Ritorno
a casa. Eravamo stati facili profeti (vedi Flash n.388). Lo smottamento
nella maggioranza non è ancora finito. Lunedì 16 dicembre 2013, in Consiglio
Comunale, gli Indipendenti Del Giudice, Terzi e Trebino hanno annunciato il
loro passaggio al PdL, ora ufficialmente Forza
Italia (FI), che ha così 5
elementi. E’ un ritorno a casa. E certifica la conclusione
dell’esperimento politico del gruppo degli Indipendenti, al momento
costituito solo da Bottari e Sirtori. Contemporaneamente Romanelli dichiara di non aderire a Forza Italia, ma che:
“Verificata la mancanza di condivisione anche in questi nuovi
raggruppamenti”, passa al gruppo Misto (con Zardus).
Acquisizione
aree. In previsione di alcune realizzazioni urbanistiche viene presentata
una delibera per autorizzare una serie di acquisizioni o scambi di aree sul
territorio. Vediamole.
1. Per
il PII Vecchia Olghia vengono acquisiti 20.831 mq, essenziali per la
realizzazione della parallela di via
Monzese che, passando sul Golfo Agricolo, sfocerà in zona Marconi.
2. Per
realizzare la parallela a via
Modigliani che, partendo all’altezza di via Giotto, finirà su via Cellini
(Village) avverrà uno scambio per 1.250 mq con il costruttore del Centro
Parco Lotto II (Cascina Lirone) e di 7.473 mq con il Centro Polifunzionale
(Percassi).
3. Nel
quartiere Stazione (Village) erano
previsti dei box fino a due livelli sotto terra; ma, non ci crederete, si
sono accorti adesso che il livello della falda acquifera non ne permette la
costruzione. I box saranno costruiti in altezza, le case previste in edilizia
convenzionata saranno spostate verso via Morandi e il Parco slitterà verso la
stazione.
4. Anche
per il TR4 (via Monviso) e con la
Roche ci saranno degli scambi per 38.000 mq per assicurare la contiguità
delle aree a verde.
Quasi tutti i progetti presentati si
presentano come varianti dei
progetti esistenti, e quindi andrebbero discussi in Consiglio Comunale prima di procedere all’acquisizione
delle aree. La pensano così Romanelli (Misto), Ancora (Pd), Rosa (Segrate
Nostra), Mongili (Pd), Seracini (Scelta Civica) e Monti (Insieme X Segrate). E Mongili
aggiunge: “Volete anticipare i tempi perché avete paura che la maggioranza si
sfaldi?”. La delibera viene approvata
con i voti della maggioranza (16), con l’astensione di Romanelli e il voto
contrario della minoranza (6).
Regolamenti
cimiteriali. Nel cimitero di Segrate ci sono moltissime tombe le cui
concessioni sono scadute da anni. E’ difficile risalire ai famigliari (se ci
sono) che non hanno pagato le concessioni. All’usare la linea dura (citazioni
formali, ecc.) si è preferita l’estensione fino al 2015 (poi ridotta al 2014
a seguito di un emendamento di Antona-UdC) il rinnovo delle concessioni.
La delibera è approvata con
i soliti 16 voti contro 6 e l’astensione, questa volta, di Seracini. Ma
intanto è partita la discussione,
attivata dai due consiglieri più sensibili
a questi temi: Rosa (SN) e Ferrante (Pd). Nell’occasione, a loro si
aggiungono Zardus e Antona. Risulta che il lavoro quotidiano può essere
gestito, mentre il pregresso richiederebbe una squadra di persone che al
momento non è reperibile. Per Ronchi (assessore al Cimitero): “Ci sono armadi
di arretrato da smaltire”. Anche per il Segretario Generale, Carbonara: “E’
necessario un piano che, partendo dagli sviluppi demografici previsti, arrivi
alle estumulazioni e alla liberazione degli spazi”. Solo per il sindaco va
tutto bene: “Stiamo sistemando l’arretrato”. Ronchi, vedendosi smentita dal sindaco, non essendole state
assegnate risorse per risolvere le emergenze, e sentendosi sotto il tiro
della minoranza, dichiara di abbandonare
la sua carica di assessore e se ne va. Segue una raffica di
manifestazioni di solidarietà (maggioranza e minoranza). Ricordiamo comunque,
che nel lontano febbraio 2008 il Consiglio Comunale aveva approvato una
mozione di Ferrante per l’edificazione della Sala del Commiato, per
accogliere defunti di tutte le religioni. Era destino che una mozione sul
cimitero andasse a finire nel “cimitero delle mozioni”?
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Segrate Flash ripropone le informative che Giancarlo Filipetta distribuisce su quanto succede in Consiglio Comunale a Segrate. Se volete ricevere queste informative (e altre) direttamente sul vostro PC richiedetele a "gcfilipetta@libero.it"
mercoledì 18 dicembre 2013
Flash n. 389 del 16 dicembre 2013 - Ritorno a casa
giovedì 12 dicembre 2013
Flash n. 388 del 9 dicembre 2013 - Gioco d'azzardo
Gioco d’azzardo
Continuiamo con le interrogazioni e le
mozioni di lunedì 9 dicembre 2013
Sfratti
esecutivi. A Segrate ci sono stati 4 sfratti esecutivi nel 2011, 11 nel
2012 e 15 nel 2013. Questi dati sono forniti da Radaelli (Pd) nella sua
interrogazione che lamenta che: “A Segrate non è stata programmata una
politica della casa”. Grioni (Servizi Sociali) risponde: “Siamo in una
situazione di crisi generale e
anche quanto facciamo si risolve in palliativi che non risolvono il
problema”.
Rotonde
sulla Cassanese. Ferrante (Pd) ripropone un tema già ampiamente dibattuto
sui giornali locali: “Le rotonde a 8 sulla Cassanese sono molto pericolose”. Ferrante segnala
che: “Tra le 2 rotonde a 8 (via Monzese e via Giovanni XXIII) non ci sono i
400 metri di distanza regolamentare, il diametro minimo deve essere di 25
metri e qui non viene rispettato, gli autoarticolati costituiscono un
pericolo costante ed è rischioso affiancarli. Uno si è addirittura
ribaltato”. Per Lazzari (Territorio) le deroghe alle regole sono giustificate
in quanto ”siamo in una zona di tessuto urbano non modificabile”.
Gioco
d’azzardo. Berardinucci (IdV) presenta una mozione sul gioco d’azzardo e
fornisce dei numeri: il gioco d’azzardo ha un valore annuo di 100 miliardi, è
la terza azienda nazionale, interessa il 12% della spesa delle famiglie e ci
costa 6 miliardi in attività sanitarie per il recupero dai dipendenti dal
gioco. Berardinucci chiede quindi: un progetto di controllo e di recupero
dalle patologie; una definizione della distanza minima dei nuovi locali da
gioco da scuole, oratori e altri luoghi di aggregazione; un sistema di
incentivi per i locali no-slot; l’aggregazione con altre associazioni di
recupero sul territorio; l’impegno del
comune a realizzare quanto sopra (anche se già parzialmente contenuto, e
quindi obbligatorio, nella recente legge regionale del 21-10-2013).
Berardinucci conclude con una frase del Pm milanese Boccassini: “Le slot machines sono diventate il
cavallo di Troia delle Mafie”.
Ancora (Pd) rileva come la legge sia volta a
disincentivare le nuove installazione e non incida per niente sulle vecchie:
“Occorre agire anche in questa direzione”. Monti (Insieme per Segrate) invita
comunque a votare la mozione per dare un indirizzo politico chiaro
all’amministrazione. La mozione è votata
all’unanimità.
PdL.
La crisi politica del PdL ha portato nei mesi a varie disaggregazioni. A
seguito della costituzione del Nuovo
Centro Destra (NCD), gli
ultimi spostamenti sono arrivati in Consiglio Comunale lunedì 9 dicembre.
Vediamo a che punto siamo.
Il Pdl, alle elezioni amministrative del
2010, aveva ottenuto 14 consiglieri.
Di questi, Seracini è passato a Futuro e
Libertà (Fini) e poi a Scelta Civica
(Monti).
Zardus è passato al gruppo Misto.
Bottari, Del Giudice, Gasparini, Gervasoni, Sirtori, Terzi, Trebino e Lazzari (poi diventato assessore
e sostituito da Romanelli, entrato nel PdL) hanno costituito il gruppo degli Indipendenti.
Borlone Casadio, Casella Nardio,
con l’aggiunta di Romanelli, erano rimasti nel PdL.
La sera di
lunedì, i 4 in blu (Gasparini,
Gervasoni, Borlone e Nardio) hanno dato vita al NCD.
Gli Indipendenti restano in 5 e i PdL (che diventeranno Forza Italia) sono in 3.
Fino a nuova
comunicazione.
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Flash n. 387 del 9 dicembre 2013 - Tempi lunghi
Tempi lunghi
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domenica 8 dicembre 2013
Flash n. 386 del 7 dicembre 2013 - Strane intese
Strane intese.
Gestione
Tributi. Continua l’incertezza, a livello governativo, sui tributi che i
cittadini sono/saranno chiamati a pagare. Slittano anche le scadenze per i
comuni sull’assegnazione della gestione dei tributi: non c’è
più l’urgenza di chiudere entro fine anno. Giovedì 5 dicembre 2013,
l’assessore al Bilancio Grioni ritira quindi la bozza relativa alle linee
guida del bando in questione. La bozza era già stata ritirata il 7 novembre.
Se ne riparlerà.
Contributi
per l’assunzione di segratesi. Il gruppo degli Indipendenti ha preso in
considerazione l’opportunità di dare dei contributi
alle aziende della Lombardia che assumano dei disoccupati segratesi. L’onere
di presentare il relativo Regolamento tocca a Gervasoni (Indipendenti), il
quale fa un’introduzione di carattere generale (“Manca il lavoro, cresce il
numero dei disoccupati, ecc.”), guardandosi bene dal presentare i dettagli
della delibera. Romanelli (l’unico presente dei 4 della pattuglia dei PdL) e
Monti (Insieme per Segrate) si fanno carico di chiedergli l’illustrazione del
Regolamento, sia per i consiglieri che per il pubblico. Gervasoni non
raccoglie e scarica l’incombenza sul Segretario Generale, Carbonara,
probabilmente il vero estensore del Regolamento. Veniamo così a sapere che il
tutto è stato ispirato (e copiato) da un’analoga iniziativa del comune di
Milano e della Camera di Commercio. Sono interessati imprenditori,
commercianti, artigiani, cooperative, ecc., della Lombardia che assumeranno
disoccupati segratesi. Sono esclusi quadri e dirigenti, in quanto, a detta
del Segretario, “hanno uno stato giuridico ed economico particolare”. La
proposta è di dare 4.000 euro per le assunzioni a tempo determinato per disoccupati sotto i 45 anni, 6.000 per quelli
sopra i 45 anni, e di dare 7.000 euro per assunzioni a tempo indeterminato per persone sotto i 45
anni, e 9.000 per quelle oltre tale età. Le graduatorie saranno definite
sulla base dei valori Isee. Il bando va emesso entro dicembre: in caso
contrario i fondi stanziati (240.000 euro) andranno a finire nei residui di
bilancio.
Durante la discussione emergono delle critiche all’impianto generale del
Regolamento. Per Rigamonti (Lega): “Più che sostenere le singole assunzioni
andrebbe avviato un piano di formazione sulla base delle richieste del mercato
e andrebbero forniti incentivi alla nascita di micro aziende. Il Regolamento
va ritirato e rivisto”. Anche per Mongili (Pd): “Manca uno studio del mercato
del lavoro, che sia alla base del Regolamento. A Milano non sono stati
ottenuti gli esiti sperati. Dovremo fare, nel tempo, degli aggiustamenti
sulla base dei risultati, che dovranno essere monitorati e presentati in
Consiglio”. Per Monti: “I contributi vanno dati proporzionali agli stipendi e
non possono essere fissi. Finiremmo per incentivare gli stipendi bassi”.
Seracini (Scelta Civica) rileva che: “Non è coerente la differenza tra i
valori del tempo determinato e dell’indeterminato. E non andrebbero esclusi
quadri e dirigenti con anzianità superiore ai 45 anni”.
Gasparini (Gruppo Misto) presenta e illustra
un emendamento in 6 punti. Ancora,
per il Pd, ne presenta un altro per alzare il valore economico dei
contributi. I capigruppo si riuniscono per fondere emendamenti e
osservazioni. Il risultato è negativo. Si creano capannelli in sala
consiliare, dove Monti e Romanelli cercano di mediare. Il presidente Zucconi
perde il controllo della situazione. I tentativi di mediazione falliscono.
Antona (Udc), Monti, Romanelli, Seracini lasciano l’aula. Anche Donati (Lega)
esce, ma gli altri tre della Lega (Rigamonti, Viganò, Zucconi) rimangono. Si
astengono su ogni votazione, ma assicurano il numero legale: i presenti sono
infatti 18 e il numero legale è 16. Dagli emendamenti risulta l’innalzamento
di 3.000 euro per le assunzioni a tempo determinato e di 1.000 per quelle a
tempo indeterminato. Il Segretario Generale si dichiara contrario
(“L’assunzione apparirebbe sostanzialmente a carico del Comune”). Il Regolamento
emendato viene approvato da 15
presenti (Indipendenti, Pd, Segrate Nostra, Misto), con l’astensione della
Lega. Strane intese.
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