Unanimità
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Piano
Diritto allo Studio. Lunedì 30 giugno 2014, nella discussione per il Piano
per il Diritto allo Studio, si è assistito alla solita messa cantata (una volta
all’anno) in favore dell’assessore alla Cultura, Guido Pedroni. Poco di nuovo
rispetto agli anni precedenti. Gli studenti nelle scuole gestite dal Comune
superano i 3.900 (3902 per la precisione) e quelli delle private sono 287. Il
bilancio complessivo è sui 2 milioni di euro, di cui 700mila per le mense
scolastiche. Qualcosa di nuovo lo si trova nel programma per studenti dislessici, con utilizzo di tablet
specifici scelti nell’ambito del programma, e nel campo delle ludopatie (con soddisfazione di
Berardinucci (IdV), da sempre fautore di interventi nel settore). C’è qualcosa
anche per l’alimentazione corretta,
giusto per uniformarsi alle attività di Expo 2015, dedicata a “Nutrire il
Pianeta”.
Le osservazioni variano da quelle generali di Mongili (Pd), che chiede
risorse per le scuole e trasparenza (anche utilizzando internet) nella gestione
dei contributi comunali e famigliari, a quelle puntuali di Monti (Insieme per Segrate): contributi per le gite
scolastiche, educazione ambientale, frutta a merenda, linea piedibus da
Lavanderie, tariffe mensa (vedi Flash n.393), più inglese, psicomotricità per prime
e seconde elementari, ecc. Il tutto finisce in gloria, con l’approvazione all’unanimità del Piano
proposto.
Assegnazione
alloggi in deroga. Gli alloggi
di proprietà del Comune vengono assegnati in base a precise graduatorie.
Durante l’anno si verificano anche dei casi urgenti che vanno prontamente
soddisfatti (famiglie sotto sfratto, calamità naturali, donne e minori che
hanno subito violenze, ecc.). Anche per questi casi viene stabilita una
graduatoria con punteggi che prendono in considerazione redditi (Isee),
composizioni familiari, tipo di emergenza, ecc.. In serata si discutono 4
emendamenti proposti da Bellatorre (Ncd). Due vengono bocciati e due vengono
accolti, con qualche scompenso, visto che Antona (Udc) si lamenta che non siano
stati rispettati gli accordi raggiunti durante una riunione della maggioranza.
Il regolamento per l’assegnazione di alloggi in deroga viene comunque approvato all’unanimità.
Su richiesta di Ancora (Pd), è stato
fatto un accenno agli appartamenti (27
a canone concordato e 15 a canone sociale) che, a seguito di un bando regionale
vinto nel 2008, l’Aler (Agenzia
Lombarda Edilizia Residenziale) avrebbe
dovuto costruire a Redecesio. Il sindaco risponde che l’Aler non ha più i soldi
per finanziare l’insediamento, anzi, chiede al Comune di subentrare. Il Comune
se ne guarda bene dal farlo.
Boffalora.
Come avevamo già anticipato nel Flash n. 406, la delibera approntata
dall’amministrazione comunale sulla Boffalora, viene ritirata, perché
“l’amministrazione – dice l’assessore al Territorio, Lazzari – si riserva di approfondire la tematica”. Comunque
deciderà la Giunta e non più il Consiglio Comunale. A microfoni spenti, si apre
un breve dibattito tra il sindaco Alessandrini (finalmente presente) e la
minoranza. E’ evidente l’assoluta incertezza
sul “che fare”. Per il sindaco: “Dobbiamo studiare la situazione e scegliere lo
scenario futuro migliore. Facciamo un incontro con gli avvocati del condominio
e poi decidiamo”. Ma, si vuole veramente dare una soluzione alle problematiche
della Boffalora, o si sta solo cercando di prendere tempo in attesa delle nuove
elezioni amministrative, ormai alle porte (primavera 2015)? Così, magari, ci
penserà qualcun altro a cercare di togliere le castagne dal fuoco.