sabato 15 novembre 2014

Flash n. 412 del 15 novembre 2014 - Votazioni inutili


Votazioni inutili.

Città Metropolitana. La serata di giovedì 13 novembre 2014, si è aperta con una mozione di Seracini relativa alla Città Metropolitana. Per quanto riguarda Milano, è il sindaco del capoluogo che diventa automaticamente capo della Città Metropolitana e i consiglieri sono eletti da sindaci e consiglieri dei comuni componenti. Seracini chiede che, già dalle prossime elezioni, sindaco e consiglieri vengano eletti da tutti i residenti e che siano subito definite le zone dotate di autonomia amministrativa. Molte le perplessità. Antona (Udc): “Stiamo reintroducendo le elezioni provinciali”. Rosa (Segrate Nostra) e Ancora (Pd): “C’è già una legge che regola tutto”. La mozione di Seracini viene approvata con 12 sì e 6 astenuti.

 

Lega. Con le mozioni della Lega si sale di livello: dalla Città Metropolitana alla Regione. Si parte dalla richiesta di sostegno ad un Referendum per fare ottenere alla Regione Lombardia lo Statuto Speciale, come hanno, ad esempio, Sicilia o Valle d’Aosta. Anche qui, molte le perplessità. Rosa, Ancora e Bellatorre (Ncd) affermano: “Non capiamo il senso di questa mozione presentata in Consiglio Comunale”. Antona va oltre: “Forse sarebbe meglio togliere l’autonomia a chi ce l’ha”. La mozione è comunque approvata con 8 si (c’è anche Terzi (FI), che non è d’accordo, ma si allinea per disciplina di partito), 5 astensioni (Ncd, Casadio e Udc) e 6 no (4 Pd, SN e IdV).

Una seconda mozione chiede un no alla Rete nazionale inceneritori, prevista all’interno del decreto “Sblocca Italia”. Praticamente la Lega non vuole che rifiuti provenienti da altre regioni italiane arrivino al nord. Si vuole così contrastare, secondo Rosa, la legge nazionale che vuole razionalizzare la presenza di Termovalorizzatori (che recuperano energia e non sono puri inceneritori) sul territorio nazionale. Al sud non hanno certo bisogno di riscaldare gli appartamenti (anche se il recupero di energia elettrica serve sempre), mentre i rifiuti possono servire al nord per fare funzionare gli impianti a regime ottimale. Comunque per Ferrante (Pd): “La Lega ha presentato due mozioni che non tendono a risolvere i problemi, ma solo a parlare alla pancia della gente. Sono solo provocazioni”. Ma anche questa mozione è approvata con 10 voti, 2 astenuti (IdV e Casadio) e 7 no (4 PD, Seracini, Rosa e Antona).

 

Linate. “Il Decreto Ministeriale del 1-10-2014 ha introdotto (con riferimento a Expo 2015) un’ampia liberalizzazione di voli in transito dall’aeroporto di Linate”. Così inizia la mozione di Rosa che sottolinea il pericolo dell’aumento dei voli su Linate, con conseguente incremento dell’inquinamento sonoro e atmosferico (temi ripresi anche da una interrogazione di Sormani-Pd). Rosa chiede che il decreto sia rivisto al termine di Expo, per riportarlo ai limiti iniziali. Chiede anche che venga di nuovo richiesto all’Arpa, che ha effettuato il monitoraggio delle centraline solo fino a fine 2013 (e quindi niente per il 2014) di riprendere le attività nel 2015. La mozione è approvata all’unanimità.

 

Rondò di San Felice. Sulla pericolosità del Rondò di San Felice, sulla Rivoltana, è inutile spendere parole. C’è la tragica testimonianza di una donna in bicicletta travolta da un autoarticolato, un mese fa. Vengono presentate un’ interrogazione (Segrate Nostra) e una mozione (Seracini) per “ripristinare l’attraversamento pedonale, con semaforo a comando”. L’assessore Pedroni (per il sindaco, assente) assicura che la realizzazione è già prevista nei piani del Comune (vedi Flash n.409). Seracini quindi ritira la mozione.

 

Assunzione segratesi. Con i tagli ai costi alla politica per il 2014 è stato finanziato un fondo destinato alle aziende che hanno assunto lavoratori segratesi. Gasparini (Ncd) (al posto di Gervasoni, assente) presenta i risultati: 27 richieste pervenute, di cui 22 accolte (14 maschi e 8 femmine) per un esborso totale di 114.000 euro, a fronte di uno stanziamento di 240.000. “Bisognava prestare più attenzione all’informazione”, conclude Gasparini.

mercoledì 12 novembre 2014

Flash n. 411 del 12 novembre 2014 - Espansione dell'Intermodale


L’espansione dell’Intermodale.

Fronte. Il movimento “Fronte per Segrate è costituito da Casadio e Seracini. In apertura della serata del Consiglio Comunale di lunedì 10 novembre 2014, il presidente Zucconi legge un comunicato: Casadio è il capogruppo di “Fronte per Segrate”. Immediatamente Seracini segnala che, “non essendo in sintonia con il capogruppo”, si dimette dal “Fronte”. Mah! La parola “dividersi” è sicuramente una delle più usate nel panorama politico nazionale e locale.

 

Espansione Intermodale. C’è un accordo tra Italia e Svizzera per lo sviluppo dei terminali intermodali, cioè quei luoghi dove può avvenire lo scambio di merci tra treni (trasporti su ferro) e camion (trasporti su gomma). Per l’Italia, Hupac, uno dei più grandi operatori del settore, ha scelto Segrate come nuovo terminale, e ha presentato un suo piano. Si parla di flussi di 22 autocarri all’ora nelle ore di punta, per 320 autocarri al giorno. L’area interessata è dietro Tregarezzo, copre 250.000 metri quadrati, ed è previsto un edificio per uffici di 1.000 mq. Sono previste anche 6 gru per 30 metri di altezza ciascuna. Tutti i partiti (maggioranza e minoranza) sono contrari a questo nuovo insediamento, che avrebbe un effetto devastante sul territorio. Tutti ricordano i 50 automezzi giornalieri (come valore massimo) previsti per l’intermodale di Redecesio che poi, nel tempo, sono saliti a più di 500. Gervasoni (Ncd) presenta un Ordine del Giorno (OdG), nel quale: “Il Consiglio Comunale esprime il proprio parere contrario a qualsiasi progetto di sviluppo del Centro Intermodale”. Donati (Lega) chiede che eventualmente, si chieda almeno che le case di Tregarezzo vengano utilizzate come uffici, trovando per i residenti una soluzione alternativa (delocalizzazione), come già promesso all’inizio dei lavori della Brebemi.

Ma da quando si tratta di questo progetto? Lazzari (assessore al Territorio) in commissione, al mattino, afferma: “Da luglio 2014”. Monti (Insieme per Segrate) va alla verifica negli uffici comunali, e scopre che le prime transazioni formali sono del maggio 2014. Sono passati più di sei mesi e la minoranza (e probabilmente gran parte della maggioranza) è stata tenuta all’oscuro di tutto. “E’ un atteggiamento indegno nei nostri confronti”, rimarca Monti, e per manifestare la sua contrarietà a questo approccio, a suo parere, volutamente disinformativo da parte dell’amministrazione, esce dall’aula. L’OdG di Gervasoni, dopo alcune modifiche, viene approvato all’unanimità dai presenti.

 

Concessione Commenda. La concessione della gestione della Cascina Commenda e del PalaSegrate è oggetto di due interrogazioni. Una di Segrate Nostra, che chiede spiegazioni su come è stato fatto il bando di gara e, in particolare quale è stato il quadro economico di riferimento. E inoltre, come mai Teatrio, dopo 10 anni di gestione efficace, abbia rinunciato a partecipare alla gara. L’osservazione della Lega punta invece sui presunti “favori” fatti a Teatrio e sul degrado attuale delle strutture. La risposta del Comune (letta dall’assessore Pedroni) spiega come, partendo dai bilanci di Teatrio, si sia poi puntato sul valore culturale dell’offerta dei vincenti Melarido e Ludus in fabula, e sul +20% dell’offerta per il bar.

 

Altre interrogazioni.

Fideiussioni Boffalora (Mongili-Pd). Lazzari ripete che l’accordo transattivo fa cadere tutte le precedenti obbligazioni dell’operatore, tra cui le fideiussioni (vedi Flash n.410).

Giostra per bambini in piazza San Francesco (Rosa–Segrate Nostra). Sappiamo già tutto dai giornali locali. La giostra è stata installata senza che ci fosse il regolamento per la gestione di queste strutture. Ora è incartata e inutilizzata. Aspettiamo il regolamento.

Progetto Fintecna. Niente di nuovo anche per quanto riguarda quello che Rosa chiama “San Felice 2”. Secondo l’accordo di Programma del Centro Commerciale (luglio 2008), di fronte a San Felice sorgeranno 97.000 mq di residenziale e 4.000 mq di commerciale.

venerdì 7 novembre 2014

Flash n. 410 del 7 novembre 2014 - Boffalora e affini


Boffalora e affini.

 

 

Boffalora. Sono sempre nebulose le prospettive del complesso Milano Santa Monica (o Boffalora). Durante la commissione Territorio del 5 novembre 2014 l’assessore Lazzari ha illustrato la situazione. Il progetto (24 palazzi) avrebbe dovuto essere terminato entro luglio 2012. Scadenza poi rinviata a fine 2012, e successivamente fino a dicembre 2013. Ma anche a questa data si era ancora ben lontani dal completamento. Inoltre, nel febbraio 2012, l’amministrazione aveva raggiunto con la controparte (Vegagest) un accordo transattivo relativo alla parte edificata e alle relative opere di urbanizzazione, con il pagamento di 3.100.000 euro di fideiussione. Quali sono state le conseguenze di questo accordo transattivo? Il Comune ha interpellato dei legali. A loro parere (ottobre 2014), l’accordo transattivo mantiene in vita solo le obbligazioni dell’accordo stesso, mentre decadono tutte le obbligazioni della convenzione iniziale del 2005. Ne deriva che la fideiussione iniziale (30 milioni di euro) non è più escutibile e che per l’operatore rimangono 2 possibilità. 1) Presentare un nuovo piano conforme al nuovo Pgt, con i relativi limiti di edificabilità, più restrittivi di quelli della convenzione iniziale (in tal caso ogni decisione spetterebbe solo alla Giunta); 2) richiedere una variante al Pgt, per ottenere i precedenti indici edificatori, con nuovo passaggio in Consiglio Comunale.

La novità, a questo punto, è che nelle ultime settimane si è presentato un nuovo operatore (tedesco, il cui nome l’assessore non ricorda) che sarebbe intenzionato ad andare avanti nell’intervento (rifinanziando Vegagest). E’ interessato al mercato italiano, dove attualmente non è presente. Costruirebbe non per vendere ma per affittare. Entro fine anno potrebbe presentare un Master Plan, afferma Lazzari, il quale dice anche che al momento non c’è niente di scritto, ma solo colloqui. Quindi tutto è possibile e tutto può essere smentito. Restano comunque sullo sfondo i problemi (costi di riscaldamento, acqua nei box, ecc.) dei lotti edificati e le lotte legali dei residenti contro Vegagest. Vedremo come se ne uscirà. E intanto i mesi passano.

 

Quartiere Stazione. Su richiesta di Mongili (Pd) l’assessore Lazzari ha presentato la situazione del quartiere Village (davanti alla fermata ferroviaria). L’operatore è fallito ed è subentrata la banca Unicredit che ha rifinanziato l’operatore. Mancano ancora l’edificio per l’edilizia convenzionata, il verde, l’asilo, il parcheggio multi piano, ecc. Il comune era intenzionato a escutere la fideiussione. Unicredit ha però bisogno di tempo per valutare la situazione e decidere, di conseguenza, se proseguire e secondo quale progetto: quello iniziale o quello della variante successiva. Il comune ha quindi sospeso l’escussione della fideiussione per 120 giorni, e Unicredit si è impegnata a realizzare, nel frattempo, i parcheggi a raso sulle aree del parcheggio attuale. Anche qui vedremo come andrà a finire. 

 

Materiali inquinanti. Sono state richieste spiegazioni sui materiali inquinanti rilevati sia nel Centro Parco (Mongili), sia nella ex Dogana (Monti – Insieme per Segrate). Si sta provvedendo alla bonifica, ma l’assessore Lazzari ne sa poco o niente. Comunica, tra l’altro, che la Holcim può continuare a scavare ghiaia nella cava Trombetta (Centro Parco) fino a fine 2018.