Bilancio Consolidato.
Bilancio
Consolidato. Un Bilancio Consolidato deve tenere conto (secondo un
decreto legislativo del 2011) del bilancio del Comune e di quello delle sue partecipate significative. Quali sono
queste partecipate per Segrate? Principalmente Segrate Servizi, con un fatturato di 7.600.000 euro all’anno e
partecipata al 100%. Acquamarina,
pure partecipata al 100%, è in liquidazione dal 2011 e quindi non rientra nel
conto. Come Infoenergia,
partecipata all’1,21% e in liquidazione dal 2015 (vedi Flash n. 474). Core (partecipata al 15%) e Cap Holding (1,866%) non sono
considerate in quanto non raggiungono il 20% di partecipazione previsto dalla
legge.
Lunedì 25 settembre, in Consiglio Comunale viene
presentato il Bilancio Consolidato del Comune di Segrate. Dalla somma dei
conti economici del Comune e di Acquamarina risulta una perdita di circa 14 milioni. Sono i milioni
accantonati per svalutazione crediti e per rischi di contenziosi che, nei
“Bilanci Finanziari” erano stati “spalmati” su 10 anni (vedi Flash n. 468),
mentre nel “Conto economico” appaiono in tutta la loro evidenza.
Complicazioni della contabilità.
Alla sessione sono assenti tutti e tre i
rappresentanti di Forza Italia e Airato (Partecipazione): protesta politica?
Non c’è nessuna discussione e il Consolidato viene approvato con i 14 voti della maggioranza.
Partecipate.
Analogamente viene approvata la
delibera che, in accordo alla Legge Madia del giugno 2017, prevede la razionalizzazione delle partecipate.
Rispondono ai requisiti per essere mantenute (produzione di servizi di
interesse generale) Segrate Servizi, Core (Rifiuti) e Cap Holding (Acque).
Dimalta (5 stelle) chiede informazioni sui 300.000 euro richiesti da Banca
Popolare di Sondrio al Comune di Segrate, che il precedente consiglio
Comunale si era accollati in favore di Acquamarina. Per l’assessore Stanca,
se vale l’autonomia patrimoniale dell’azienda, non c’è motivo perché il
Comune debba intervenire.
Referendum.
Rigamonti (Lega Nord) presenta un Ordine del Giorno relativo al Referendum
del 22 ottobre 2017, per la richiesta di nuove forme di autonomia per la
Regione Lombardia. L’ O.d.G. richiede al Comune di: - promuovere la partecipazione popolare: e questo è quello che il
Comune sta già facendo o pianificando, via internet, manifesti ed altro; - trasmettere la decisione del
Consiglio Comunale al Presidente della Regione e al Consiglio Regionale: su
questo non ci sono problemi. Ma l’
O.d.G. chiede anche che il Comune organizzi un incontro pubblico apartitico
per illustrare le finalità del Referendum. Per Barsanti (Pd) questo è un
compito che spetta ai promotori del Referendum, il quale, a suo parere, è
comunque “superfluo”. Anche per il sindaco Micheli: “Come istituzione non
possiamo sbilanciarci in nessun senso. Non l’abbiamo fatto per i precedenti
Referendum e non lo faremo neppure ora”. Più diretto Rosa (Segrate Nostra):
“E’ un’azione politica della Lega Nord nell’ottica delle prossime elezioni
politiche del 2018. E lo fa con i soldi (50 milioni) della Regione, e quindi
nostri”. La richiesta viene respinta
con 15 NO della maggioranza e Borruso (Centristi), i SI di Donati e Rigamonti
(Lega Nord) e l’astensione di Peviani (Partecipazione).
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Segrate Flash ripropone le informative che Giancarlo Filipetta distribuisce su quanto succede in Consiglio Comunale a Segrate. Se volete ricevere queste informative (e altre) direttamente sul vostro PC richiedetele a "gcfilipetta@libero.it"
mercoledì 27 settembre 2017
Flash n. 475 del 27 settembre 2017 - Bilancio Consolidato
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