mercoledì 18 dicembre 2013

Flash n. 389 del 16 dicembre 2013 - Ritorno a casa


Ritorno a casa. Eravamo stati facili profeti (vedi Flash n.388). Lo smottamento nella maggioranza non è ancora finito. Lunedì 16 dicembre 2013, in Consiglio Comunale, gli Indipendenti Del Giudice, Terzi e Trebino hanno annunciato il loro passaggio al PdL, ora ufficialmente Forza Italia (FI), che ha così 5 elementi. E’ un ritorno a casa. E certifica la conclusione dell’esperimento politico del gruppo degli Indipendenti, al momento costituito solo da Bottari e Sirtori. Contemporaneamente Romanelli dichiara di non aderire a Forza Italia, ma che: “Verificata la mancanza di condivisione anche in questi nuovi raggruppamenti”, passa al gruppo Misto (con Zardus).
 
Acquisizione aree. In previsione di alcune realizzazioni urbanistiche viene presentata una delibera per autorizzare una serie di acquisizioni o scambi di aree sul territorio. Vediamole. 
1.   Per il PII Vecchia Olghia vengono acquisiti 20.831 mq, essenziali per la realizzazione della parallela di via Monzese che, passando sul Golfo Agricolo, sfocerà in zona Marconi.
2.   Per realizzare la parallela a via Modigliani che, partendo all’altezza di via Giotto, finirà su via Cellini (Village) avverrà uno scambio per 1.250 mq con il costruttore del Centro Parco Lotto II (Cascina Lirone) e di 7.473 mq con il Centro Polifunzionale (Percassi).
3.   Nel quartiere Stazione (Village) erano previsti dei box fino a due livelli sotto terra; ma, non ci crederete, si sono accorti adesso che il livello della falda acquifera non ne permette la costruzione. I box saranno costruiti in altezza, le case previste in edilizia convenzionata saranno spostate verso via Morandi e il Parco slitterà verso la stazione.
4.   Anche per il TR4 (via Monviso) e con la Roche ci saranno degli scambi per 38.000 mq per assicurare la contiguità delle aree a verde.
Quasi tutti i progetti presentati si presentano come varianti dei progetti esistenti, e quindi andrebbero discussi in Consiglio Comunale prima di procedere all’acquisizione delle aree. La pensano così Romanelli (Misto), Ancora (Pd), Rosa (Segrate Nostra), Mongili (Pd), Seracini (Scelta Civica)  e Monti (Insieme X Segrate). E Mongili aggiunge: “Volete anticipare i tempi perché avete paura che la maggioranza si sfaldi?”. La delibera viene approvata con i voti della maggioranza (16), con l’astensione di Romanelli e il voto contrario della minoranza (6).
 
Regolamenti cimiteriali. Nel cimitero di Segrate ci sono moltissime tombe le cui concessioni sono scadute da anni. E’ difficile risalire ai famigliari (se ci sono) che non hanno pagato le concessioni. All’usare la linea dura (citazioni formali, ecc.) si è preferita l’estensione fino al 2015 (poi ridotta al 2014 a seguito di un emendamento di Antona-UdC) il rinnovo delle concessioni.  La delibera è approvata con i soliti 16 voti contro 6 e l’astensione, questa volta, di Seracini. Ma intanto è partita la discussione, attivata dai due consiglieri più sensibili  a questi temi: Rosa (SN) e Ferrante (Pd). Nell’occasione, a loro si aggiungono Zardus e Antona. Risulta che il lavoro quotidiano può essere gestito, mentre il pregresso richiederebbe una squadra di persone che al momento non è reperibile. Per Ronchi (assessore al Cimitero): “Ci sono armadi di arretrato da smaltire”. Anche per il Segretario Generale, Carbonara: “E’ necessario un piano che, partendo dagli sviluppi demografici previsti, arrivi alle estumulazioni e alla liberazione degli spazi”. Solo per il sindaco va tutto bene: “Stiamo sistemando l’arretrato”. Ronchi, vedendosi smentita dal sindaco, non essendole state assegnate risorse per risolvere le emergenze, e sentendosi sotto il tiro della minoranza, dichiara di abbandonare la sua carica di assessore e se ne va. Segue una raffica di manifestazioni di solidarietà (maggioranza e minoranza). Ricordiamo comunque, che nel lontano febbraio 2008 il Consiglio Comunale aveva approvato una mozione di Ferrante per l’edificazione della Sala del Commiato, per accogliere defunti di tutte le religioni. Era destino che una mozione sul cimitero andasse a finire nel “cimitero delle mozioni”?

giovedì 12 dicembre 2013

Flash n. 388 del 9 dicembre 2013 - Gioco d'azzardo


Gioco d’azzardo
 
Continuiamo con le interrogazioni e le mozioni di lunedì 9 dicembre 2013
 
Sfratti esecutivi. A Segrate ci sono stati 4 sfratti esecutivi nel 2011, 11 nel 2012 e 15 nel 2013. Questi dati sono forniti da Radaelli (Pd) nella sua interrogazione che lamenta che: “A Segrate non è stata programmata una politica della casa”. Grioni (Servizi Sociali) risponde: “Siamo in una situazione di crisi generale e anche quanto facciamo si risolve in palliativi che non risolvono il problema”.
 
Rotonde sulla Cassanese. Ferrante (Pd) ripropone un tema già ampiamente dibattuto sui giornali locali: “Le rotonde a 8 sulla Cassanese sono molto pericolose”. Ferrante segnala che: “Tra le 2 rotonde a 8 (via Monzese e via Giovanni XXIII) non ci sono i 400 metri di distanza regolamentare, il diametro minimo deve essere di 25 metri e qui non viene rispettato, gli autoarticolati costituiscono un pericolo costante ed è rischioso affiancarli. Uno si è addirittura ribaltato”. Per Lazzari (Territorio) le deroghe alle regole sono giustificate in quanto ”siamo in una zona di tessuto urbano non modificabile”.
 
Gioco d’azzardo. Berardinucci (IdV) presenta una mozione sul gioco d’azzardo e fornisce dei numeri: il gioco d’azzardo ha un valore annuo di 100 miliardi, è la terza azienda nazionale, interessa il 12% della spesa delle famiglie e ci costa 6 miliardi in attività sanitarie per il recupero dai dipendenti dal gioco. Berardinucci chiede quindi: un progetto di controllo e di recupero dalle patologie; una definizione della distanza minima dei nuovi locali da gioco da scuole, oratori e altri luoghi di aggregazione; un sistema di incentivi per i locali no-slot; l’aggregazione con altre associazioni di recupero sul territorio; l’impegno del comune a realizzare quanto sopra (anche se già parzialmente contenuto, e quindi obbligatorio, nella recente legge regionale del 21-10-2013). Berardinucci conclude con una frase del Pm milanese Boccassini: “Le slot machines sono diventate il cavallo di Troia delle Mafie”.
Ancora (Pd) rileva come la legge sia volta a disincentivare le nuove installazione e non incida per niente sulle vecchie: “Occorre agire anche in questa direzione”. Monti (Insieme per Segrate) invita comunque a votare la mozione per dare un indirizzo politico chiaro all’amministrazione. La mozione è votata all’unanimità.
 
PdL. La crisi politica del PdL ha portato nei mesi a varie disaggregazioni. A seguito della costituzione del Nuovo Centro Destra (NCD), gli ultimi spostamenti sono arrivati in Consiglio Comunale lunedì 9 dicembre. Vediamo a che punto siamo.
Il Pdl, alle elezioni amministrative del 2010, aveva ottenuto 14 consiglieri.
Di questi, Seracini è passato a Futuro e Libertà (Fini) e poi a Scelta Civica (Monti).
Zardus è passato al gruppo Misto.
Bottari, Del Giudice, Gasparini, Gervasoni,  Sirtori, Terzi,  Trebino e Lazzari (poi diventato assessore e sostituito da Romanelli, entrato nel PdL) hanno costituito il gruppo degli Indipendenti.
Borlone Casadio, Casella Nardio, con l’aggiunta di Romanelli, erano rimasti nel PdL.
La sera di lunedì, i 4 in blu (Gasparini, Gervasoni, Borlone e Nardio) hanno dato vita al NCD.
Gli Indipendenti restano in 5 e i PdL (che diventeranno Forza Italia) sono in 3.
Fino a nuova comunicazione.

Flash n. 387 del 9 dicembre 2013 - Tempi lunghi


Tempi lunghi
 
I tempi della politica non sono mai molto ridotti. Se ne è avuta la riprova lunedì 9 dicembre 2013 durante un Consiglio Comunale dedicato alle interrogazioni. Ne sono state presentate alcune risalenti a settembre. Fuori tempo massimo quella dedicata al
Meeting di Ufologia. Era un’interrogazione urgente, presentata da Segrate Nostra per avere alcune delucidazioni prima del Convegno del 16-9-2013. Segrate Nostra lo ritiene, se non altro, “discutibile”. Per il Comune invece è stata “un’iniziativa di rilievo internazionale, utile per promuovere il nuovo Centro Civico G. Verdi". Segrate Nostra continua a ritenere che si poteva fare di meglio.
Ormai inutile anche l’interrogazione di Ancora (Pd) sull’:
Assenza di Vicesindaco durante i mesi del rimpasto di Giunta. La situazione è stata superata due giorno dopo la presentazione dell’interrogazione, con la riconferma di Grioni.
Bianco (Pd) focalizza la sua attenzione sugli
Sgomberi effettuati in via Umbria ai primi di settembre. L’amministrazione si è attivata nei confronti di una famiglia, con una bambina di sette anni, sottraendo vestiti, utensili e libri, lasciandoli “senza i mezzi di sussistenza minimi”. Per Grioni (Servizi Sociali) il Comune si è sempre comportato in maniera ineccepibile, ma finisce definendo la Comunità di S. Egidio, che si è interessata al problema, ”associazione cosiddetta umanitaria”.
 
Distributore automatico. In biblioteca c’era un distributore automatico di bevande e merendine. E’ stato eliminato e sostituito da un accordo, per studenti fino a 25 anni, con i bar della zona, ma solo per acqua e caffè. “Era proprio necessario eliminare il distributore – si chiede Ferrante (Pd) -, o si è forse voluto fare un piacere ai bar della zona?”.
 
Fermata ferroviaria. Micheli (Segrate Nostra) riprende il tema della fermata ferroviaria (non stazione) di Segrate, da lui già fatta oggetto di comunicati stampa e di interrogazioni anche a livello regionale. Micheli ha parlato con alcune delle 175 famiglie residenti nel prospiciente Village. Ne nasce un racconto di degrado, sporcizia, abbandono, mancanza di distributori di biglietti e obliteratrici, parcheggi insufficienti e così via. Lazzari (Territorio) dice che il comune si sta attivando. La soluzione consisterebbe nel ricorrere, visti i ritardi degli operatori, all’escussione delle fideiussioni. Ma non sembra una minaccia realizzabile, visto che causerebbe la fine dei lavori. Per Rosa (Segrate Nostra): “E’ stata data priorità alla ristrutturazione del Centro Civico e al Bar nel Centro Parco, a scapito di strutture più necessarie (vedi l’area del Village)”.
 
Infiltrazioni a scuola. Come dice uno dei cartelli esposti dalle mamme della scuola Sabin di Milano 2: “Le infiltrazioni dal tetto ci preoccupano”. Monti (Insieme per Segrate) si fa portavoce dei rappresentanti dei genitori della scuola: “Piove dal soffitto – dice Monti -, l’acqua viene raccolta con dei secchi, le controsoffittature sono cadute sui banchi di notte, le pareti ammuffiscono. E gli studenti sono al sicuro?”. Il Segretario Generale, per il Comune, comunica che: “Sono stati fatti lavori per 4.517 euro. Le previsioni per una revisione completa assommano a 320mila euro. Durante le vacanze di Natale si procederà alla tinteggiatura delle pareti danneggiate”. Riprende Monti: “Visto il poco fatto, il molto da fare e la carenza di fondi, chissà quando finirà”. La supporta Irene, una delle mamme presenti tra il pubblico, indossando una tuta da imbianchino e brandendo un rullo da parete. Concludiamo con le parole di uno dei cartelli esposto, che, usando una terminologia scolastica, afferma: “LA SICUREZZA NON SI RIMANDA, SINDACO BOCCIATO”.
 
 
 
 
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

domenica 8 dicembre 2013

Flash n. 386 del 7 dicembre 2013 - Strane intese


Strane intese.
 
Gestione Tributi. Continua l’incertezza, a livello governativo, sui tributi che i cittadini sono/saranno chiamati a pagare. Slittano anche le scadenze per i comuni sull’assegnazione della gestione dei tributi: non c’è più l’urgenza di chiudere entro fine anno. Giovedì 5 dicembre 2013, l’assessore al Bilancio Grioni ritira quindi la bozza relativa alle linee guida del bando in questione. La bozza era già stata ritirata il 7 novembre. Se ne riparlerà.
 
Contributi per l’assunzione di segratesi. Il gruppo degli Indipendenti ha preso in considerazione l’opportunità di dare dei contributi alle aziende della Lombardia che assumano dei disoccupati segratesi. L’onere di presentare il relativo Regolamento tocca a Gervasoni (Indipendenti), il quale fa un’introduzione di carattere generale (“Manca il lavoro, cresce il numero dei disoccupati, ecc.”), guardandosi bene dal presentare i dettagli della delibera. Romanelli (l’unico presente dei 4 della pattuglia dei PdL) e Monti (Insieme per Segrate) si fanno carico di chiedergli l’illustrazione del Regolamento, sia per i consiglieri che per il pubblico. Gervasoni non raccoglie e scarica l’incombenza sul Segretario Generale, Carbonara, probabilmente il vero estensore del Regolamento. Veniamo così a sapere che il tutto è stato ispirato (e copiato) da un’analoga iniziativa del comune di Milano e della Camera di Commercio. Sono interessati imprenditori, commercianti, artigiani, cooperative, ecc., della Lombardia che assumeranno disoccupati segratesi. Sono esclusi quadri e dirigenti, in quanto, a detta del Segretario, “hanno uno stato giuridico ed economico particolare”. La proposta è di dare 4.000 euro per le assunzioni a tempo determinato per disoccupati sotto i 45 anni, 6.000 per quelli sopra i 45 anni, e di dare 7.000 euro per assunzioni a tempo indeterminato per persone sotto i 45 anni, e 9.000 per quelle oltre tale età. Le graduatorie saranno definite sulla base dei valori Isee. Il bando va emesso entro dicembre: in caso contrario i fondi stanziati (240.000 euro) andranno a finire nei residui di bilancio.
Durante la discussione emergono delle critiche all’impianto generale del Regolamento. Per Rigamonti (Lega): “Più che sostenere le singole assunzioni andrebbe avviato un piano di formazione sulla base delle richieste del mercato e andrebbero forniti incentivi alla nascita di micro aziende. Il Regolamento va ritirato e rivisto”. Anche per Mongili (Pd): “Manca uno studio del mercato del lavoro, che sia alla base del Regolamento. A Milano non sono stati ottenuti gli esiti sperati. Dovremo fare, nel tempo, degli aggiustamenti sulla base dei risultati, che dovranno essere monitorati e presentati in Consiglio”. Per Monti: “I contributi vanno dati proporzionali agli stipendi e non possono essere fissi. Finiremmo per incentivare gli stipendi bassi”. Seracini (Scelta Civica) rileva che: “Non è coerente la differenza tra i valori del tempo determinato e dell’indeterminato. E non andrebbero esclusi quadri e dirigenti con anzianità superiore ai 45 anni”. 
Gasparini (Gruppo Misto) presenta e illustra un emendamento in 6 punti. Ancora, per il Pd, ne presenta un altro per alzare il valore economico dei contributi. I capigruppo si riuniscono per fondere emendamenti e osservazioni. Il risultato è negativo. Si creano capannelli in sala consiliare, dove Monti e Romanelli cercano di mediare. Il presidente Zucconi perde il controllo della situazione. I tentativi di mediazione falliscono. Antona (Udc), Monti, Romanelli, Seracini lasciano l’aula. Anche Donati (Lega) esce, ma gli altri tre della Lega (Rigamonti, Viganò, Zucconi) rimangono. Si astengono su ogni votazione, ma assicurano il numero legale: i presenti sono infatti 18 e il numero legale è 16. Dagli emendamenti risulta l’innalzamento di 3.000 euro per le assunzioni a tempo determinato e di 1.000 per quelle a tempo indeterminato. Il Segretario Generale si dichiara contrario (“L’assunzione apparirebbe sostanzialmente a carico del Comune”).  Il Regolamento emendato viene approvato da 15 presenti (Indipendenti, Pd, Segrate Nostra, Misto), con l’astensione della Lega. Strane intese.