012)?
Per Rosa è la prima, mentre per l’amministrazione è la seconda. Così si va poco
lontano. Rosa ritira la sua mozione.
Centralina
a Tregarezzo. E’ da tempo che da varie parti (vedi l’incontro a San Felice,
di cui al Flash n. 363) si chiede la messa in opera di una centralina davanti a
Tregarezzo per il rilevamento acustico e atmosferico, allo scopo di verificare
il grado di inquinamento prima, durante e dopo i lavori di riqualificazione
della Rivoltana. Il sindaco, mostrando dei documenti, assicura che la BreBeMi
piazzerà la centralina. Rosa ritira
la mozione.
Redecesio
Est. A Redecesio Est, dopo 12 mesi dalla disponibilità, solo il 20% degli
appartamenti in edilizia convenzionata
(a 2.150 euro/mq) è stato assegnato. Dato che non è stato raggiunto il limite
minimo del 30%, sulla base di una delibera di giunta del maggio 2011, il costruttore
(una società del gruppo Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi, colosso del
settore) ha chiesto la possibilità di estendere l’accesso alla convenzionata
anche ai non residenti (a 2.250
euro/mq). Zanoli (assessore al Territorio) lo consiglia “per far terminare
l’opera”. Per Rosa: “E’ una proposta impercorribile e illegittima. Dei problemi
deve farsi carico l’operatore”. Anche il leghista Donati si oppone: “Se
cambiamo le regole, creiamo dei precedenti anche per gli altri progetti in
crisi sul territorio”. Monti (Insieme per Segrate) allarga gli orizzonti: “Già
in fase di Pgt (inizio 2012), abbiamo segnalato il problema. Si stanno
autorizzando nuove edificazioni, rendendo sempre più difficile la situazione.
Manca una strategia adeguata e ci aspettiamo nuove criticità, tipo Boffalora o
Village”. Anche per Berardinucci (IdV): “Siamo sempre in emergenza”. Per il Pd
si pronunciano Ancora (“Dobbiamo ridurre i disagi per i cittadini”) e Cattorini
(“Se non si provvede, si immiserisce la qualità della vita di quel 20% che ha
acquistato”). Contro le loro opinioni si esprime Mongili (sempre Pd): “Va
salvaguardato l’interesse della comunità. Abbiamo ridotto gli oneri per
ottenere un vantaggio per i residenti. Se adesso diamo le case ai non
segratesi, quando i nostri concittadini le richiederanno non le avremo più”. La
delibera passa con i voti (16) di PdL, Indipendenti e Pd. Mongili esce
dall’aula per non votare in aperto disaccordo con il suo partito. Si astengono
Seracini (FLi), Antona (Udc) e Lega (Donati e Zucconi). Votano contro Monti,
Rosa, Beradinucci e Mombelli (Misto).
Il posizionamento di partiti e
politici è sempre nebuloso.